BANNER-ALTO2
A+ A A-

Ecco la verità di Race. Parte prima.

Da il mattino di Napoli

Molti striscioni: «Arrestato Lucano per arrestare un modello di integrazione eccellente», «Il mondo lo adora, l'Italia lo arresta».

 

 

 

A Riace migliaia di persone si sono radunate per un corteo che raggiunge la casa di Domenico Lucano, il sindaco arrestato martedì scorso per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

I manifestanti, giunti a Riace per portare la loro solidarietà al sindaco ora sospeso, provengono principalmente, oltre che dalla Calabria, da Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia. Presenti persone di ogni età.

L'assessore comunale di Napoli Enrico Panini, presente in rappresentanza del sindaco Luigi de Magistris, ha detto di essere «contro la politica xenofoba di Salvini.

Giù le mani da Mimmo Lucano».

La strada di accesso al paese è ormai bloccata dalle auto in sosta e gli ultimi arrivati vengono fatti fermare a circa 3 chilometri dal centro abitato.

Lucano saluta con il pugno chiuso.

Affacciato alla finestra di casa col pugno sinistro chiuso: così Domenico Lucano ha salutato le circa quattromila persone giunte a Riace per testimoniare la loro solidarietà al sindaco - ora sospeso - agli arresti domiciliari per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

I manifestanti, dopo aver percorso le strade del paese, sono giunti sotto casa di Lucano urlandogli «Tieni duro, continua a lottare sempre. In questa battaglia di civiltà non sarai mai solo!».

Tra i manifestanti anche l'ex presidente della Camera Laura Boldrini che attacca: «Il ministro Salvini dovrebbe sapere che c'è la presunzione di innocenza, lui che è indagato per sequestro di persona aggravato non dovrebbe gioire tanto.

Magari dovrebbe darsi un po' più da fare e gioire per l'arresto di qualche capo di 'ndrina o quando la criminalità organizzata viene sradicata dai territori italiani.

Invece gioisce perché Lucano è agli arresti domiciliari.

Insomma mi sembra ben poca cosa».

Pubblicato in Italia

Leggete cosa ha detto Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, in occasione del festino di Santa Rosalia - 15.07.2018.

"Tutti dobbiamo sapere che lungo i decenni e soprattutto in questi ultimi trent’anni l’Africa – che è il continente più ricco del mondo – è stata sfruttata dall’Occidente, depredata delle sue materie prime.

Ce le siamo portate via, anzi le multinazionali l’hanno fatto per noi, senza pagare un soldo.

E abbiamo tenuto in vita governi fantoccio, che non fossero in grado di difendere i diritti della gente.

Le potenze occidentali mantengono inoltre in Africa una condizione di guerra perenne che rende più facile lo sfruttamento e consente un fiorente commercio di armi.

Care Amiche, Cari Amici, siamo noi i predoni dell’Africa!

Siamo noi i ladri che, affamando e distruggendo la vita di milioni di poveri, li costringiamo a partire per non morire: bambini senza genitori, padri e madri senza figli”.

Monsignore, una domanda!

Visto che sapete la verità perché non ve la prendete con potenze occidentali che sfruttano un intero continente?

Perché non ve la prendete con potenze occidentali che rubano un intero continente?

Perché non ve la prendete con potenze occidentali che offrono armi in cambio di materie prime?

Perché non ve la prendete con potenze occidentali che mantengono in Africa governi fantoccio?

Perché stimolate un esodo biblico che toglie gli africani dalla “Loro terra”?

Pensate che sia davvero questa la risposta e non invece fare una dura lotta contro lo strapotere delle multinazionali?

E che senso ha portare qui, dove sono nate e sopravvivono le multinazionali, i poveri africani ( e non solo) ?

Non vi viene il sospetto che anche qui questa gente rischia( sarà) di essere sfruttata come l’Africa?

Pensate davvero che visto che ci siete voi Chiesa non succederà?

Se aveste peso non ci sarebbero gli sfruttatori come sono le multinazionali.

Ed infine che significa “Noi sappiamo, e siamo responsabili. E dobbiamo levarci!..."

Bene. Basta parole e pagliette, cominciamo la rivoluzione contro lo strapotere dei governi occidentali e le multinazionali!

Pubblicato in Italia

In Calabria, c’è sanità e Sanità.

Così come c’è giustizia e Giustizia e ci sono diritti e Diritti.

O se volete, sindaci e Sindaci.

 

 

 

 

Leggiamo che il sindaco di Rende, Marcello Manna ha incontrato il direttore generale dell’Asp di Cosenza Raffaele Mauro.

Il sindaco ha chiesto la costruzione del Palazzo della Sanità, da realizzare nello spazio antistante dello stesso Poliambulatorio.

Incredibile la dichiarazione di Raffaele Mauro: “ la nostra stella polare deve essere il cittadino e fare un palazzo unico a Quattromiglia può essere veramente un bel servizio al cittadino che così non verrebbe sballottato da una parte all’altra del territorio rendese”.

Ed è il territorio di un solo comune!

Ed è così che il sindaco Manna ha chiesto al direttore dell’Asp di Cosenza rassicurazioni per quanto riguarda il “potenziamento dello stesso Poliambulatorio di Quattromiglia che ritengo una vera eccellenza del territorio”.

E Mauro ha dato questa rassicurazione il sindaco di Rende evidenziando che “i lavori di ristrutturazione dei locali che dovranno ospitare le nuove apparecchiature Tac e Risonanza Magnetica procedono a passo spedito”.

I due si sono lasciati con la promessa di Mauro di far visita nei prossimi giorni al Poliambulatorio di Quattromiglia proprio in compagnia del sindaco Manna per iniziare concretamente a gettare le basi su questo palazzo della sanità che è un progetto affascinante, ma nello stesso tempo realizzabile in tempi brevi.

Rende diventa centrale , Amantea, invece, perdendo sempre più servizi sanitari e derubata sempre più di quel poco che aveva conservato, viaggia disperatamente verso l’Africa.

Grazie sindaco Monica Sabatino, grazie assessora alla sanità del comune di Amantea dottoressa Pati, grazie direttrice Giuliana Bernaudo, grazie direttore Raffaele Mauro, grazie direttore Fatarella, grazie Franco Pacenza, grazie Franco Iacucci, grazie Mario Oliverio.

Appena arrivati in Africa , se saremo sopravvissuti alla traversata, ( sapete che la Guardia costiera italiana opera solo nella direzione contraria) vi manderemo una cartolina.

Giuseppe Marchese ..

Pubblicato in Politica
BANNER-ALTO2
© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy