BANNER-ALTO2
A+ A A-

Abbiamo scritto della puzza che infesta tante parti della città

Una puzza che nasce purtroppo dal fatto che molti, più o meno consciamente, hanno collegato la loro rete fognante alla rete delle acque bianche.

 

 

E questo collegamento crea una invasione di topi e blatte.

Blatte sta per “ciuciuli”.

Ma non i vecchi “ciuciuli” neri, scarsamente pericolosi.

NO! Parliamo dei “ciuciuli” rossi, le famose blattelle germaniche.

Quelle che volano nelle tubazioni ed arrivano attraverso i tubi fino ai gabinetti ed altro.

Ce ne hanno parlato molte donne amanteane che hanno dovuto provvedere ad effettuare servizi di disinfestazione.

Ed è opportuno ricordare che si nutrono dei rimasugli del nostro cibo e lasciano tracce di feci che sono veicolo di pericolosi batteri.

Eppure è semplicissimo allontanare le blatte germaniche.

Vi diciamo noi come fare.

Ogni tanto in via precauzionale versare un po’ di “verichina” negli scarichi dell’acqua e nel gabinetto.

Altro che amuchina! ( l’Amuchina, infatti, è candeggina diluita!)

Non solo!

Molte donne ci hanno anche parlato di una proliferazione di topolini e topi che hanno loro imposto la effettuazione di interventi di derattizzazione.

Parliamo di disinfestazioni e derattizzazione costose ed inutili.

Questi interventi devono essere fatti dal comune.

Resta fermo però che prima di tutto dovranno essere eliminate le immissioni illecite di fogna nelle reti delle acque bianche.

Una eliminazione invero facile.

Ieri come oggi. ma che NESSUNO ha mai voluto!

Nella vita da megalopoli va messo in conto: può capitare di fare spiacevoli incontri e di scoprire che in casa, oltre ai residenti ufficiali, abitano anche scomodi "inquilini abusivi".

 

 

 

Succede a New York, dove l'ultima minaccia per la salute degli abitanti, secondo quanto emerge da uno studio, viene portata direttamente a domicilio dai topi che di frequente infestano gli appartamenti.

Un team di ricercatori, analizzando esemplari catturati nell'arco di un anno nei condomini, ha infatti scoperto che i roditori della Grande Mela trasportano batteri responsabili di gastroenteriti da lievi a potenzialmente pericolose per la vita delle persone e alcuni di questi microbi sono "superbug" resistenti agli antibiotici.

La ricerca, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista "mBio", è stata condotta da scienziati della Columbia University, in forze nel Center for Infection and Immunity della Mailman School of Public Health.

Sotto la lente 416 topi provenienti da edifici residenziali localizzati in 7 diversi punti della metropoli Usa.

L'analisi genetica dei loro escrementi ha evidenziato che questi roditori sono portatori di diversi batteri che causano malattie gastrointestinali, tra cui Clostridium difficile, Escherichia coli, shigella e salmonella(vedi foto).

Quest'ultima è fra le principali cause di intossicazione alimentare batterica negli Stati Uniti con 1,4 milioni di casi segnalati annualmente, 15 mila ricoveri e 400 morti.

Ora è bene chiedersi se si tratti di topi speciali o se anche i nostri topi sono portatori di superbatteri resistenti .

Nella vita da megalopoli va messo in conto: può capitare di fare spiacevoli incontri e di scoprire che in casa, oltre ai residenti ufficiali, abitano anche scomodi "inquilini abusivi".

Succede a New York, dove l'ultima minaccia per la salute degli abitanti, secondo quanto emerge da uno studio, viene portata direttamente a domicilio dai topi che di frequente infestano gli appartamenti.

Un team di ricercatori, analizzando esemplari catturati nell'arco di un anno nei condomini, ha infatti scoperto che i roditori della Grande Mela trasportano batteri responsabili di gastroenteriti da lievi a potenzialmente pericolose per la vita delle persone e alcuni di questi microbi sono "superbug" resistenti agli antibiotici.

