Scrive Francesca Menichino:
“Venerdì scorso nella sala consiliare del Comune di Amantea abbiamo assistito all'ultima puntata di una serie che si chiama "Casa della Salute di Amantea", inserito nella rassegna "La Salute in Calabria".
La proiezione è stata affidata al sindaco di turno che faceva l'equilibrista tra dirigenti regionali e provinciali della Sanità, il presidente della provincia "Evergreen Iacucci" e niente popò di meno la deputata Bruno Bossio.
La visione è stata raccapricciante innanzitutto per l'arroganza dei due esponenti PD che si sono sentiti in diritto di maltrattare dei cittadini amanteani:
la Bruno Bossio se l'è presa con Peppe Marchese, e Iacucci ha interrotto bruscamente Salvatore Amendola, che richiamava il tema fondamentale dell'ambiente accanto a quello della salute, e che sono quindici anni che fa battaglie civiche per la nostra città.
I cittadini non si trattano così, altro che "onorevoli", voi con questi comportamenti disonorate la Calabria e i cittadini che devono essere ascoltati.
Quello della deputata poi un intervento penoso, elettoralistico e vuoto, in bilico tra il vecchio e il nuovo sindaco come a dire "ndo cojo cojo" adesso che andiamo a votare.
Ha persino negato di avere detto pubblicamente "dal primo gennaio i commissari di fuori non ci saranno più”, frase pronunciata un anno fa a Diamante che mi sono permessa di ricordarle e che ha puntualmente negato. Quale novità...
La verità è che i faccendieri della politica vengono nelle nostre città, si permettono di maltrattarci o esplicitamente, come è successo, o implicitamente come succede ogni qualvolta ci promettono quello che puntualmente sono incapaci di realizzare.
O di cui non gli importa nulla.
L'ultima è la barzelletta di Oliverio, che ha detto che si incatenerà se non gli restituiranno la gestione della sanità in Calabria.
La cosa più grave e inaccettabile è quando questo avviene sul tema della salute e della sanità che in Calabria è trattata come una fetta da spartirsi tra potentati politici ed imprenditoriali e come un bacino da utilizzare nelle competizioni elettorali. Ed è grave che si faccia passare per “straordinario” ciò che è ordinario per chi si assume una tale responsabilità acquistando la gestione della Res Publica.
Quanto alla fetta da spartirsi, poi, magari è successo pure alle ultime elezioni ad Amantea perchè pare, così si dice in giro, che in una vicina clinica qualcuno avrebbe consigliato uno specifico voto tra i vari candidati.
E mentre loro parlano noi ci siamo abituati a vedere la struttura del Poliambulatorio eternamente incompiuta, mentre si pagano da decenni affitti in appartamenti magari inadeguati come quello che hanno destinato al Centro di Salute Mentale, siamo abituati a farci minacciare tagli e chiusure tra radiologia, mammografia, laboratorio analisi e servizi vari.
E soprattutto ci siamo abituati a farci prendere in giro da amministratori ai quali, ovviamente, non crediamo più ma che, puntualmente, scegliamo di mettere lì a governarci.
Buona serata a tutti.