Apertura fase due e tornano ad Amantea i furti in appartamento.
I Carabinieri della Stazione di Amantea sono intervenuti nel pomeriggio di giovedì, in pieno centro città, per un furto in abitazione.
È coperta da segreto istruttorio l'intera vicenda sia sul nominativo della persona che ha subito il furto, sia su la dinamica che sugli articoli trafugati.
Mentre siamo venuti a conoscenza che nella stessa giornata in una zona periferica della città un nostro concittadino ha subito un tentativo di furto.
Il proprietario ha raccontato di essersi svegliato accorgendosi che i ladri, mentre lui dormiva, avrebbero forzato la porta d'ingresso dell'appartamento ma a seguito di alcuni rumori all'interno dello stesso appartamento i malviventi spaventati si sono dati alla fuga.
Non si tratta certo di episodi isolati anzi: nell’ultimo anno sono parecchi i furti che hanno colpito la nostra città.
Come vi abbiamo già riportato in un nostro precedente articolo è opportuno in questo periodo prendere delle precauzioni e contromisure contro i ladri.
È utile, innanzitutto, seguire delle accortezze basilari, volte a realizzare strategie di prevenzione assolutamente necessarie per garantire una tutela contro i cosiddetti topi d’appartamento.
È importante mettere in atto piccole strategie finalizzate a dissimulare la nostra assenza agli occhi dei malintenzionati, come ad esempio lasciando qualche luce accesa in casa o una radio o televisione in funzione se l’assenza è di breve durata. Importante anche cercare di costruire una rete di relazioni amichevoli con i vicini, così che in caso di assenza si possa contare sulla loro collaborazione, per ravvisare eventuali presenze sospette.
Fondamentale rendere più sicuri quelli che sono gli accessi più usati dai ladri quali finestre, balconi e garage.
Sarebbe, quindi, ideale aumentare le difese passive e di sicurezza, come rinforzare le porte e le finestre con idonee inferriate e avere una porta blindata, con serratura antifurto.
Dotarsi poi, qualora possibile, di sistemi di difesa cosiddetta attiva, ossia quei sistemi elettronici che si attivano, automaticamente, in caso di intrusioni indesiderate, come telecamere di videosorveglianza o antifurti, che allertano il proprietario attraverso allarmi sonori o sullo smartphone o direttamente collegati con la Centrale Operativa delle Forze dell’Ordine.
Infine, al rientro a casa, in caso di porta aperta o chiusa dall'interno, è bene non entrare, per evitare di scatenare una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto, ma telefonare subito al 112 o al 113.
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Erano le 20 da poco passate ed il Lidl stava chiudendo.
La smart dell’ingegnere Perri Nelso era ferma nel parcheggio del supermercato.
Qualcuno ha spaccato il finestrino destro della utilitaria ed ha asportato quanto era dentro l’auto.
Un borsello con numerosi blocchetti bancari, il portafogli con diverse migliaia di euro e due telefonini.
Il nostro collaboratore Luca Guzzo ci ha avvertito in tempo reale e così ci siamo recati sul posto.
Nel parcheggio la smart con a bordo il proprietario fortemente nervoso.
Nel borsello c’era anche la chiave della Ferrari, una chiave la cui sola riproposizione ha un costo di diverse migliaia di euro.
Intorno alcune persone che tentavano di calmarlo e di consolarlo.
E prima venivano segnalati anche due profughi che avevano ripreso proprio oggi a chiedere l’elemosina dopo che la Lidl, grazie ad un proprio servizio di vigilanza, li aveva allontanati.
Domani i carabinieri potranno accedere alle telecamere poste intorno al luogo del furto per acquisire eventuali fotogrammi atti a far individuare i probabili ladri
Non è stato nemmeno trovato lì’oggetto con il quale è stato spaccato il vetro
Ove sia trovato si potrà provvedere a rilevare eventuali impronte digitali
Ora tocca agli investigatori.
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Erano le tre di stamattina 18 febbraio quando una Panda viene lanciata contro una vetrina sfondandola.
Così hanno rubato nel negozio di scarpe di Acquicella di IGI&co e Primigi
Hanno rubato solo la cassa, non la merce
La telecamera ha registrato tutto
I carabinieri hanno acquisito le immagini
I ladri avevano il volto coperto
Due stranezze
La prima è che sopra il negozio ci sono appartamenti i cui abitatori avrebbero potuto svegliarsi ed allertare almeno le forze dell’ordine
Ma gli appartamenti sono disabitati
Non è che i ladri lo sapessero , magari per essere abituali frequentatori di Amantea?
