
Torni da paesi altrettanto lontani e tutto quello che sai dirmi sono i pensieri che vengono nel guardare dei vecchietti che seduti osservano la vita passar loro accanto. Cosa racconterai all’uomo che, dopo aver viaggiato lungamente per terreni selvatici viene il desiderio di rivedere il luogo dove tutto ebbe inizio. Una cittadina in cui è stato adottato uno strano sistema di convivenza... dove chi lavora non conta nulla e i padroni possono fare quello che vogliono... uno strano paese che si chiama Terza dove tutto è piegato al triste e al peggio.. Ci si rifà a citazioni di libri per costruire una situazione perfettamente blindata, per il gusto di mandarla all’aria con qualche evento o arrivo inatteso. Da una parte la spinta, la voglia d’essere altro. Una passione, questa, non ben radicata. Dall’altra la tara di ciò che si è e l’humus culturale di cui si è l’espressione. Una situazione che si rifonda di continuo, è costituita di ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma. La malinconica figura del vecchio viaggiatore smarrito, alla pari dello stesso narratore, è una forma di cecità non fisica, ma consistente nell’incapacità di distinguere. La poesia è ciò che si perde nella traduzione; ma è anche ciò che si perde con la superbia dell’interpretazione.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik
Una rivoluzione tecnologica sta rapidamente sostituendo gli esseri umani con le macchine in quasi tutti i settori dell'industria, della cultura e dell’economia globale. Già, milioni di lavoratori sono stati eliminati definitivamente dal processo economico, e intere categorie di lavoro e incarichi di lavoro si sono ridotti, ristrutturati o scomparsi. La disoccupazione globale ha ormai raggiunto il suo livello più alto dalla grande depressione del 1930. Più di 800 milioni di esseri umani sono ora disoccupati o sottoccupati in tutto il mondo. Tale cifra è destinata ad aumentare nettamente tra ora e la fine del secolo, come milioni di nuovi entranti nella forza lavoro si ritrovano disoccupati. Analizzando e prendere coscienza di questi dati, forse bisognerà iniziare a rallentare lo sviluppo delle cosiddette “nuove tecnologie” e cercando di “inventarsi” uno stile di vita all'altezza della persona umana. Questa potrebbe essere la migliore prospettiva per il futuro. Un reinventarsi la natura con comunità agricole di piccole dimensioni. Anche se non esiste una visione coesa delle ramificazioni della tecnologia, un futuro senza riformare le nuove tecnologie potrebbe avere conseguenze disastrose per l’umanità intera o gran parte di essa. Non è difficile prevedere come le tecnologie attuali siano una minaccia per l'umanità e per il mondo naturale in generale, e che un futuro crollo della società umana è possibile o addirittura probabile. Ai gestori del mondo così ben serviti dalle loro potenti tecnologie non deve essere consentito di gestire questo loro potere indiscriminatamente. Queste previsioni includono i cambiamenti in atto della umanità nel futuro, a causa della sostituzione degli esseri umani dai computer, decadimento genetico degli esseri umani a causa della mancanza di selezione naturale, ingegneria biologica degli esseri umani, l'abuso di potere tecnologico tra cui le catastrofi causate da organismi geneticamente modificati, guerra nucleare, e armi biologiche. Il controllo dell'umanità con la sorveglianza, la propaganda, il controllo farmacologico e controllo psicologico con una umanità, non in grado di adattarsi al futuro. Un disagio che si manifesterà probabilmente con un aumento di disturbi psicologici; ampliamento di una economia e politica disuguagliante, alienazione sociale; una perdita del senso della comunità e una disoccupazione di massa. La tecnologia, causando degradazione ambientale a causa della miopia dei propri gestori, avrà il sopravvento con la evidente sovrappopolazione e sovraffollamento. In sostanza, una qualsiasi tecnologia riflette una visione del mondo. Le tecniche e organizzazioni sociali sono generati da una particolare visione del mondo e dipendono dalla sua percezione della vita, la morte, il potenziale umano, e il rapporto degli esseri umani tra di loro e con la natura. Fermare la distruzione portata da tali tecnologie richiede non solo la regolazione o l’eliminazione di singoli elementi, come armi chimiche, pesticidi e armi nucleari. Sono necessari nuovi modi di pensare l'umanità e nuovi modi di relazionarsi alla vita. Tutto questo richiede la creazione di una nuova visione del mondo. Si dovrebbe forse favorire la creazione di tecnologie da parte delle persone direttamente coinvolte nel loro utilizzo - non per gli scienziati, ingegneri e imprenditori che guadagnano finanziariamente dalla produzione e distribuzione delle invenzioni e che la gente conosce poco il contesto in cui vengono utilizzate le tecnologie. Tecnologie integrate con un elevato grado di flessibilità in modo che esse non impongono un'impronta rigida e irreversibile sui cittadini-utenti, e favorire la creazione di tecnologie che stimolano l'indipendenza dalla dipendenza tecnologica e promettono la libertà politica, la giustizia economica, e equilibrio ecologico. Sarebbe necessario impostare una lotta per favorire lo sviluppo di una visione del mondo per migliorare la vita nelle società tecnologiche occidentali. Infondere una percezione della vita e della morte e integrare il bisogno umano di espressione creativa. E non intravvedere il ruolo umano come il dominatore di altre specie e della biologia planetaria, ma come integrato, armonizzato nel mondo naturale con l'apprezzamento per la sacralità di ogni vita. Favorire la creazione di macchine, tecniche e organizzazioni sociali che rispettino sia la dignità umana che l'integrità della natura. Abbiamo un mondo da guadagnare. Ciò che non possiamo ignorare è che quello che ci viene concesso di utilizzare delle nuove tecnologie, sono le briciole, le rimanenze del luculliano pasto quotidiano dei potenti della Terra.
