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Redazione TirrenoNews

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L'ultimo consiglio comunale ha consacrato, ove ci fossero ancora dubbi, l'assoluta mancanza di prospettiva e visione “collettiva” della gestione della cosa pubblica da parte dell'amministrazione Sabatino.

L’incapacità di gestire le priorità sociali, la totale mancanza di rispetto per la Città e per i Cittadini, il mancato accoglimento della petizione sul lungomare, evidenziano che il “loro” modo di operare sulla gestione della cosa pubblica afferma un concetto di democrazia che sa tanto di “siccome ho vinto io...faccio quello che voglio io”.

La bocciatura della petizione per il rifacimento del lungomare, sottoscritta da più di 1600 elettori, è sintomo della indifferenza e del menefreghismo mostrato nei confronti di tutti noi cittadini e delle nostre idee e speranze.

La staticità, la mancanza di visione del futuro, l'assenza di una seppur blanda programmazione a breve, medio e lungo termine, rende questa maggioranza sempre più lontana dalle reali necessità della nostra comunità, che vede ogni giorno calpestato un diritto, una elementare esigenza, che si sente rinnegare una pur flebile speranza per il proprio futuro e per quello dei suoi figli.

Se ne è accorto fortunatamente il Consigliere Alessandro Salvatore, che coraggiosamente e doverosamente, perché fedele a quelle promesse fatte in sede elettorale ai propri elettori, ha saputo prendere posizione, tracciando una linea netta tra se e questa maggioranza che mai ci ha rappresentato, e che con le sue scelte non è in grado di favorire in nessun modo nemmeno un minimo sviluppo economico ed occupazionale nel nostro territorio.

L’assurdità della decisione presa sulla petizione ha un sapore tragicomico se si pensa su cosa verranno investiti i nostri soldi, stanziati originariamente per il lungomare, e soprattutto se si guarda al progetto che non verrà realizzato!

Il progetto accantonato del nuovo lungomare, è di una lungimiranza senza pari. Viene da chiedersi se i nostri “amministratori” abbiano avuto l'accortezza di visionarlo e considerarlo per le immense prospettive che può offrire alla nostra comunità prima di bocciarne la realizzazione.

Guardare quel progetto è come aprire una finestra sul futuro.

Non sarebbe stato solo una passerella di asfalto, ma avrebbe costituito un luogo di incontro, di aggregazione, di socializzazione, di cultura, di commercio, di attività sportiva e ricreativa.

Ma chi ci amministra, ha mai visitato una località che aspira ad essere considerata turistica quale la stessa Amantea?

Il continuo dichiarare da parte di chi ci governa che Amantea è una cittadina a vocazione turistica, non è altro che una pia illusione che mai si avvererà.

Opere strutturali come quelle costituenti l'infrastruttura del lungomare che si vorrebbe realizzato, parliamo dell'anfiteatro, della pista ciclabile, delle aree di verde organizzato, tutte e nessuna esclusa, stimolerebbero la crescita turistica e culturale della nostra comunità.

Il lungomare costituirebbe la vera porta di ingresso per una Città che potrebbe vantarsi di poter mettere in vetrina un impianto da adibire a concerti all'aperto, serate culturali a tema, un luogo sicuro dove poter esercitare sport all'aria aperta o semplicemente passeggiare in tutta sicurezza con i propri figli.

Il lungomare per come era stato pensato, avrebbe costituito un richiamo per tutti quei turisti che sarebbero stati così invogliati a visitare la nostra amata città, un viatico per scoprire le tante bellezze paesaggistiche che ci appartengono e che sono sconosciute ai più: il centro storico, l'offerta commerciale, lo spirito di accoglienza che alberga in noi tutti.

Un'opera di questo tipo, sarebbe stata unica e differente per concezione e realizzazione tra tutti i lungomari esistenti sul Tirreno, rappresentando un eccellente volano di ripresa commerciale, economica e occupazionale.

Se a questo si aggiunge la dichiarata volontà di questa amministrazione, sbandierata in sede di consiglio comunale, di voler procedere all'accensione di un ulteriore mutuo (leggasi altri debiti) da destinare alla realizzazione di un lungomare qualsiasi, fa capire quanto questa Giunta sia lontana dalla realtà.

Il Comune di Amantea è oggi indebitato fino al collo.

Essere guidati da una amministrazione che persiste nel percorrere la strada dell'indebitamento senza un minimo di programmazione fa rabbrividire.

La prima considerazione che un amministratore coscienzioso avrebbe dovuto fare in questo momento certamente poco roseo sia in termini economici che occupazionali, è se le opere che si faranno con i soldi del lungomare, avranno lo stesso impatto positivo sull'economia, sul commercio, sul turismo e sull'occupazione che avrebbe avuto la costruzione del lungomare. Ancora, l'amministrazione ha pensato se in termini sociali, di capacità di incontro, di sviluppo culturale le opere che sostituiranno il lungomare avranno eguale beneficio per tutta la comunità?

Nei prossimi mesi, quando e se le nuove opere saranno realizzate, se i commercianti di Amantea non vedranno risalire i loro incassi, se gli operatori turistici non vedranno crescere le presenze, se gli imprenditori non vedranno invertito l'andamento di decrescita delle loro imprese, se disoccupati nuovi si aggiungeranno a quelli vecchi sempre alla ricerca di occupazione, sapranno bene che ben 2.500.000 di Euro dei nostri soldi, sono stati spesi per altre “priorità”, perché così “loro” hanno deciso.

