Buon ferragosto a tutti.
Agli anziani che non hanno più nessuno e sono soli in casa.
Ai bimbi che vanno al mare od in montagna con i genitori felici di poter stare insieme ai loro cari.
A chi è ammalato ed a chi assiste i propri congiunti ammalati.
A chi è costretto a lavorare anche in questo giorno, cominciando dal personale sanitario, dagli addetti al ritiro della RSU, dal personale del commercio, dalle Forze dell’ordine e che è costretto a rinunciare a stare con la propria famiglia.
A coloro che sono soli e lontani dalle famiglie.
A chi si affaccia dalla finestra o dal balcone per vedere quanta gente c’è per strada.
A chi si è alzato presto stamattina per aspettare che il sole nascesse.
Ma anche a chi guarderà verso il mare per vederlo tramontare.
A chi aspetta di vederlo il mare per sapere se potrà fare il bagno.
Agli amici dimenticati.
A chi ne approfitta per ricordarsi il male che fa a questa città ed ai suoi abitanti e cogliere lì occasione per smettere definitivamente .
A chi pensa di essere bello perché glielo dicono gli amici.
A chi pensa di essere onesto solo perché non è stato ancora arrestato.
A chi pensa di essere intelligente anche se non ne ha alcuna prova.
A coloro che sorridono ma non sono sciocchi.
A coloro che hanno tanto malanimo da non saper sorridere.
A chi dedicherà un solo minuto ai problemi degli altri.
A chi dedicherà un solo minuto ai problemi del proprio paese.
A coloro che vivranno questa giornata senza averla vissuta.
Ai cani che ti guarderanno con amore non meritato.
A tutti gli altri.
(1)A chi si ricorda che il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto.
Ma anche a chi si ricorda che come tante altre feste pagane anche quella di ferragosto è stata assimilata dalla Chiesa cattolica che dal VII secolo, iniziò a celebrare il 15 agosto l’Assunzione di Maria.