In manette presunti elementi vicini alla cosca Lanzino-Ruà tra cui Giuseppe Perri, indicato come il reggente dell’articolazione territoriale di Acri.
Arrestato anche un ex consigliere comunale di Acri, Angelo Gencarelli, e diversi imprenditori
E’ in corso un’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza.
Stanno eseguendo 7 arresti nei confronti di presunti elementi di spicco della cosca Lanzino-Ruà.
Anche l’ ex consigliere comunale di Acri Angelo Gencarelli ex componente la segreteria dell’ex assessore alla Forestazione della Regione Calabria Michele Trematerra, , ritenuto dalla Dda di Catanzaro un elemento di spicco della cosca.
Gencarelli ha ricoperto anche la carica di presidente della Commissione urbanistica del Comune
La DDA lo ritiene l’"elemento di congiunzione tra l'associazione mafiosa e le istituzioni pubbliche, quali la Regione e gli Enti ad essa collegati ed il Comune di Acri” e “soggetto in grado di condizionare, grazie al rapporto collusivo instaurato con pubblici funzionari, le scelte amministrative degli Enti e di orientarne le procedure amministrative riguardanti gli appalti pubblici a favore di società o "cartelli" di società facenti capo ad imprenditori organici alla cosca”.
Le indagini della DDA sono coordinate dal procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e dal pm Pierpaolo Bruni, e sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza e del Nucleo operativo della Compagnia di Rende.
Arrestati anche alcuni imprenditori, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, concussione, corruzione elettorale, usura, frode informatica e armi.
La cosca avrebbe condizionato l'attività del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria e del Comune di Acri per ottenere appalti nel settore della forestazione.
Oltre a «condizionare» l’attività del dipartimento Agricoltura e Forestazione della Regione e del Comune di Acri, gli arrestati avrebbero anche esercitato pressioni nei confronti dei funzionari preposti alla trattazione delle pratiche che avevano dimostrato riottosità.
Le indagini avrebbero anche evidenziato una serie di estorsioni e di prestiti a tassi usurai ai danni di imprenditori e commercianti, oltre all’imposizione fatta a vari commercianti per l’installazione nei loro locali di slot-machine e videopoker forniti da una società di riferimento della cosca.
Tra gli indagati c'è l’ex assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra (Udc) per concorso esterno in associazione mafiosa.
Insieme a lui è indagato, per concussione, l’ex sindaco di Acri Luigi Maiorano.
Secondo l’accusa la DDA la cosca avrebbe cercato di procacciare voti per Trematerra in occasione delle regionali del 2010.