In ogni contesto aziendale, la riservatezza dei dati sensibili può essere protetta e garantita con l'aiuto di un distruggidocumenti, un dispositivo che purtroppo è meno diffuso rispetto a quanto sarebbe necessario, specialmente in un'epoca come quella attuale che è contraddistinta da furti di dati e di identità in maniera significativa. Anche il bin raiding è un fenomeno che si sta - purtroppo - sviluppando: si tratta di quella pratica che prevede di rovistare tra i rifiuti con l'obiettivo di entrare in possesso di dati sensibili di persone ignare, ricavati dalle bollette, dalla corrispondenza privata o dagli estratti conto. Tutti questi dati, è quasi scontato sottolinearlo, sono destinati a essere utilizzati in maniera poco lecita, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare.
I furti di identità non riguardano unicamente i privati e i singoli individui, anzi: essi coinvolgono anche le aziende, visto che giorno dopo giorno sono enormi le moli di dati che vengono trattati dalle imprese. Dai dati bancari alle buste paga, dai report aziendali ai contratti, dalle informazioni mediche ai preventivi, dalle fatture ai dati commerciali dei clienti, c'è un mondo di informazioni preziose e sensibili che meritano di essere tutelate, anche se in molti casi non ci si rende conto della loro importanza e della loro delicatezza. Chi lavora in un'azienda, insomma, non deve proteggere unicamente la propria identità, ma anche i dati dei clienti con cui ha a che fare, dei fornitori con cui tratta e degli altri lavoratori.
La soluzione
Il distruggidocumenti costituisce la soluzione per evitare imprevisti di qualsiasi genere: un prodotto di questo tipo permette di sminuzzare qualsiasi tipo di documento cartaceo, garantendo al tempo stesso un concreto risparmio di tempo, molta meno fatica e soprattutto tanta sicurezza in più. Un distruggidocumenti in genere dimezza i tempi di lavoro rispetto a quelli di un tritacarta medio. Quest'ultimo può essere considerato, ormai, un dispositivo quasi obsoleto, visto che non assicura una protezione completa dei dati sensibili. Con l'aiuto di software ad hoc, le informazioni personali che sono state distrutte attraverso un tritacarta possono venire ricostruite senza troppe difficoltà.
Guida all'acquisto
Per trovare il prodotto più adatto alle proprie esigenze è necessario capire per quale motivo si ha bisogno di un distruggidocumenti, chi è destinato a utilizzarlo e se oltre alla carta dovranno essere distrutti degli altri materiali. In un ufficio di piccole dimensioni, con non più di una decina di persone presenti, ci si può accontentare di un modello caratterizzato da una capacità di raccolta di 100 litri e capace di distruggere fino a 32 fogli nello stesso momento. Quando il numero di utenti cresce, la capacità del prodotto deve essere almeno di 200 litri, con la distruzione garantita di 72 fogli alla volta. Per quel che riguarda gli uffici più ampi, poi, si può optare per modelli in grado di eliminare addirittura 550 fogli alla volta.
La sicurezza
Le informazioni che vengono trattate dalle aziende sono categorizzate sulla base di un grado di sicurezza ben preciso: è il cosiddetto livello DIN. Sono 7 i gradi di sicurezza concepiti: con un livello P-1 e P-2, per esempio, i fogli vengono semplicemente ridotti in strisce, mentre con un livello P-3 e P-4 i documenti sono ridotti in frammenti. Il livello P-5 permette di ridurre i fogli in micro frammenti che non potranno essere più assemblati, mentre con il livello P-6 e il livello P-7 si beneficia del grado di sicurezza massimo, adatto alle imprese che hanno a che fare con segreti professionali e documenti che non possono essere rivelati per nessun motivo.