Cari amici di Tirreno News, oggi vi voglio parlare di un personaggio illustre della televisione italiana che, pur percependo una pensione al mese di oltre 8 mila euro, secondo lui, non ce la fa a campare, non arriva a fine mese.
Mi riferisco al mitico Emilio Fede, l’ex Direttore di Rete 4, amico intimo e ex dipendente di Silvio Berlusconi, per oltre 40 anni volto simbolo del giornalismo nazionale.
Ha partecipato recentemente al programma radiofonico di Radio 24 “La Zanzara” e ha confessato ai due giornalisti Cruciani e Parenzo che lo intervistavano le sue difficoltà economiche: - Vivo con una pensione di 8 mila euro al mese, dopo decenni di lavoro. Ma non mi bastano. Devo pagare la rata della macchina in leasing, l’autista, una badante, una cameriera ad ore e l’affitto di casa. E le bollette. Una volta, non pagavo nulla. 8 mila euro non mi bastano. Ogni tanto gioco al Superenalotto. L’altro giorno ho vinto 29 euro -.
Ha perfettamente ragione. 8 mila euro non sono sufficienti per vivere decorosamente.
Domani gli farò un bonifico.
E anche voi, amici, fateglielo.
Fate un’opera pia.
E’ Natale e tutti siamo più buoni.
8 mila euro al mese sono tanti.
C’è tanta gente in Italia che quella cifra non la sa neppure scrivere e pur avendo lavorato una vita intera percepisce una pensione di appena 500 euro al mese e lui si lamenta che ne percepisce quasi 20 volte tanto.
Ci vuole un po’ di dignità. Che faccia tosta.
Ma forse è meglio dire come spesso diceva lui quando dirigeva il telegiornale :- Che figura di merda! –
Se dopo tanti anni di lavoro, dopo aver guadagnato tanto, non ha una casa di proprietà, non ha un soldo bucato in banca, vuol dire che se li ha sperperati in giochi e divertimenti e quindi non ha nessun diritto a lamentarsi.
E’ stato oltretutto uno scemo. Poverino!
Non ha i soldi per pagare la rata della macchina e l’autista. Ma queste cose gliele ha prescritte il medico? No.
E allora faccia come milioni di italiani che non hanno macchina ed autista. Ci sono nella città dove vive gli autobus e la metro.
Prenda quelle come fanno milioni di operai che si recano ogni giorno al lavoro e non si lamentano. Ha una casa in fitto? Peggio per lui.
E quando percepiva un sacco di soldi perché non se l’ha comprata come abbiamo fatto noi, miseri mortali, facendo enormi sacrifici?
Non pagava nulla quando era Direttore di Rete 4. Che bello! Era tutto a sbafo.
Emilio Fede ora è in pensione ed ha avuto una lunga carriera di giornalista ed ha guadagnato un sacco di soldi. Ha solo pensato a sperperare e a dilapidare i facili guadagni in divertimenti e non ha pensato al domani ed ora, forse malato e in condizioni finte di indigenza, chiede aiuto a tutti noi poveracci che dopo 40 anni di duro lavoro, riusciamo a vivere con una misera pensione.
Noi non ci lamentiamo. Tiriamo a campare.
Con l’aiuto di Dio, quel poco che percepiamo dallo Stato ce lo facciamo bastare, facendo anche alcuni sacrifici. Lui no.
Emilio Fede non è povero.
Emilio Fede non vive nella miseria. Emilio Fede non ha nessun diritto a lamentarsi e nessun diritto a chiedere aiuto.
Penso a questo punto ai miei cari nonni materni, nonno Antonio e nonna Teresa, i quali erano felici come una pasqua quando per la prima volta percepirono dallo Stato la pensione di Coltivatori Diretti.
Cinquemila lire al mese. Non si sono mai lamentati e vissero felici e contenti oltre 90 anni. Auguro ad Emilio Fede di campare pure lui fino all’età dei miei nonni, però un consiglio voglio dargli:- Non lamentarti -.
Dalla vita hai ricevuto abbastanza.