Ciao Amantea, andiamo a Milano.
È quello che hanno detto a noi ed al personale della Croce Rossa , dell’Asp e della protezione civile ieri sera e stamattina
Ragazzi , più di cento giunti ieri ed andati via con il treno tra ieri sera e stamattina
Ieri sera tutti a cambiare soldi per comprare i biglietti, a comprare schede telefoniche per raccontare ai loro cari dove sono e cosa fanno.
Qualcuno è partito anche senza biglietto
Ognuno ha preso almeno due bottiglie di acqua minerale
Come non capirli quando, stando ai loro racconti, sono stati per una intera settimana senza una goccia di acqua.
Il dolore nel petto e gli occhi lucidi quando raccontano di donne incinte che boccheggiavano prossime a svenire se non a morire.
Ieri sera in un inglese più o meno stentato ci hanno raccontato le loro vicissitudini .
“War”, “War” , da noi c’è la guerra, da noi si muore.
Ognuno di loro ci racconta di parenti ed amici che non ci sono più.
La gran parte viene dalla striscia di Gaza, molti sono siriani
“Siamo scappati per vivere, siamo scappati dalla nostra terra per avere un futuro”
“Mio fratello è a Milano”
“Anche io ho parenti a Milano e mi aiuteranno”
“A Milano c’è lavoro, c’è l’EXPO”
“Ma il vostro obiettivo è Milano, cioè l’Italia?” chiedo.
Ed escono fuori i nomi di quasi tutte le nazioni europee: Olanda, Belgio, Francia, Germania, eccetera.
Lo avevamo intuito quando ieri sera non si sono lasciati identificare. Mirano ad essere identificati in altre nazioni europee.
Sanno che là dove saranno identificati potranno restare.
Non sono sprovveduti. Lo si capisce da come parlano.
Hanno voglia di stare insieme , ci ringraziano, giocano con un pallone di plastica
Arrivano cartoni di pizza inviati in omaggio da una pizzeria locale e gridano “Pizza, pizza” “Italian pizza” e la addentano con piacere.
Le trote che erano state preparate dalle donne amanteane come segno di benvenuto erano insufficienti e non sono state distribuite ; ma è stato comunque u bel gesto.
D’altro canto abbiamo l’ impressione che questo esodo è biblico e ch ne arriveranno tanti altri.
L’unica cosa che non sappiamo è per quanti giorni ogni volta!
Comunque sia auguriamo loro buona fortuna.
E la risposta è sempre “In šāʾ Allāh”.