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Al Senato Italiano si prestano i Senatori

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senatomadamaaula 2Prestare nella grammatica italiana è un verbo transitivo che vuol dire: dare a qualcuno qualcosa col patto che poi venga restituita. Ma anche dare, concedere aiuto, soccorrere. E proprio di aiuto, di soccorso che io oggi vi voglio parlare. Fino a pochi anni fa quando il vicinato era una risorsa le comari quando avevano bisogno di qualcosa si rivolgevano alle vicine di casa. Ohi Tidò, prestami nu pugnu e farina che debbo friggere i pisci e Francisca e Candia da Mantia. Ohi Tidò, e mo cumu fazzu, aiu finito u sale, mu duni na picca. Ohi Tidò intra a zuccheria un c’è cchiù zuccheru, prestamillu tu. E Tidora veniva in soccorso. Una volta si prestavano pane, sale, zucchero, sale. Ora che non siamo più povera gente le comari del vicinato sono scomparse e non hanno più nulla da prestarsi. A Roma, invece, nel Parlamento Italiano i compari si prestano persone. Che passo da gigante abbiamo fatto. Una Senatrice della Repubblica Italiana è assurta agli onori della cronaca. Oggi tutti i giornali e i talk show televisivi parlano di lei perché è passata dal Pd al Gruppo Europeisti, quel gruppo che dovrebbe salvare la poltrona al Prof. Giuseppe Conte. Lei non è una voltagabbana, una traditrice, una venduta. Non ha tradito il partito in cui è stata eletta. E’ stata prestata dal suo partito, il partito Pd, al nuovo Gruppo Europeista del Senato. Ma pur cambiando l’ordine degli addendi come si dice in aritmetica, la somma dei Senatori che al Senato appoggiano la rinomina di Conte a Premier, non cambia. Il numero 156 della scorsa settimana rimane sempre lo stesso. La somma è sempre quella. Una cosa simile non si era mai vista prima. Ci sono stati, è vero, nel corso delle varie legislature, cambi di casacca, compra vendite, spostamenti, cambiamenti, abbandoni, espulsioni, ma di prestito nessuno ne ha mai parlato. Oggi, purtroppo, ne parliamo. Nel Parlamento Italiano si spostano i Deputati e i Senatori con molta facilità come le pedine di una dama. Per migliorare l’andamento parlamentare? No, per tirare a campare. Col prestito della Senatrice del Pd si è certificato il sotterfugio, si è barato. E Mattarella continuerà a dare credibilità a questi personaggi? E poi questo scherzetto del Pd costerà agli italiani tre milioni di euro, che verranno spesi non per realizzare opere pubbliche ma per salvare Conte. La Senatrice Tatjana Rojc, triestina di lingua slovena, è il decimo Senatore senza il quale a Palazzo Madama il Gruppo degli Europeisti non sarebbe mai nato. Ma lei, intervistata, ha detto :- Mi sacrifico per il bene del Paese, ma la mia casa è il Pd-. Ha accettato, perché evidentemente, le è stato imposto. – Ho accettato perché mi è stata spiegata l’importanza per questa fase del paese e il suo futuro. Però, mi raccomando, io resto rigorosamente iscritta al Pd-. La Senatrice Tatjana a questo punto mi ricorda “l’obbedisco” di Giuseppe Garibaldi. Anche lei ripete come un mantra che si è sacrificata per il bene del Paese, assicurando però, che la sua casa continuerà ad essere sempre il Pd. Diciamo che si è trasferita momentaneamente ad un altro gruppo parlamentare, ma conta di ritornare al Pd se al nuovo gruppo si aggregheranno altri senatori. Ha accettato la senatrice, senza protestare, la missione che il Pd e Zingaretti le hanno affidato. Passerà senz’altro alla storia e alla cronaca parlamentare questa sua missione, questo suo sacrificio, questo affitto momentaneo fatto, però, per il bene del Paese.

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