Redazione TirrenoNews
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coronavirus, tamponi, tirreno cosentino, un post della Giornalista Francesca Lagatta ci inchioda alla verità sullo stato delle cose
Martedì, 10 Novembre 2020 12:39 Pubblicato in Tirreno CosentinoIn Calabria abbiamo ottimi giornalisti, spesso di frontiera, una di questi è a nostro parere sicuramente Francesca Lagatta di Praia a Mare.
La seguiamo spesso sul suo profilo social media di facebook, ci permettiamo di pubblicare un suo post di ieri che ci ha colpito per l’analisi e la veridicità delle sue affermazioni che sposiamo a pieno.
Vi proponiamo il testo integrale per una lettura attenta da parte dei nostri assidui lettori.
“Avviso: se siete impressionabili, cambiate post. Se volete sapere ciò che sta accadendo, continuate pure a leggere. Non so da voi, ma in Calabria la situazione è sfuggita di mano. Il sistema dei tracciamenti è fallito, non certo per colpa dei medici. Stanno finendo reagenti e tamponi. I risultati arrivano ma sono parziali e fuorvianti. Medici e infermieri sono allo stremo. Per il secondo giorno consecutivo sul Tirreno cosentino ci sono zero contagi, che ovviamente non corrisponde al vero. Si stanno processando i tamponi a zone. Si sta facendo confusione tra tampone molecolare (l'unico affidabile), test rapido del tampone e test rapido del sangue. Essere positivi a questi ultimi due non vuol dire essere positivi al Covid. Le persone hanno cominciato a rivelare la propria positività anche via social, cosa che sarebbe proficua se supportata dalla comunicazione istituzionale, che andrebbe veicolata. Senza, si creano confusione e allarmismo (prendo in presito un termine caro a tanti). Ricordo prima di tutto a me stessa che le principali autorità sanitarie di una comunità sono i sindaci. La sanità calabrese è quella che è e ora la conoscete tutti, la politica è più incapace di quel che dice, le isituzioni locali o dormono o sono sopraffatte dagli eventi. I sindaci, per capirci, o non sono capaci di gestire la situazione o sono lasciati soli e senza contributi. Non si amministra con i voti e le vittorie, con polso, coraggio e competenza. La popolazione si divide in due, tra chi è in quarantena o chi va in giro senza rispettare le regole o senza rispettarle come dovrebbe, aumentando il propagarsi del virus. Le famiglie sono lasciate senza lavoro e senza sussidi. C'è chi veramente sta assaggiando la fame e per vergogna o pudore non riesce a chiedere aiuto. Se non lavori e non sei affiliato alla 'ndrangheta, dubito che qualcuno venga a portarti soldi a casa. C'è chi attende l'esito da 15, 20, 30 giorni, le vite sono sospese, tra l'ansia di sapere se si è stati contagiati e la paura di non farcela, di perdere il lavoro. La gente si sta ammalando di depressione, c'è chi non reggerà alla pressione. Nel frattempo, il virus balla. Le scuole che dovevano essere il luogo più sicuro del mondo, sono diventati covi di contagi. Ci sono intere famiglie cadute nella disperazione e bambini traumatizzati da dieci centimetri di tampone ficcato nel naso. Senza contare chi deve rinunciare alle cure e alle visite ambulatoriali. C'è chi ha un tumore e lo saprà tra sei mesi, forse. Questa è la situazione che si presenta ai miei occhi in questi giorni. Faccio un appello a tutti voi a seguire le regole e usare i dispositivi di protezione. Non possiamo che fare affidamento sul buon senso. La situazione è degenerata e abbiamo poco tempo per provare a risalire la china. Evitate situazioni a rischio ed evitate di uscire per cose inutili. Più che un appello è una preghiera".
