Sarebbe curioso se i propri scritti dovessero essere lo specchio della propria vita e del proprio sentiero su questa terra. Si vorrebbe tanto una vita meno caratterizzata da forti travagli interiori. Un percorso esistenziale meno difficile, più corto , fatto di meno cadute rovinose. Qualcuno ha scritto “Gli spiriti non sottomessi sono il sale della terra e i responsabili degli dei”. Queste parole sono forse quelle che più spiegano la complessità dell’esistenza, complessità che ha devoluto interrogativi essenziali nella vita di qualcuno.
La menzogna torna sempre utile nel far diventare le cose null'altro se non un modo per proporre realtà alternative, non vere ma certamente verosimili, in modo tale da "infiorettare" la verità, trasformandola in qualcosa di diverso rispetto a quello che, alla prova dei fatti sarebbe. E questo per renderla coerente alla versione "utile" per chi se ne serve onde giustificare atteggiamenti, scelte e visioni della realtà, diversamente ingiustificabili o imbarazzanti.
Di questo ne sono quasi certo perché il mentire, rispetto alla verità, ha un indiscutibile vantaggio: quello di poter essere plasmato a priori, prospettando situazioni più accettabili come vere in quanto della verità acquisiscono tutte le caratteristiche perdendo ogni casualità. Il mio pessimismo più spinto dice che la nostra Calabria tanto amata da pochi non ce la potrà fare a uscire dall'incubo nel quale è precipitato da oltre 50 anni.
Il mio auspicio è che le persone che si trovassero a passare sulle spiagge del nostro Ulisse, riescano a evitare le seguenti tintarelle: alla dermatiti, alla psoriasi, alla acne alla cisti cutanea e ai vari funghi. Per pochi privilegiati, si offre anche una tintarella al neo azzurro detta al melanoma, che porterebbe i cattolici, al cospetto di San Pietro