
Sono due giorni che proviamo ad entrare nel sito del comune di Amantea.
Da dovunque accediamo il sito non si apre e compare la seguente scritta:
“Il server comuneamantea.gov.it sta impiegando troppo tempo a rispondere.
Il sito potrebbe non essere disponibile o sovraccarico. Riprovare fra qualche momento.
Se non è possibile caricare alcuna pagina, controllare la connessione di rete del computer.
Se il computer o la rete sono protetti da un firewall o un proxy, assicurarsi che Firefox abbia i permessi per accedere al web.”
Ne riparleremo martedì dopo la Santa Pasqua quando avremo modo di chiedere e di capire meglio.
PS non vorremmo che fosse stato hackerato.
Addio Giuseppe.
Quel grande cuore che ti ha portato ad educare tante persone in ogni luogo che ha avuto il piacere di averti come ospite temporaneo, oltre che permetterti di essere un grande sportivo, alla fine ti ha tradito e ci hai lasciato.
Come tante altre volte c’eravamo visti alla processione di San Giuseppe, il nostro santo.
E tu eri in giacca e cravatta, elegante come sempre, come era tuo costume.
Abbiamo scambiato quattro parole parlando, come ci capitava recentemente, del tuo desiderio di andare a vivere alle Canarie e della tua necessità di vendere la tua casa di Acquicella.
E poi abbiamo parlato del passaggio del Giro d’Italia numero 100.
E tu mi hai detto che lo aspettavi per poter stare lì sul palco a parlare agli amanteani che erano davanti a te, ad aspettare di cogliere l’attimo in cui il ciclista si sarebbe aggiudicato il Traguardo Volante.
Mi hai ricordato che il comune non ti aveva rimborsato le spese che avevi sostenuto lo scorso anno, ma che non te ne importava.
Mi hai anche detto che per questa edizione numero 100 eri disponibile ancora una volta a porre a tuo carico le spese necessarie per non far mancare ad Amantea, alla tua Amantea, il Traguardo Volante.
Oggi la ferale notizia.
Quest’anno il giro d’Italia passerà ancora una volta da Amantea ma tu non ci sarai ad aspettarlo ed a parlarcene.
Ne siamo fortemente dispiaciuti.
Ne siamo addolorati perché tu eri una di quelle persone che Amantea poteva portare ad esempio di correttezza sociale, etica e morale.
Un esempio per tanti di noi.
Speriamo che qualcuno ti ricordi anche quando passerà il Giro d’Italia da Amantea, che qualcuno copra le spese del traguardo volante, che qualcuno riempia di bandiere italiane la statale 18; sarebbe un modo per apprezzare il patrimonio di Amore per questo sport che ci hai lasciato e dirti grazie.
Siamo certi che il Signore ti accoglierà a braccia aperte e che ha preparato per te una bellissima bicicletta con la quale potrai correre sulle strade del cielo.
Addio Giuseppe campione di umanità , di signorilità, di passione e di cuore.
Giuseppe Marchese
Frangione con i suoi anziani
Il traguardo volante del 2013
Frangione con Motta
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Rotary Club di Amantea
“Nella serata di sabato 8 aprile si è svolto, presso il Centro Congressi del Mediterraneo Palace Hotel di Amantea, un pubblico Convegno dal titolo “I Riti Pasquali in Calabria: Fragellanti, Affruntata, Caracolo, Chiamata, Varette.
La Settimana di Passione secondo gli usi e costumi dei territori”.
Si è trattato di un appuntamento organizzato dal Rotary Club di Amantea, che rientra nel Progetto denominato “Studi Storici”, che il Club organizza ogni anno e che ha come scopo precipuo lo studio e l’organizzazione di iniziative tese alla valorizzazione della storia e delle tradizioni della collettività locale e calabrese.
Dopo i rituali saluti, il Presidente del Club, Dott. Salvatore Basso, ha illustrato alla platea il progetto, mentre il Relatore, Antonio Cima, Direttore del sito Webiamo, ha offerto una dettagliata analisi degli argomenti a lui affidati, supportata dalla proiezione di foto e filmati, redatti accuratamente dallo stesso Cima.
La sua relazione ha esaminato gli aspetti cultuali e popolari dei Riti della Settimana Santa della Calabria.
Ad integrare l’intervento di Antonio Cima, è stato il Prof. Franco Ferlaino, illustre studioso ed esperto di antropologia, autore di un lungo excursus sui Riti della Settimana Santa in Calabria.
Anch’egli, come Cima, ha tenuto a precisare che tali orgomenti non sono da intendersi di natura religiosa.
Il Cammino della Passione ed i Riti della Settimana Santa, un incontro a più voci, incentrato sulla valorizzazione dello splendido patrimonio immateriale che le nostre comunità, assieme ad altre poche nel mondo, custodisce e vuole tramandare alle nuove generazioni.
Custodire, valorizzare e tramandare, infatti, sono stati i concetti su cui si sono soffermati più volte i relatori.
Le Processioni del Venerdì e Sabato Santo, quindi, non solo come espressione della pietà popolare, ma anche come tradizioni millenarie nelle quali si fortifica il senso di appartenenza alla comunità e per le quali la nostra Calabria può concretamente divenire luogo di attrattiva turistica, un ulteriore filone su cui puntare che può dare ossigeno socio-economico alla ns. collettività.
In sintesi, valorizzazione delle origini guardando al futuro, coniugazione di tradizioni e innovazione per promuovere un turismo di qualità, senza mai rinunciare ad affermare i contenuti religiosi che inevitabilmente le processioni penitenziali del Venerdì e Sabato Santo contengono, ci si augura possano essere nuove formule di specifici momenti attrattivi, tali da indurre gli emigrati calabresi ed una significativa massa di turisti a venire in Calabria, per rivedere, o scoprire, la storia o il significato che c’è dietro ogni statua che attraversa il paese.