La seconda è che la panda che ha sfondato la vetrina sarebbe di proprietà del comune di Amantea e sarebbe stata rubata a Campora San Giovanni.
E’ come se qualcuno sia giunto a Campora ( magari da sud, magari da Lamezia terme) , abbia lasciato l’auto parcheggiata e si sia diretto verso Amantea con una auto pulita, come può essere pulita una vecchia auto del comune di Amantea
Salvo che i ladri non si siano divisi per fare più furti
I Carabinieri indagano
E c’è molto da indagare!
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Comunicati - Sport - Giudiziaria
Mancavano 10 minuti alle quattro quando è squillato l’allarme anti intrusione del bar della locale stazione ferroviaria.
Tempestivo l’arrivo della guardia privata alla quale l’allarme era immediatamente arrivato.
Appena arrivato alla stazione i ladri sono scappati lasciando sul posto tutti gli attrezzi usati per il furto , alcuni dei quali semidistrutti nell’inutile tentativo di aprire le porte blindate.
Una delle foto è relativa ad un attrezzo che si è spezzato nel tentativo di forzare la porta di ingresso dal lato dei binari ferroviari.
I ladri, comunque, avevano chiuso il cancello dell’ ingresso pedonale alla stazione ferroviaria così da isolarsi mentre tentavano il furto.
La fuga in sostanza è avvenuta lato mare, probabilmente utilizzando i sottopassaggi che portano sul lungomare o marciapiedi, marciapiedi.
Tempestiva, anche, la presenza del proprietario del bar che era quasi sveglio e che è giunto dopo pochi minuti.
Altrettanto rapido l’intervento dei carabinieri della caserma di Fiumefreddo Bruzio che hanno proceduto a quanto del caso, redigendo apposito verbale.
Sono stati rubati soldi contenuti nel registratore di cassa e prodotti vari del bar stesso.
Dopo avere inutilmente tentato di divellere la porta, ai ladri non è rimasto altro che spaccare uno dei vetri blindati, probabilmente con una grossa mazza.
Il manico del piccone era, infatti, rotto.
Purtroppo sul piazzale della stazione ferroviaria non è installata alcuna telecamera di sicurezza, né all’interno della stazione ferroviaria.
Siccome sono diversi i furti anche di auto verificatisi alla stazione sembra fortemente opportuno che telecamere siano installate sia all’esterno che all’interno della stazione.
Una delle cose strane di questo furto è che nella sala d’aspetto della stazione dormono tre rumeni identificati dai carabinieri ma che sostengono di non aver sentito niente .
Eppure i ladri dovrebbero aver fatto rumore, nel tentativo di sfondare le porte e soprattutto per rompere il vetro blindato.
Anche su questo probabilmente i carabinieri stanno investigando.
Non solo ma sembra che altri furti siano avvenuti nella stessa notte.
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Ennesimo furto ad Amantea. Ad essere derubata una famiglia abitante in Via Torino.
E’ la seconda volta in pochi giorni che avvengono furti in questa via ai margini dell’abitato amanteano, delimitata, da un lato dal rilevato del torrente Santa Maria che nasconde i fabbricati alla vista delle abitazioni.
Ed ancora una volta la casa messa sottosopra alla ricerca di soldi ed i preziosi.
Le porte interne divelte da attrezzi che le hanno forzate.
La porta esterna perfettamente intatta. I ladri, infatti, sono entrati da una finestrella al piano terra; una finestrella nascosta alla vista della strada e quindi inavvertibile.
Nel palazzo nessuno era presente.
La proprietaria ha lasciato l’alloggio intorno alle 15.00 senza notare niente di strano ed al ritorno, intorno alla 19.00 ha trovato la sgradita sorpresa. Le è stato rubato tutto quanto possibile .
