Il rappresentante dello studio B.M.Z di Lamezia Terme con i professionisti Gianfranco Bertolami, Vincenzo Morello e Francesco Zaffina è venuto stamattina per incontrare i commissari prefettizi di Amantea.
Lo abbiamo incontrato proprio stamattina nei corridoi del comune mentre aspettava di essere ricevuto dai commissari.
Sostiene di avere un credito verso il comune di Amantea di circa 1.100.000 euro oltre interessi e rivalutazione monetaria.
Non è stato fatto il calcolo complessivo del debito dell’ente.
Sembra si tratti di debiti che hanno avuto un inizio che si perde nella notte dei tempi.
Lo studio ha dato supporto all’ufficio tributi ed in particolare avrebbe provveduto alla Costituzione, aggiornamento e bonifica della banca dati IMU comunale, utilizzando l’applicativo in uso presso lente;
Alla acquisizione delle denunce , delle dichiarazioni, delle variazioni e delle istanze;
Alla gestione archiviazione e catalogazione delle pratiche secondo le modalità concordate con l’ufficio, nonché predisposizione degli elenchi dei soggetti che non hanno ottemperato al pagamento
Dalla determina più recente, la n 1433 del 30 settembre 2016, rileviamo che allo studio si era convenuto di erogare un compenso percentuale dell’8% sull’incassato derivante da maggiori entrate, nonchè il rimborso delle spese chilometriche per l’attività giudiziarie presso le commissioni tributarie provinciali e regionali.
Ovvia la sorpresa dei sub commissari che devono ora affrontare intanto il problema della imputazione della spesa sui relativi bilanci annuali.
Le spese sono state preventivamente imputate a bilancio, anno per anno, o quantomeno imputate a bilancio man mano che sono pervenute le fatture?
O ci si trova in presenza di debiti fuori bilancio?
E perché non si è mai provveduto,di volta in volta, ai pagamenti richiesti dallo Studio associato B.M.Z di Lamezia Terme?
Chi pagherà ora gli interessi e la rivalutazione monetaria?
Ad onor del vero lo stesso studio ha effettuato i medesimi servizi al comune di Lametia terme e con lo stesso comune si era aperto un conflitto poi conclusosi con un lodo arbitrale che ha deliberato a carico dell’ente la condanna a pagare 1.400.000 euro.
Vi faremo sapere.