Diceva Deng Xiaoping. “ Non importa se il gatto è bianco o nero, l’importante è che acchiappi i topi”.
Saggezza popolare cinese? Forse.
O piuttosto saggezza indotta dall’estremo numero di topi?.
Potrebbe essere.
In particolare se si pensa che anche Parigi deve affrontare il problema dei topi, quelli che chiamano rat.
Belle journée pour être un rat. Dice un aforisma francese, ma forse non è così.
Tanto più se si pensa che il presidente del 17esimo arrondissement di Parigi, la città degli innamorati, ma invasa dai ratti, Geoffrey Boulard ha dichiarato guerra, su internet, a questi fastidiosi roditori.
Sul sito Signalerunrat.paris, Geoffroy Boulard ha chiesto ai residenti della zona di aiutare le istituzioni locali a localizzare i topi che avvistano nel quartiere, sottolineando che «ogni denuncia sarà portata all'attenzione della presidenza della Camera di Parigi».
Boulard ha accusato, inoltre, la presidente della Camera di Parigi, Anne Hidalgo, di aver sottovalutato il problema e i ratti, a suo dire, si sono moltiplicati.
Il presidente del 17esimo arrondissement sta tentando di sensibilizzare le autorità con questa iniziativa online, coinvolgendo anche i residenti della zona, prevedendo che il numero dei roditori aumenterà ulteriormente con l'arrivo dell'estate e delle alte temperature.
Sin dal primo giorno della pubblicazione su internet dell'iniziativa sono arrivate decine di segnalazioni dei residenti, che hanno denunciato la presenza dei roditori nelle strade, nei parchi e persino nelle scuole.
«Nei prossimi anni ci troveremo a vivere, mangiare e dormire con i topi, sarà un inferno, se nessuno farà niente», ha scritto allarmato un cittadino.
Parigi ha già affrontato altre volte questo problema, e nel marzo del 2017 sono stati stanziati oltre 1,5 milioni di euro per liberare la capitale francese dai ratti.
Su internet sono stati pubblicati numerosi video che documentano la situazione, ma è stata lanciata anche una petizione contro il “genocidio” dei topi nella capitale francese.
Certo se Atene Piange,Sparta non ride.
Simile problema lo hanno anche altre città nel mondo
Nel mondo Chicago, New York, eccetera.
In Italia parliamo di Roma, di Taranto, di Ancora, di Messina, Catania, Caserta, Brindisi, Milano, eccetera.
Qualcuno argomenta che si è finito per turbare l’equilibrio fra le specie animali, privando i topi dei loro nemici naturali.
Un tempo Roma era una città invasa dai gatti da strada, soprattutto nel centro storico.
Il Colosseo era il loro regno, così popolari i felini randagi da meritarsi anche un ruolo di prima fila nel grande schermo.
Chi non ricorda gli Aristogatti di Walt Disney, dove il protagonista che nell’edizione originale è un gatto irlandese (Thomas O’Malley) in quella italiana diventa «Romeo, er mejo der Colosseo»?
E’ sicuramente vero. Ma noi riteniamo che questo problema sia alimentato dai rifiuti e sia presente soprattutto nei comuni dove ancora si raccoglie la spazzatura con i cassonetti.
Allora forse ha ragione Geoffroy Boulard quando dice che pranzeremo e dormiremo con i topi!