
La notizia della ultima “malversazione” contro il territorio di Amantea e del suo Hinterland , che, tradotta, è confermata dalla mancata proposta della istituzione della Casa della salute, sembra aver trovato soltanto la opposizione della Rete “Difendiamo la salite” del comprensorio di Amantea.
Una protesta forse ( speriamo di no) troppo elegante per avere la forza di essere credibile.
Salvo che il direttore Mauro, come tanti(purtroppo), figlio della politica, non abbia e mostri la intelligenza e la sensibilità di capire che dietro questa sigla non c’è la politica, ma la società e non percepisca che continuare in questa direzione creerà una necessaria e forte reazione che sfocerà in atti non opportuni, denunce comprese.
Nel mentre la rete comprensoriale gli ha inoltrato una pec dal seguente tenore:
Al Direttore Generale ASP Cosenza Dott. Raffaele Mauro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Oggetto: Osservazioni sull’Atto Aziendale. Richiesta inserimento Casa della Salute – Comprensorio Amantea
Gentile Direttore Generale, Nei giorni scorsi abbiamo appreso della definizione dell’Atto Aziendale.
Leggendo l’importante documento, abbiamo verificato la mancata programmazione della Casa della Salute quale evoluzione del Poliambulatorio di Amantea.
Tale circostanza ci ha sopresi. Come Lei sa, infatti, in seguito alle criticità fatte emergere dal Comprensorio in seguito al DCA n. 84 del 21 Luglio 2015, è stato insediato un tavolo tecnico presso il Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, proprio al fine di trovare una soluzione alla crescente richiesta di assistenza socio-assistenziale e socio-sanitaria proveniente dal territorio e dei sempre maggiori disagi percepiti dagli utenti e segnalati in diversi documenti.
Anche in seguito all’analisi dei dati, pubblicati dall’Asp, sulla domanda di assistenza concentrata verso il Poliambulatorio di Amantea, il Prof. Riccardo Fatarella, Direttore del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, si è impegnato pubblicamente ad inserire nei documenti di programmazione l’evoluzione del Poliambulatorio di Amantea in Casa della Salute proprio al fine di sviluppare un modello in grado di rispondere alle richieste di assistenza sanitaria provenienti dal territorio.
Abbiamo sin da subito convenuto sul fatto che tale prospettiva rappresentasse il modo migliore per assecondare il non più rinviabile obiettivo di consolidamento della sanità anche sul nostro territorio (com’è negli auspici dello stesso Atto Aziendale) alleggerendo la pressione che spesso si riversa sugli ospedali e che si traduce in disservizio ed inefficienza.
A fronte di tali osservazioni, Le chiediamo – anche quale conseguenza naturale dell’impegno già assunto dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie – l’inserimento nell’Atto Aziendale della Casa della Salute di Amantea.
In attesa di un suo cortese cenno e nel ringraziarla per l’attenzione che darà alla nostra breve nota,
Porgiamo distinti saluti.
Amantea, 26 luglio 2016
RETE COMPRENSORIALE AMANTEA
“Difendiamo la salute”
La creazione di un database globale ottenuto schedando l’intera popolazione mondiale, ovvero, il desiderio di controllare abitudini, spostamenti e di influenzare emotività e capacità di scelta degli individui, è l’obiettivo da sempre auspicato da chi ha fatto del potere la propria ossessione. Fin dal momento in cui è stato concepito il piano era ben chiaro, sia pure con la consapevolezza che si sarebbe realizzato lentamente e solo una volta giunti all’adeguato livello tecnologico. Le sperimentazioni si protraggono ormai da diversi anni e oggi i tempi sono finalmente maturi per compiere i passi decisivi. A rendere più reale e più a rischio ciò che resta del sistema liberal democratico in questo paese e nel resto dei paesi europei, che continuano a ripetere come un mantra la pretesa di essere i migliori portatori di valori democratici del mondo, ci sono, ancora una volta i quotidiani di regime, a volte in nome della governance, altre in nome della sicurezza. Ma alla fine il risultato è sempre lo stesso che i “liberali” hanno sistematicamente prodotto nella storia, inclusa quella italiana: un regime autoritario. I governanti devono controllare tutto per paura di non controllare nulla in breve tempo. Il loro principale dilemma è come gestire le aspirazioni politiche che sorgono in risposta alla veloce crescita. Non molto tempo fa, le crescenti aspirazioni di libertà di espressione potevano essere schiacciate con la forza. Sotto il nuovo autoritarismo, deve