Purtroppo c'è chi pensa che occupazione e benessere si creano con i voucher, con la distribuzione di assessorati e prebende varie, con uffici di staff, con l'aumento della tassazione e della spesa pubblica.

C'è invece chi pensa che occupazione e ricchezza si creano aumentando e/o favorendo investimenti produttivi, sostenendo il reddito delle famiglie in modo fattivo e programmatico, accompagnando imprese e commercio verso nuovi e proficui obiettivi di investimento.

C'è evidentemente chi sta da una parte e chi invece sta dalla parte opposta, lo dicono i fatti e non le chiacchiere in sede elettorale.

Abbia questa maggioranza la dignità di non commettere ulteriori danni e di lasciare il palazzo comunale, “okkupato” grazie ad un palese conflitto di interessi che è esso stesso causa di grande danno di immagine per la nostra Città.

Amantea 4 Luglio 2015                    Associazione Insieme Costruiamo Bene Comune

Longobardi. Tornano le vacanze intelligenti

Martedì, 07 Luglio 2015 08:35 Pubblicato in Longobardi

Ritorna, dopo un breve periodo di pausa, la decima edizione del Corso di Recupero, messo a disposizione dal Comune di Longobardi.

Esso è rivolto a tutti i ragazzi del territorio di Longobardi che frequentano le scuole elementari e le scuole medie ed è totalmente gratuito.

Questo Corso, iniziato ieri lunedì 6 luglio, e che terminerà i primi di settembre, non solo ha lo scopo di aiutare i ragazzi che nel corso del tempo hanno mostrato difficoltà di apprendimento scolastico, ma è orientato anche a mantenere sempre viva l’attenzione, la memoria ed il ritmo dello studio, caratteristiche che durante la lunga pausa estiva tendono ad affievolirsi .

Il Corso di recupero è tenuto dalla Dottoressa Patitucci Jessica Ida, la quale si è mostrata da subito interessata a tale progetto, in quanto fermamente convinta che l’aiuto dato da un soggetto esterno alla scuola, possa agevolare l’apprendimento dei ragazzi.

Il corso avrà cadenze settimanali, e si svolgerà ogni lunedì nelle scuole del centro storico, e ogni martedì nella scuola della Marina di Longobardi.

Questa iniziativa, nata nei primi anni duemila, è da sempre molto apprezzata dalla popolazione ed e' utilizzata anche dalle famiglie che durante la stagione estiva risiedono nel nostro territorio, per cui, oltre a produrre gli effetti positivi sopra enunciati, il progetto rappresenta un ulteriore incentivo per chi vuole venire a villeggiare nel nostro paese: relax, mare, divertimento e...un pò di studio. Vacanze intelligenti.

In manette presunti elementi vicini alla cosca Lanzino-Ruà tra cui Giuseppe Perri, indicato come il reggente dell’articolazione territoriale di Acri.

Arrestato anche un ex consigliere comunale di Acri, Angelo Gencarelli, e diversi imprenditori

E’ in corso un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza.

Stanno eseguendo 7 arresti nei confronti di presunti elementi di spicco della cosca Lanzino-Ruà.

Anche l’ ex consigliere comunale di Acri Angelo Gencarelli ex componente la segreteria dell’ex assessore alla Forestazione della Regione Calabria Michele Trematerra, , ritenuto dalla Dda di Catanzaro un elemento di spicco della cosca.

Gencarelli ha ricoperto anche la carica di presidente della Commissione urbanistica del Comune

La DDA lo ritiene l’"elemento di congiunzione tra l'associazione mafiosa e le istituzioni pubbliche, quali la Regione e gli Enti ad essa collegati ed il Comune di Acri” e “soggetto in grado di condizionare, grazie al rapporto collusivo instaurato con pubblici funzionari, le scelte amministrative degli Enti e di orientarne le procedure amministrative riguardanti gli appalti pubblici a favore di società o "cartelli" di società facenti capo ad imprenditori organici alla cosca”.

Le indagini della DDA sono coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e dal pm Pierpaolo Bruni, e sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza e del Nucleo operativo della Compagnia di Rende.

Arrestati anche alcuni imprenditori, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, concussione, corruzione elettorale, usura, frode informatica e armi.

La cosca avrebbe condizionato l'attività del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria e del Comune di Acri per ottenere appalti nel settore della forestazione.

Oltre a «condizionare» l’attività del dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione e del Comune di Acri, gli arrestati avrebbero anche esercitato pressioni nei confronti dei funzionari preposti alla trattazione delle pratiche che avevano dimostrato riottosità.

Le indagini avrebbero anche evidenziato una serie di estorsioni e di prestiti a tassi usurai ai danni di imprenditori e commercianti, oltre all’imposizione fatta a vari commercianti per l’installazione nei loro locali di slot-machine e videopoker forniti da una società di riferimento della cosca.

Tra gli indagati c'è l’ex assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra (Udc) per concorso esterno in associazione mafiosa.

Insieme a lui è indagato, per concussione, l’ex sindaco di Acri Luigi Maiorano.

Secondo l’accusa la DDA la cosca avrebbe cercato di procacciare voti per Trematerra in occasione delle regionali del 2010.

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