La stessa giornalista dal luglio del 2017 compare nell’elenco nazionale dei giornalisti minacciati stilato dall’autorevole sito Ossigeno per L’informazione. Nella sua breve carriera ha già ricevuto cinque premi per le sue inchieste giornalistiche, assegnati da tre diverse regioni del sud Italia: Sicilia, Calabria e Basilicata. Si occupa in prevalenza di 'ndrangheta, sanità, massoneria, politica, pedofilia e corruzione, ma il suo tarlo è la denuncia sociale.
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Sospesa circolazione su via dogana ad Amantea per un sopralluogo, con tanto di scala mobile, da parte del Vigili del Fuoco di Cosenza
Martedì, 10 Novembre 2020 11:17 Pubblicato in Primo PianoStamattina Via Dogana chiusa al traffico, veicolare e pedonale, nel tratto di fronte le scuole Manzoni di Amantea.
Pare che alcuni cittadini del rione di via Dogana abbiano, negli scorsi giorni, contattato l’ufficio Igiene dell’Asl nel Comune di Amantea, che ha disposto ed allertato i Vigili del Fuoco di Cosenza e la Polizia Municipale cittadina, per una presunta caduta di materiale eternit dal tetto dal Palazzo storico di propietà della Famiglia Greco su via Dogana ad Amantea.
Il Comune nel frattempo, con la propria Polizia Municipale, ha provveduto alla chiusura transitoria della via per non specificati motivi, al fine di far effettuare, presumibilmente in seguito alla caduta di materiale eternit, un sopralluogo congiunto da pare dei Vigili del Fuoco di Cosenza.
Questa pare essere una verità, l’altra versione dei fatti, a noi riportata, sempre da persone presenti al sopralluogo, è che alcuni vicini abbiano denunciato i proprietari dell’immobile in questione per la presenza e la mancata rimozione e/o manutenzione dell’eternit posto a copertura dell’immobile, da li il sopralluogo dei Vigili del Fuoco di Cosenza.
Nelle prossime ore sapremo quale sia la versione veritiera e/o ufficiale in merito alla azione di sopralluogo di stamattina, intanto sul sito del Comune non vi è alcuna traccia dell’azione, magari l’omissione sarà legata al fatto che i nostri uffici comunali, per disposizione della triade commissariale, rimarranno chiusi fino agli inizi del mese di Dicembre.
Sono arrivati i risultati dei tamponi effettuati lo scorso sabato ai migranti in quarantena presso abitazioni private sul nostro territorio.
Ci aspettavamo di peggio, solo 4 nuovi positivi al coronavirus tutti migranti e nessuno che si sia negativizzato, segno, per quanto riguarda i nuovi contagi, che comunque il virus non è molto contagioso e che sta perdendo per via forza e capacità di contagio.
Per loro da domani dovrebbe iniziare il trasloco forzato presso una struttura idonea e confortevole quasi sicuramente nel catanzarese, ancora per la stampa top secret, al fine di negativizzare tutti e comunque di evitare ulteriori nuovi contagi.
Scende anche se di poco il numero dei nuovi contagi in Calabria, dove si contano 48 nuovi positivi.
Il maggior numero di casi ancora una volta nel reggino mentre in provincia di Cosenza si contano 9 contagi, 5 di questi in un nuovo focolaio a Celico.
Analizzando i dati e i numeri sul contagio in Calabria, compresi i residenti e le persone da fuori regione, sono 798 le persone positive al virus, 25 in più rispetto a ieri.
Le vittime totali sono 104 mentre nelle ultime 24 ore si registrano 19 guariti in più che porta il totale delle persone che hanno sconfitto la malattia a 1.486.
Stabile da ieri il numero di persone ricoverate in ospedale: sono 43 in totale.
Di queste 18 sono a Catanzaro (di cui uno in terapia intensiva), 10 all’Annunziata di Cosenza e 15 al GOM di Reggio Calabria e 2 allo Jazzolino di Vibo Valentia.
Infine sono 755 le persone positive al Covid-19 in isolamento domiciliare con sintomi lievi o asintomatiche, 25 in più rispetto a ieri.
Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 789.
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