essere concesso un certo grado di libertà privata, condizione prima del progresso capitalista stesso. Nella storia millenaria dell'uomo ci sono stati un susseguirsi di cambiamenti che hanno portato ad evoluzioni tecnologiche, rivoluzionando di epoca in epoca la società. La maggior parte di queste hanno portato all'umanità una progressione, mentre altre hanno avuto delle ripercussioni negative. Poiché al giorno d'oggi siamo tutt'ora immersi in questa rivoluzione digitale, ci rimane complicato valutare i pro e i contro e solo col tempo riusciremo, forse, ad esprimere un giudizio più valido e più chiaro per quanto riguarda le ripercussioni sulla società odierna. Per ora possiamo solamente affidarci alle nostre sensazioni personali, alle nostre esperienze, ma anche consultare le opinioni degli esperti. Inoltre, con internet, oggi si ha sempre l'informazione a portata di mano, quindi si è illimitatamente connessi al mondo, grazie ai social network, alle pagine web dei quotidiani e ad altri siti in rete. Ormai abbiamo facilmente accesso a molte informazioni, ricette, video, musica, giochi ed altre funzioni, solamente con un clic grazie a google ed a siti come wikipedia e youtube. Questi aspetti positivi però vengono acquisiti, quasi solamente, dalle nuove generazioni, che sono nate nel corso di questa trasformazione e quindi sono più agevolate nell'uso, ma anche le generazioni più anziane , anche se sono più a loro agio usando un foglio di carta invece del computer, ultimamente stanno diventando più tecnologiche. Mentre i mondi fisici, digitali e biologici continuano a convergere, le nuove tecnologie e piattaforme sempre più dovrebbero permettere alle persone di interagire con le amministrazioni, dare voce alle loro opinioni, coordinare i loro sforzi, e anche sfuggire al controllo della pubblica autorità. Questo sviluppo ha anche degli aspetti preoccupanti che, se non si riesce a modificarli, potrebbero causare dei notevoli danni alla gran parte dell’umanità. L'aspetto negativo più preoccupante è rappresentato dal fatto che i governi occidentali e non solo, stanno acquisendo sempre più poteri per ampliare il loro controllo sulle popolazioni attraverso sistemi pervasivi di sorveglianza e l’abilità di controllo sulle infrastrutture digitali. “Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la sopravvivenza delle generazioni future”. Ai signori del mondo, queste parole del filosofo tedesco Hans Jonas, sembrano essere indirizzate solo ai loro discendenti! Agli “altri”, alla maggioranza del mondo, quando il sapere non consentirà loro nessuna risposta, dovranno trovarla nell’agire.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik
Vi presentiamo i misteri dei divieti legali di balneazione.
Appena emessa la ordinanza che elenca i luoghi nei quali è vietata per legge la balneazione.
E’ la numero 79 del 15 luglio 2016 ed è stata pubblicata soltanto il 20 luglio.
L’ ordinanza dice che a seguito dei prelievi fatti dall’ARPACAL nei punti di monitoraggio le acque marine antistanti il nostro arenile sono classificate di qualità Eccellenti.
Pur tuttavia si impone il divieto di balneazione, ex articolo 7 del DPR 470/82, nei seguenti punti:
- 100 metri a destra ed a sinistra del Torbido;
- 100 metri a destra ed a sinistra dell’oliva;
- 200 metri a destra ed a sinistra del Catocastro;
- 15 metri a destra ed a sinistra ( ed in alcuni casi di 30 ) del Fosso Pietra Tagliata I, del Fosso Camolo, del Fosso Acquicella II, del fosso Acquicella I, del torrente Santa Maria, del torrente Calcato, del torrente Colongi, del fosso casino Marinella, del Torrente Corallo, del vallone Ciraso, del fosso Catalimita, del fosso Grottone della Stritola, del fosso Rindieri I, del fosso Rindieri II, del vallone Formiciche, del fosso casino Marinella, del vallone delle Sciodde, della vena delle Garrette, del fosso Marina di Cavallo.
Le stranezze si sprecano.
Le acque saranno anche Eccellenti ma per imporsi il divieto di balneazione dovranno esserci state evidenti ragioni, che l’ordinanza raccoglie e condensa nella affermazione che “ salvaguardare e tutelare la salute pubblica e assicurare garanzia in materia igienico sanitarie(testuale)”
Come possibile viene da chiedersi che si vieti la balneazione davanti a torrenti che non sboccano nemmeno a mare?
Non solo, ma perché si vieta la balneazione davanti ai fiumi se le acque marine sono Eccellenti? Forse le acque dei fiumi sono inquinate? E se lo sono cosa e chi li inquina? .
Comunque massima tranquillità perché la ordinanza non reca sanzioni.