L’ultima ma reggiata ha asportato qua si 100 mila mc di sabbia dalla già piccola spiaggia di Catocastro.
Il bagnasciuga è prossimo al rilevato ferroviario.
Come si nota nelle foto. sono emersi i plinti di cemento che erano stati sempre interamente sepolti sotto la sabbia ed addirittura i massi di pietra antistanti che li tutelavano dai marosi
In sostanza la intera spiaggia è scomparsa.
Ci dicono gli anziani che la spiaggia un tempo era larga almeno ottanta metri.
Una spiaggia che si era formata nel tempo grazie al materiale litoide giornalmente apportato dal fiume omonimo in quello che era un equilibrio stabile tra masse sabbiose che sparivano e si riformavano.
Poi i prelievi selvaggi che si fecero per il raddoppio del rilevato ferroviario , per il rilevato della SS18, per l’intenso processo costruttivo della nostra cittadina diedero inizio al dissesto ambientale ancora perdurante.
Ad assistere al funerale della spiaggia 3 “guardiani” dei fiumi.
Dipendenti regionali visti per la prima volta ed ai quali abbiamo riferito quanto visto e le ragioni di questo grave fenomeno da noi individuate nelle briglie trasversali che spezzano la velocità del trasporto a mare di materiale litoide.
La situazione appena definitasi sulla spiaggia di Catocastro somiglia a quella che da tempo( dagli anni settanta) è presente nella zona di Acquicella, appena, appena temperata dalla scogliera realizzata a nord del riferito fiume
Ma è la prima volta che succede a sud del fiume.
Se continua così, ora, anche il rilevato ferroviario potrebbe essere a rischio.