“Chiacchiere da bar”, “False ed ignobili”, “Malafede” , “Accuse e falsità”, “Ennesima bugia”, “Malignità ed ignoranza”, sono semplicemente una sintesi, forse incompleta, del forte comunicato stampa con il quale l’esecutivo difende la propria onestà amministrativa e personale.
L’intero esecutivo fa quadrato e critica in maniera chiara e diretta le notizie riportate erroneamente da alcuni organi di informazione locale e dai social network su quelle che sono state le spese sostenute per la partecipazione al programma televisivo “Mezzogiorno in Famiglia”.
“Complessivamente – evidenzia la maggioranza – sono stati spesi 2.471,11 euro, ripartiti in due diverse determine di pagamento: la prima (la numero 48 del 10/03/2015) da mille euro e la seconda (la numero 39 del 22/04/ 2015) a saldo della cifra restante.
La somma in questione è stata utilizzata per consentire il viaggio ed il soggiorno ai componenti della squadra che hanno preso parte ai giochi negli studi Rai di Roma e per programmare al meglio i collegamenti da Amantea.
Va ribadito, inoltre, che i protagonisti degli stessi collegamenti, effettuati dal sagrato della chiesa di San Bernardino, per amore verso la città, non hanno preteso neanche un centesimo.
L’ente municipale si è preoccupato di acquistare i materiali necessari, come ad esempio i blocchi di ghiaccio per le sculture.
Abbiamo ritenuto di aderire a questo progetto in quanto rappresentava per Amantea un’opportunità di rivalsa e di valorizzazione del territorio.
E così è stato.
Lo confermano gl’indici di ascolto e lo conferma anche l’interesse suscitato sulle reti sociali.
Minino investimento e massima resa.
Il resto sono chiacchiere da bar che lasciamo a chi, con questo modo di fare, è convinto di poter governare una città.
La verità è tutt’altra e chi dice il contrario mente sapendo di mentire.
Forse l’unico intento di questi individui, che con il loro sproloquio danneggiano la città, è cercare un momento di gloria per soddisfare il proprio ego e per accondiscendenza personale.
Si tratta di persone che non sono minimamente informate, che non seguono l’attività amministrativa, che non vengono in comune, che non partecipano alle sedute consiliari e che sparano nel mucchio con l’idea precisa di colpire a caso.
Ed è in questo agire che il concetto di malafede trova riscontro.
Noi a questo modo di fare diciamo no.
Lo abbiamo detto a chiare lettere in passato criticando le forze politiche che dal piano democratico hanno tentato inutilmente di spostare lo scontro dialettico sul fronte personale e lo diciamo anche adesso, rispedendo al mittente accuse e falsità.
Abbiamo sempre operato e continueremo a farlo nella massima trasparenza, difendendo le scelte fatte con determinazione, soprattutto contro chi è mosso dalla gelosia, dall’invidia, dalla cattiveria e dalla cultura dell’odio. Perché di questo si tratta”.
“A conferma di tale ragionamento – prosegue l’esecutivo – non può essere sottaciuta l’ennesima bugia, messa in campo per creare dissenso.
Quasi organizzata ad hoc con la complicità di qualcuno che siede tra i banchi della minoranza. Stiano serene questi soggetti.
La maggioranza è solida ed affronta le questioni parlando e discutendo con onestà.
Il viaggio ed il soggiorno organizzato per prendere parte all’udienza papale dello scorso 20 maggio in piazza San Pietro è figlio della condivisione e non è stato assolutamente pagato con fondi comunali.
Ognuno dei partecipanti ha messo di tasca propria la quota di partecipazione e sfidiamo chiunque a dimostrare il contrario.
Come amministratori, nel pieno rispetto della libertà di fede e di religione, abbiamo chiesto agli emissari del Santo Padre di benedire Amantea e la sua gente.
Una richiesta che chiunque avrebbe potuto fare.
Nulla di più.
Rispondiamo alla malignità e all’ignoranza come abbiamo fatto sempre fatto: con il sorriso sulle labbra e con la certezza che quando lasceremo la casa comunale le nostre tasche saranno vuote, ma i nostri cuori saranno pieni di gioia perché avremmo reso Amantea migliore di quello che era”.
Come sempre siamo disponibili a pubblicare le eventuali risposte degli sconosciuti "intimati"