E’ forte l’amarezza che le si avverte nella voce ,oltre che negli occhi, quando ci dice che” E’ la seconda volta in poco tempo che rubano nella mia casa. La volta scorsa avevano portato via tutto. Ed ora hanno messo la casa sottosopra aprendo tutti i cassetti fino a quando hanno trovato quei pochi risparmi che avevo in casa e quel poco di oro che faticosamente avevo comprato od avuto in regalo”
Poi l’amara constatazione che “ Nessuna telecamera ha colto le immagini dei ladri, né privata perché non funzionante, né pubblica. Mi chiedo a che cosa servano e per che cosa sono stati spesi tanti soldi?“
Si illude, in sostanza, chi pensa che il sistema di controllo realizzato dal comune sia utile in questi casi
Eppure, a parte qualche possibile basista, pronto a segnalare la eventuale presenza o meno dei residenti, o come il precedente nella stessa zona la assenza per la partecipazione alle prime comunioni, è anche possibile che i furti siano compiuti da gente che viene da fuori. E da fuori si arriva solo con le auto. Allora perché con controllare le telecamere nei giorni dei furti per verificare le targhe della auto che arrivano in città e che si muovono nei pressi delle abitazioni interessate ai furti.
E’ fortemente improbabile che i ladri infatti si muovano a piedi con il rischio di essere conosciuti se Amanteani ed identificati se di altri comune. Perchè non provare? Che cosa costa?
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Cronaca
Entrano nell'appartamento e rubano tutto l'oro, questa la triste avventura della signora Gemma, residente nel quartiere di Catocastro.
Gemma F. rientra nella sua abitazione nel centro storico di Amantea, nel quartiere Catocastro.
Sono le 19.30 circa.
Come al solito apre la porta del garage per entrare l’auto.
Chiude la porta e sale al primo piano.
Gemma vive sola.
Non c’è nessuno ad aspettarla a casa.
Prova ad aprire la porta in cima alle scale che permettono l’accesso dal garage al primo piano e si rende immediatamente conto del fatto che nell’appartamento ci sono i ladri.
Esce e chiama un amico che accorre immediatamente.
E subito dopo arrivano a sirene spiegate i Carabinieri della locale stazione ed i vigili urbani di Amantea.
Intanto i ladri scappano dalla porta che si apre sulla parte opposta al garage su Via Indipendenza n 37.
L’accesso delle Forze dell’ordine permette di scoprire che i ladri sono entrati da un balconcino aggettante su via indipendenza forzando, poi, con un piede di porco uno dei balconi.
Il balconcino è facilmente accessibile.
Bastano due persone una delle quali sale sulle spalle dell’altro mentre l’altro resta a fare il palo.
Gemma F. scopre che i ladri le hanno messo a soqquadro la intera casa e le hanno rubato tutto il suo oro.
Agli investigatori di cercare tracce per accertare i responsabili del furto.
Qualcuno ha pensato ai negri che sono ospiti ad Amantea, ma è poco credibile.
Qualcuno ha pensato ad un possibile rapporto con le presenze indotte dalla fiera di Ottobre.
Anche a questo è poco credibile.
Forse è più credibile che in un abitato come quello di Catocastro dove ci sono tante abitazioni disabitate che è inutile forzare aver aperto una delle poche abitate proprio quando la proprietaria non c’è può significare che possa trattarsi di qualcuno del luogo che ha programmato il furto proprio durante la fiera ed in un orario nel quale si può facilmente essere fuori casa per comprare i prodotti offerti durante l’evento fieristico.
Certo la povera Gemma è rimasta impaurita e sconvolta al punto che non ha voluto dormire nella sua abitazione ed ha preferito passare la nottata presso suoi amici.
E non si esclude nemmeno che possa decidere di trasferirsi in un luogo più abitato che non il centro storico di Catocastro , un quartiere che resterà ancora più desolato e disabitato.
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Politica
Continua l'ondata di vicende delittuose ad Amantea, infatti, dopo pochi giorni dal furto al poliambulatorio stavolta nel mirino la cassaforte della famiglia Carratelli. Sventrano il muro ed asportano la cassaforte, ingente il bottino racimolato.
Dopo il furto con scasso all’ufficio ticket del Poliambulatorio, con un abbondante messe raccolta, nessuno si aspettava che mentre tutta la città festeggiava il carnevale domenicale i ladri facessero anche questo incredibile altro colpo.
Gli stessi? E chi lo sa. Certo anche in questo caso si parla di tre persone viste nei pressi della abitazione visitata.
Persone che hanno avuto tutto il tempo per trovare la cassaforte nella quale erano conservati tutti i beni familiari della famiglia Carratelli.
E’ seguita la routine della denuncia e delle indagini.
Ma appare difficile, come negli altri casi, individuare sulle telecamere di cosiddetta “ sicurezza urbana” una auto non “tipica” e persone non di Amantea, tanto più quando si tratta di un giorno in cui nella nostra cittadina con la scusa del carnevale arrivano migliaia di visitatori.