La ricerca, i cui risultati sono pubblicati sulla rivista "mBio", è stata condotta da scienziati della Columbia University, in forze nel Center for Infection and Immunity della Mailman School of Public Health.

Sotto la lente 416 topi provenienti da edifici residenziali localizzati in 7 diversi punti della metropoli Usa.

L'analisi genetica dei loro escrementi ha evidenziato che questi roditori sono portatori di diversi batteri che causano malattie gastrointestinali, tra cui Clostridium difficile, Escherichia coli, shigella e salmonella(vedi foto).

Quest'ultima è fra le principali cause di intossicazione alimentare batterica negli Stati Uniti con 1,4 milioni di casi segnalati annualmente, 15 mila ricoveri e 400 morti.

Ora è bene chiedersi se si tratti di topi speciali o se anche i nostri topi sono portatori di superbatteri resistenti .

Pubblicato in Mondo

Diceva Deng Xiaoping. “ Non importa se il gatto è bianco o nero, l’importante è che acchiappi i topi”.

Saggezza popolare cinese? Forse.

O piuttosto saggezza indotta dall’estremo numero di topi?.

Potrebbe essere.

 

 

 

In particolare se si pensa che anche Parigi deve affrontare il problema dei topi, quelli che chiamano rat.

Belle journée pour être un rat. Dice un aforisma francese, ma forse non è così.

Tanto più se si pensa che il presidente del 17esimo arrondissement di Parigi, la città degli innamorati, ma invasa dai ratti, Geoffrey Boulard ha dichiarato guerra, su internet, a questi fastidiosi roditori.

Sul sito Signalerunrat.paris, Geoffroy Boulard ha chiesto ai residenti della zona di aiutare le istituzioni locali a localizzare i topi che avvistano nel quartiere, sottolineando che «ogni denuncia sarà portata all'attenzione della presidenza della Camera di Parigi».

Boulard ha accusato, inoltre, la presidente della Camera di Parigi, Anne Hidalgo, di aver sottovalutato il problema e i ratti, a suo dire, si sono moltiplicati.

Il presidente del 17esimo arrondissement sta tentando di sensibilizzare le autorità con questa iniziativa online, coinvolgendo anche i residenti della zona, prevedendo che il numero dei roditori aumenterà ulteriormente con l'arrivo dell'estate e delle alte temperature.

Sin dal primo giorno della pubblicazione su internet dell'iniziativa sono arrivate decine di segnalazioni dei residenti, che hanno denunciato la presenza dei roditori nelle strade, nei parchi e persino nelle scuole.

«Nei prossimi anni ci troveremo a vivere, mangiare e dormire con i topi, sarà un inferno, se nessuno farà niente», ha scritto allarmato un cittadino.

Parigi ha già affrontato altre volte questo problema, e nel marzo del 2017 sono stati stanziati oltre 1,5 milioni di euro per liberare la capitale francese dai ratti.

Su internet sono stati pubblicati numerosi video che documentano la situazione, ma è stata lanciata anche una petizione contro il “genocidio” dei topi nella capitale francese.

Certo se Atene Piange,Sparta non ride.

Simile problema lo hanno anche altre città nel mondo

Nel mondo Chicago, New York, eccetera.

In Italia parliamo di Roma, di Taranto, di Ancora, di Messina, Catania, Caserta, Brindisi, Milano, eccetera.

Qualcuno argomenta che si è finito per turbare l’equilibrio fra le specie animali, privando i topi dei loro nemici naturali.

Un tempo Roma era una città invasa dai gatti da strada, soprattutto nel centro storico.

Il Colosseo era il loro regno, così popolari i felini randagi da meritarsi anche un ruolo di prima fila nel grande schermo.

Chi non ricorda gli Aristogatti di Walt Disney, dove il protagonista che nell’edizione originale è un gatto irlandese (Thomas O’Malley) in quella italiana diventa «Romeo, er mejo der Colosseo»?

E’ sicuramente vero. Ma noi riteniamo che questo problema sia alimentato dai rifiuti e sia presente soprattutto nei comuni dove ancora si raccoglie la spazzatura con i cassonetti.