Gigino A Pellegrini & G el Tarik
Scrive sul suo blog la consigliera Francesca Menichino:
“AD AMANTEA. PARCHEGGI BLU. PARCHEGGI GIALLI E PARCHEGGI IMMACOLATI
Finalmente un esempio di buona amministrazione arriva da " Mantiella a terza ".
Pare che un ausiliare del traffico abbia inviato una mail al sindaco dicendo di aver ripetutamente rilevato strani parcheggi di componenti della giunta familiare e questo poteva comportare un preavviso di garanzia.
Il sindaco non ha assolutamente sottovalutato la mail e ha provveduto immediatamente.
Adesso non solo le strisce non si vedono ma anche l' ausiliare non si vede più”
Ha risposto Pasquale Bonavita :
“Cara francesca ho grande stima per il lavoro che fai, ti scrivo da semplice cittadino , non come ben sai da appartenente ad un partito quale il PD.
Questa delle strisce blu è una vergogna che si associa alle altre di un estate che definire vergognosa è fin poco.
Uno su tutto quel limite in localita' Principessa su tutte, ma non di meno la continua scarsa civilta' di noi amanteani in primis.
Penso di conoscere la panda nella foto in questione, penso di conoscere il proprietario che nemmeno sa come mi chiamo , ma lo vedo da sempre come una persona educata e civile come poche nella nostra Amantea, non penso parcheggi in quel modo per approfittare di una posizione da “marchese del grillo” , tanto per citare l'amico marco , ma stamattina passavo e due giovani e non di Amantea avevano parcheggiato sul posto riservato ai disabili, quindi ancora peggio, sono usciti da un attività commerciale prossima a quella foto.
Cara Francesca a te come opposizione effettiva in comune, come al mio partito, chiedo e ho chiesto di regolarizzare questo scempio delle strisce blu, perché un residente, un lavoratore deve avere un posto idoneo allo scarico e carico, una parte di blu deve essere libero, e poi chi è senza peccato scagli la prima pietra, vigili ausiliari avete rotto le palle di usare pesi diversi (scusate il francesismo), o si usa il buon senso per tutti o si applica il codice della strada a dovere.
Come giorni fa ha scritto sul sito tirreno news il signor Giuseppe Marchese, oltre a quello evidenziato nella foto ci sono mille modi di commettere infrazioni al codice della strada.
Allora lo vogliamo dire al sindaco, al corpo di polizia municipale ,ecc....questo codice della strada esiste o no ?.
Visto che sono stato chiamato in ballo non posso esimermi dal prendere parola sulla vicenda; non sarebbe nelle mie corde.
Mi sembra che l’amico Pasquale esiga una maggiore giustizia e per questo solleciti il sindaco, la polizia municipale ad una applicazione intensa e corretta del codice della strada.
Difficile non essergli vicino quando denuncia la vergogna dei 30 kmh di località Principessa.
Impossibile non essergli vicino quando denuncia la occupazione abusiva de parcheggi per invalidi.
Ancora più impossibile quando richiama indirettamente il silenzio delle opposizione evidenziando che la Menichino è la opposizione effettiva.
Eccetera.
Di questa vicenda quello che è gravissimo e che sorprende è la ipotesi che sia stato commesso un vero e proprio abuso a carico di chi ha avuto l’ardire di rilevare questi comportamenti e che si è trovato fuori.
La affermazione “Pare che un ausiliare del traffico abbia inviato una mail al sindaco dicendo di aver ripetutamente rilevato strani parcheggi di componenti della giunta familiare e questo poteva comportare un preavviso di garanzia
Il sindaco non ha assolutamente sottovalutato la mail e ha provveduto immediatamente.
Adesso non solo le strisce non si vedono ma anche l' ausiliare non si vede più”
Ne siamo certi finirà in tribunale insieme alla foto.
Ci scommetto!