Un tempo in questi giorni, al massimo, poteva essere portata via qualche auto approfittando anche del fatto che la gran parte delle forze dell’ordine presidiavano le zone centrali del paese.
Ora vengono prese di mira le abitazioni. E non solo come vedremo.
Saliti in casa i ladri e trovata la cassaforte la hanno letteralmente divelta dal muro dopo averlo sventrato probabilmente con una mazza.
Facile per più persone portarla via per aprirla successivamente.
Ingente il bottino tra cui gli ori di famiglia e perfino carnet di assegni.
Le indagini si aprono od ogni direzione e non si esclude che la casa dell’ex assessore possa essere stata “suggerita” da qualche basista.
Nel “popolino” viaggia la voce, incontrollata ed incontrollabile, che certi eventi delittuosi non siano frutto di casualità, ma che come nel caso del Poliambulatorio siano , magari, preceduti da visite atte a definire i comportamenti successivi.
Questo furto apre la mente a nuove attenzioni.
Nessuno infatti può sentirsi al sicuro da essi in particolare in zone abitate ma che si presentano in determinati momenti come veri e propri dormitori.
E forse questo fatto porta a ritenere che durante il carnevale sia più presente la organizzazione di volontariato, ad iniziare dalla Protezione civile, lasciando a quella militare di esercitare il controllo delle zone esterne soggette a questi rischi
Quando avremo veri amministratori forse avremo anche queste diverse sicurezze
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Economia - Ambiente - Eventi
Forte la sorpresa stamattina quando il personale ha scoperto che nella nottata i ladri sono entrati ed spaccato l’armadio blindato asportando quanto in esso contenuto
Si parla di circa 45 000 euro, praticamente gli incassi per ticket di diverse giornate
Non è la prima volta che succede.
Già in passato e sempre di notte avevano tagliato con la fiamma ossidrica la lamiera dell’armadio blindato asportando la cassettina nella quale erano contenuto gli incassi.
Gli investigatori immediatamente intervenuti sembra che abbiano acquisito i fotogrammi delle telecamere presenti nei locali del distretto al fine di visionare, ove possibile, i volti dei ladri ed accertarne le generalità od altri indizi atti ad assicurarli alla giustizia.
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Amantea. Incredibile furto con scasso al Bar della stazione stanotte. Il proprietario è sconvolto. Pensava di averla fatta franca quando qualche sera fa avevano comunque tentato il furto. E peraltro l’esercizio era dotato di allarme. Ma i ladri erano evidentemente informati e sapevano come avrebbe funzionato l’allarme.
E così hanno operato in modo da non farlo scattare.
Secondo il proprietario la telecamera ha imprigionato quanto i ladri hanno fatto tentando di forzare la porta d’ingresso.
Le maschere che coprivano il volto hanno impedito ogni riconoscimento.
Dopo aver forzato in parte la porta d’ingresso i ladri hanno abbandonato il luogo del furto e sono andati via.
Ma dopo poco sono ritornati. E questa volta avevano l’attrezzatura giusta per forzare la porta.
Ma non sono entrati come ladri normali. Affatto.
Hanno strisciato per terra come un serpente giungendo fino all’apparecchio da gioco e sempre strisciando lo hanno tirato fino alla porta e da qui nel piazzale interno della stazione.
E così hanno fatto con il secondo apparecchio da gioco presente nel bar.
I due apparecchi sono stati poi forzati. Sostanzialmente distrutti. Tutto per appropriarsi del contante in esse contenuto.
Si pensa che in esse ci fossero quasi 6000 euro
Nient’altro è stato toccato. Nemmeno le sigarette presenti nell’apposito mobiletto alle spalle della cassa.
Si ritiene che i ladri sapessero che se si fossero alzati avrebbe suonato l’allarme.
Purtroppo il piazzale ferroviario non ha telecamere ed infatti i furti ivi avvenuti sembra siano molti
Parte delle apparecchiature sono state trovate nel sottopassaggio che esce sul lungomare che sembra, al contrario, vigilato da telecamere
Difficile, ma possibile che le telecamere abbiano potuto registrare l’arrivo e la partenza dei ladri ed il percorso seguito.
E potrebbero anche aver registrato l’eventuale mezzo con il quale sono arrivati. Le Forze dell’Ordine stanno comunque indagando.
Amantea ,19 aprile 2013
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