Allora forse ha ragione Geoffroy Boulard quando dice che pranzeremo e dormiremo con i topi!

Pubblicato in Mondo

Riceviamo e pubblichiamo il seguente articolo inviatoci da un cittadino amanteano

“Vi sembrerà una domanda molto strana, vero?.

Un attimino di pazienza !.

Datemi il tempo di spiegare.

Sappiamo che dal 9 al 25 agosto 2019 a Gwangju, in Corea del Sud si terranno Campionati mondiali di nuoto, organizzati, come sempre, dalla Federazione Internazionale del Nuoto (FINA).

E questa potrebbe essere la spiegazione più logica degli intensi allenamenti che diversi topolini e topoline stanno facendo già da qualche giorno.

Peraltro, staranno approfittando delle intense piogge, almeno quelli del capoluogo, perché quelli di Campora San Giovanni hanno sempre la grande piscina del porto.

Ed è inutile chiedersi se i topolini e le topoline siano iscritti alla Federnuoto e se parteciperanno ai Campionati Italiani di Nuoto che si terranno il 10 Luglio 2018.

Ma forse i topolini e topoline si stanno allenando soltanto per potersi salvare nel caso la nave sulla quale si trovano al momento dovesse affondare o , semplicemente, andare alla deriva.

Per i più piccoli topolini e topoline, addirittura, ( vedi foto) i genitori ( ogni topolino e topolina ha sempre i genitori) hanno procurato i necessari salvagenti così da poter loro garantire di salvarsi.

Ma su quale nave sono imbarcati questi poveri topolini e topoline?

Speriamo che non sia l’Amministrazione comunale.

Ci mancherebbe altro che la Giunta Pizzino affondi o vada alla deriva, stante le gravi condizioni in cui versa Amantea e la speranza che dopo le elezioni ci sia una svolta alla sua produttività.

A meno che……

Già, a meno che i topolini e le topoline non abbiano capito che la situazione politica, proprio dopo le elezioni, diventerà ancora più problematica.”

Ndr. Abbiamo già scritto di politici che stanno preparando la loro futura lista( ed è vero).

Stiamo sentendo parlare, addirittura, di “possibili” incontri tra politici locali finalizzati a valutazioni miranti alla “Fase B”, anche se non abbiamo capito che cosa sia questa“Fase B”.

Forse, però, è una fase di stanchezza superabili come tutte le fasi di stanchezza con qualche multivitaminico.

Una sola domanda.

Chi farà la diagnosi , chi prescriverà le medicine e, soprattutto” chi le dovrà assumere?.

Pubblicato in Politica

In pochi giorni Ladispoli è stata la spiaggia della quale si è parlato di più. Male in verità!

Una volta per una tartaruga morta.

Una volta per un delfino scorticato spiaggiato sulla spiaggia di Marina San Nicola di Ladispoli: inquinamento o troppo caldo?

Mistero sulla morte del mammifero spiaggiato e scorticato apparso stamattina sulla riva del mare.

Non si sa ancora dove e per quali cause sia morto: troppo caldo o ancora un caso di inquinamento?

Le cause non sono note anche se diverse sono le aree del litorale caratterizzate da alto tasso di inquinamento per la presenza di scoli non controllati o mancanza di impianti di depurazione.

Sarà la autopsia a fornire i primi dati utili.

Nei mesi scorsi gli sversamenti dell’oleodotto di Fiumicino avevano causato un vero disastro ambientale ancora da recuperare del tutto.

Un’altra inchiesta è stata aperta per le decine di topi morti ritrovati prima nelle acque del mare e poi sulla spiaggia di Palo Laziale a Ladispoli.

La Guardia costiera tenta di raccogliere elementi utili a rintracciare eventuali responsabili delle cause.

Al momento, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, ci sono le abbondanti piogge che si sono rovesciate all’inizio della settimana sulla costa a nord della Capitale. L’acqua è poi finita dei canali di scolo e in quelli di bonifica in quantità copiosa, trascinando verso il mare le colonie di topi che vivono lungo gli argini. Non certo topolini di campagna ma grossi ratti grigi lunghi fino aventi-trenta centimetri come quelli raccolti, morti, sulle spiagge. E hanno creato apprensione tra i numerosi bagnanti, romani e stranieri, che a Ladispoli stanno trascorrendo le vacanze estive.

