Oggi, 18 gennaio 2024, Il Caffè di Massimo Gramellini sul giornale “Corriere della sera” ha per titolo: Presidi e padri. Nell’articolo il giornalista parla del rito triste e ripetitivo delle occupazioni scolastiche avvenute al Liceo Tasso di Roma, una scuola, la più famosa, la più conosciuta, la più importante della capitale, una scuola dell’alta borghesia romana. Da questa scuola sono usciti il fior fiore della gioventù romana che poi hanno fatto grande la città. Solo alcuni nomi di ex alunni che hanno frequentato questo Liceo: Vittorio Bachelet, Ettore Majorana, Paolo Mieli, Giulio Andreotti, Paolo Gentiloni, Antonio Tajani, Walter Veltroni. Attori famosi come Gasmann e Verdone.
Non è d’accordo col Preside Pedullà che ha punito i ragazzi con un cinque in condotta e con dieci giorni di sospensione dalle lezioni. Bastava far pagare gli eventuali danni combinati. Ma i danni li avrebbero davvero pagati? I padri si sarebbero ribellati e avrebbero bollato il Preside come un reazionario fascista. Sei un dittatore. E’ d’accordo col Preside, però, quando dice :-I figli smettano una buona volta di essere protetti dai padri-. E sì, oggi i figli, qualunque cosa facciano a scuola, bella o brutta che sia, vengono protetti dai padri. Quando io frequentavo la scuola e mi fossi lamentato con mio padre per un torto subito a scuola da parte degli insegnanti mi avrebbe dato un bel ceffone e mi avrebbe mandato a letto senza mangiare. Oggi, invece, si presentano a scuola e minacciano e prendono a schiaffi e pugni i professori. Danno sempre ragione ai propri figli, qualsiasi cosa facciano. E così assistiamo spesso alle aggressioni che i Presidi e gli insegnanti subiscono da parte dei genitori di quegli alunni se per caso subiscono un quattro in italiano o un cinque in latino. Come si è permesso il professore di dare un voto così basso a mio figlio che è uno studente preparato? Perché lo ha rimproverato? E’ un figlio molto educato ed ubbidiente. Come si è permesso? Non sa chi sono io! Cosa ha fatto di così grave da meritare un cinque in condotta? Ha occupato la scuola? Ha avuto delle buone ragioni. I termosifoni non funzionano e mio figlio non può stare al freddo dell’aula scolastica. Ha imbrattato i muri e le pareti? E’ una protesta contro il Presidente del Consiglio e contro il Ministro della Pubblica Istruzione. Un cinque in condotta ad un figlio di una famiglia benestante e shick della capitale è un disonore per tutta la famiglia, quindi, per difendere l’onore, si scagliano contro il Preside e contro gli insegnanti. Quale messaggio trasmette un genitore al proprio figlio se si comporta in questo modo?:- La scuola non vale nulla. Fai quello che ti pare-. L’ultima aggressione in ordine di tempo si è verificata, purtroppo, nella nostra città di Cosenza, al Liceo “Scorza”. Un genitore di una alunna, per una questione banale, ha dato un bel ceffone al Preside del Liceo Aldo Trecroci. Al dirigente scolastico hanno espresso vicinanza e solidarietà tutte le istituzioni. Il Ministro dell’Istruzione Valditara ha così commentato l’accaduto:- Vogliamo che si sappia che da ora in poi i docenti, i dirigenti scolastici e tutto il personale delle scuole non saranno più lasciati soli. E’ ora di finirla con queste aggressioni-.