I fossi, inoltre, sono stati interessati nei giorni scorsi da diversi episodi di sversamenti illegali.

In quello della Sanguinara due sversamenti di liquami hanno poi invaso i quartieri Faro e Messico e sono quindi finiti in mare.

Con le acque nere potrebbero, secondo gli abitanti, essere arrivati in mare pure i topi. Il malfunzionamento del sistema di smaltimento sarebbe dipeso da un black out alle pompe di sollevamento di via del Ghirlandaio, avvenuto durante un temporale.

L’intervento dei tecnici della società che gestisce servizio idrico, fogne e depurazione a Ladispoli è poi avvenuto ma non «così rapidamente» come avrebbe richiesto la situazione. Anche su questo punto si sarebbero concentrate le indagini della Guardia costiera.

Una settimana fa una lunga chiazza marrone ha invaso il mare di fronte Ladispoli. Per poi scomparire nei giorni seguenti. Ancora non è stato chiarito da cosa possa essere stata prodotta.

Ladispoli è lontana dalla calabria.

Pubblicato in Italia

Si è svolto oggi un incontro tra le associazioni di genitori che hanno preso parte fortemente alla “querelle” che ha visto da un lato le istituzioni e la ditta e dall’altro i genitori che hanno dato voce alle giuste preoccupazioni dei propri figli.

All’incontro erano presenti il responsabile sanitario dr Franco Dignitoso e la responsabile della Pubblica istruzione dssa Anna Trafficante

Il dr Dignitoso ha dato ampia garanzia sulla corretta ed efficace esecuzione delle operazioni di disinfestazione ed ha anche dato assicurazione sulla piena e totale esecuzione delle operazioni di pulizia straordinaria conseguenti anche ai lavori effettuati dal comune

Correttamente sempre il dr Dignitoso ha evidenziato come le cucine di Campora San Giovanni , sia per dimensioni che per attrezzature, non avrebbero potuto, né potranno, essere utilizzate per preparare 800 pasti al giorno.

Si è trattata di una evenienza straordinaria derivata dalla esecuzione dei lavori nell’asilo nido di Amantea.

Anzi a tal proposito il dr Dignitoso ha fortemente sollecitato il comune di Amantea, per tramite la Dssa Trafficante a sollecitare il completamento dei lavori dell’asilo onde la sua atti9vità quale cucina per i pasti delle scuole di Amantea sin dal prossimo anno scolastico 2013-2014.

In siffatte condizioni e previ costanti ed accurati controlli preventivi e vigilanza annuale si potrà credere in un servizio di refezione migliore di quello attuale.

Topi permettendo!

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato del Comitato Genitori “Manzoni – Longo.

Nei giorni scorsi tra giovedì e venerdì siamo venuti a conoscenza che il plesso scolastico di Campora S.G. sarebbe rimasto chiuso per permettere al Comune di Amantea di fare una derattizzazione , saputa questa cosa ci siamo attivati per comprendere le modalità di tale operazione e soprattutto per capire come ne sarebbero stati interessati i locali della cucina , subito abbiamo avvertito che qualcosa non era chiaro innanzitutto perché abbiamo appreso che di questa derattizzazione non era stata data comunicazione ai medici dell’ufficio di igiene dell’ASL di Amantea e poi perché ci è stato detto che comunque Lunedì 8 aprile la mensa avrebbe ripreso la sua attività di cucina in quei locali , ed ad essere sinceri a noi è parso strano ed alquanto poco sicuro che la cucina cominciasse a lavorare dopo sole 48 ore da un’operazione delicata come una derattizzazione. Alla luce di tutte queste perplessità stamattina abbiamo chiamato il sig. Saccomanno Antonio titolare della ditta che gestisce il servizio mensa chiedendo di non iniziare nessuna attività prima che il comitato genitori e la commissione mensa avesse potuto accertare lo stato dei locali cucine, questa nostra richiesta è stata ignorata e quando siamo giunti a Campora verso le 9.00 abbiamo trovato il personale al lavoro impegnato nei preparativi del pranzo , visto ciò abbiamo chiesto di vedere i locali all’interno cosa che il Sig. Saccomanno ci ha permesso di fare , entrando in cucina ci è subito balzato agli occhi che in diversi punti della cucina erano presenti trappole per topi lasciate dalla ditta che ha fatto la derattizzazione , abbiamo chiesto delucidazioni in merito e ci è stato risposto che era tutto regolare che le trappole erano a norma e che non erano nocive per le persone , noi non convinti di questo abbiamo immediatamente chiamato il Dott. Dignitoso responsabile dell’ufficio di igiene pubblica chiedendo di venire a Campora per fare una ispezione dei locali e per avere chiarimenti da una persona competente in materia sulle modalità in cui era stata fatta la derattizzazione, il medico è intervenuto in modo celere costatando che la derattizzazione non era stata fatta in modo idoneo per un locale adibito alla preparazione dei cibi , e di questo chiederemo conto a chi ha autorizzato tale operazione , e cosa più grave nei locali cucina sono stati rinvenuti escrementi di topo,alla luce di tutto ciò il medico a disposto : la chiusura dei locali cucina del servizio mensa , la bonifica e la derattizzazione di tali locali , ed il sequestro e successivo smaltimento di tutti i generi alimentari presenti nel deposito dei suddetti locali avvenuta immediatamente sotto il controllo dei vigili urbani di Amantea. Va da se che la fiducia nei confronti della ditta che gestisce il servizio mensa è decaduta, questo comitato non appena possibile ( credo nella prossima settimana ) organizzerà una riunione con i genitori per rendere tutti partecipi sul da farsi , personalmente sono convinto che questo comitato dovrà chiedere con forza che il contratto con questa ditta sia risolto e credo che ci siano tutti i presupposti , inoltre chiedere all’amministrazione comunale di spiegarci come è stata gestita questa derattizzazione , che a nostro avviso ed anche per quanto detto dal responsabile dell’ufficio di igiene dell’asl di Amantea Dott. Dignitoso , non è stata fatta rispettando tutte le giuste procedure , quindi capire di chi sono le responsabilità e pretendere dei seri provvedimenti , non esistono scusanti per chi opera in modo errato nella gestione di servizi destinati ai bambini. Da padre per quanto riguarda mia figlia sono determinato a non farla più pranzare a scuola fino a quando questa ditta non sarà sollevata da un incarico che non è stata capace di svolgere in modo trasparente ed onesto, non escludendo la possibilità di sporgere denuncia querela contro chi a messo a rischio la salute dei nostri figli .

Rimango a disposizione come al solito per ogni ulteriore chiarimento , e vi terrò informati su ogni sviluppo della vicenda .

Amantea 8 Aprile 2013 Tiziano Grillo Presidente del Comitato Genitori “ Manzoni – Longo “

Una storia comune che ogni tanto assume evidenza grazie alla stampa che esalta i fatti. Questa volta riguarda la scuola media in località Regio del comune di san Lucido dove alcuni ragazzi avrebbero visto topi anche di grosse dimensioni lanciando il doveroso allarme.

Ovviamente il dirigente ha chiamato il comune segnalando la vicenda.

Ed il comune ha chiesto all’Asp di effettuare la derattizzazione con personale specializzato.

La derattizzazione durerà qualche giorno per cui per tale periodo il plesso non sarà frequentabile

Ora occorre porsi la domanda:da dove sono venuti questi topi?

Sono autoctoni ? ( nel senso sono nati e cresciuti nei depositi- magari di vecchie carte-della scuola)

O piuttosto, come è verosimile, provengono dall’esterno della scuola, magari dai bidoni della spazzatura o da rifiuti abbandonati su aree pubbliche e private?

Se è così, allora occorre eliminare tali provenienze bonificando i terreni limitrofi e chiudendo gli accessi nella scuola.

Pubblicato in Basso Tirreno
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy