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Redazione TirrenoNews

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Era il 4 luglio 2014 quando arrivarono due pullman di profughi che vennero allocati nella palestra della scuola media ed assistiti dalla protezione civile e dalla croce rossa.

Erano per lo più Siriani ed Egiziani.

A tarda sera una buona metà di loro era sparita, aveva preso il treno per destinazioni sconosciute.

L’altra metà partì la mattina dopo sul far del giorno.

Praticamente quando il sistema di soccorso fu pronto con la colazione di fronte si trovò solo 3 profughi. Tutti gli altri 107 si erano volatilizzati. Agli ultimi 3 una colletta servì per pagare il biglietto del treno.

La logica era quella di andare verso il nord , sia d’Italia , sia d’Europa, dove c’erano amici, parenti, comunità eritree , e soprattutto, occupazione e futuro.

La stessa cosa in questi giorni sempre ad Amantea.

Qui sono arrivati decine e decine di profughi dall’Eritrea dove la guerra crea una totale invivibilità.

Nemmeno in tempo di farsi conoscere, di farsi un giro per il paese e sono scomparsi.

Ed Amantea non se ne è nemmeno accorta.

Anche in questo caso la logica è la stessa.

Non si lasciano identificare , registrare . Magari danno nomi falsi. Un comportamento necessario per evitare che siano identificati.

Proprio oggi un gruppo di un centinaio di Eritrei era alla stazione Tiburtina di Roma ed all’arrivo della Polizia hanno provato a scappare La fuga è dovuta alla consapevolezza che una volta identificati diventa più difficile l'iter per lasciare il paese.

Solo in 18 non sono riusciti a scappare e sono stati portati negli uffici di via Patini.

Qualche giorno fa la stessa cosa a Cairo Montenotte dove 15 eritrei sono scappati senza farsi prendere le impronte digitali. Similmente a Marghera.

La vicenda della presenza del senatore Morra e del senatore Gaetti nel municipio di Amantea ha avuto un seguito nella sua dichiarazione di Morra su fb.

Nella citata dichiarazione il senatore del M5S commenta: «Abbiamo fatto un’ispezione in Comune per Giuseppe Sabatino, segretario in pensione per oltre 40 anni, e in un consiglio comunale sciolto due volte per mafia. Noi sapevamo che Sabatino fosse lì per formare la Mercuri (segretario comunale ) . Quando siamo arrivati, però, il segretario non c’era e Sabatino sì, così come accertato anche dai carabinieri”.

La stampa si è sbizzarrita oltre modo prendendo anche posizioni parapolitiche .

Lontano da questi percorsi la consigliera Concetta Veltri che interviene, unica, in difesa della città!

“In seguito alla visita del Sen. Morra al Comune di Amantea – scrive la consigliera- avverto il dovere morale di intervenire a difesa ed a salvaguardia della dignità della nostra cittadina.

Non si tratta di mettere in discussione il legittimo diritto – dovere di un Senatore della Repubblica di svolgere - nei modi che ritiene maggiormente consoni ed opportuni - compiti di vigilanza e controllo a difesa della legalità. Tuttavia, non è accettabile che ciò avvenga a discapito della verità offrendo un’immagine sbagliata e distorta della realtà.

Mi riferisco alle informazioni postate sulla rete e che fanno riferimento ad un presunto duplice scioglimento del Consiglio Comunale della nostra città per infiltrazione mafiosa. Ritengo utile rammentare che vi è stato un unico atto di scioglimento che ha riguardato Amantea. E che il ricorso presentato ha prodotto il reintegro di Sindaco e Giunta da parte del Consiglio di Stato nel 2010.

Sinceramente non capisco dove il Senatore Morra abbia acquisito tali informazioni. Fatto sta che oggi è stato prodotto un ulteriore e ingiusto danno di immagine alla nostra cittadina, la cui moralità viene senza motivo mortificata.

Trovo inspiegabile e non corretto questo comportamento, ma soprattutto ritengo inaccettabile che venga così superficialmente infangato il buon nome della nostra cittadina. Ancor più in considerazione del fatto che questa sortita - che si traduce in una pubblicità negativa per la nostra società - avviene quando l’estate è ormai alle porte in un territorio – è bene ricordarlo – che esprime un’importante propensione turistica.

Amantea è una cittadina fatta di persone perbene ed operose, una realtà dove gli operatori turistico-commerciali fanno di già i salti mortali per garantire una vitalità al territorio e non farlo morire sotto i colpi della crisi, in cui è presente un sano radicamento comunitario che fa delle donne e degli uomini dei buoni cittadini.

Prima di rilasciare certe dichiarazioni bisognerebbe fermarsi a riflettere sull’offesa che si può produrre loro. A maggior ragione se ciò avviene ad opera di un’alta carica dello Stato.

Spero che il Senatore Morra avvertirà la sensibilità di correggere le sue dichiarazioni e restituire la realtà a questa città. Fatti non veritieri non possono e non devono essere usati come strumento di lotta politica. Questa improvvida azione offende tutti i cittadini, a prescindere dalle idee politiche in cui si riconoscono.

Ho ritenuto doveroso intervenire a tutela della città fermo restando la mia posizione in consiglio, non solo in qualità di Consigliera comunale ma anche come cittadina. Concetta Veltri

Vi pare una domanda provocatoria? Non lo è. Affatto!

Per abitudine ed attitudine, abbiamo ritenuto , e riteniamo, che occorra essere sempre coerenti, in particolare quando questa coerenza è imposta dai diritti delle comunità, nella sua interezza o nelle sue parti.

E Campora è una parte importante della nostra città, una parte alla quale ho anche dato il mio tempo, la mia passione( parlo –tra l’altro-della battaglia per la conservazione della unica istituzione scolastica esistente ), le mie conoscenze, la mia auto e la mia benzina.

E poiché ritengo che il consiglio di frazione possa( e debba) essere uno strumento utile al territorio, al suo sviluppo ed alla comunità, non posso non farmi la domanda nel titolo

Peraltro la domanda è obbligata, atteso che sono venuto a conoscenza che il vecchio consiglio di frazione avrebbe proposto di fare Corso Italia senso unico.

Non sono,ovviamente, note le ragioni a supporto di tale ipotesi, né quale sarebbe il senso unico contrario atto ad assicurare la uscita da Campora SG.

Ma il problema si pone anche in termini di rappresentatività democratica

Il precedente consiglio di frazione è ancora legittimato ad operare?

Rappresenta ancora la popolazione di campora San Giovanni?

Sembrerebbe di no. Peraltro gli mancano da tempo ben 3 componenti, mai sostituiti!

Infatti l’art 4 del regolamento sotto il titolo “Durata del consiglio” statuisce che “ Il consiglio di frazione dura in carica per un periodo corrispondente a quello del Consiglio Comunale, e resta in carica fino alla nomina del successivo”.

Sembrerebbe eterno, pertanto. Ed invece no!

Infatti il comma 3 dell’art 2 sotto il titolo “ Composizione ed elezione” statuisce che “ La data dell’elezione del Consiglio di Frazione e l’orario della votazione sono fissati dal sindaco entro 5 mesi dal suo insediamento”

Ed i 5 mesi sono abbondantemente scaduti.

La mancata fissazione della data significa che il sindaco non ha bisogno del nuovo consiglio e certamente non che sia protratta la sua durata

La prova è nel fatto che non viene applicato il comma 12 dell’art 5 là dove si stabilisce che “ Il presidente o un suo delegato partecipa con diritto di parola e presentazione emendamenti alle commissioni consiliari riguardanti la frazione”

Non solo. Ancor più la prova della inesistenza del consiglio di Frazione( per l’amministrazione) sta nel fatto che non è stato applicato l’articolo 8 che stabilisce che il Consiglio di frazione esprime parere sul piano triennale dei lavori pubblici, sul piano strutturale, sul bilancio di previsione e sul bilancio consuntivo, eccetera, eccetera.

Viene così da chiedersi non solo “ perché non si nomina il nuovo consiglio di frazione”, ma anche la attuale proposta cosa e chi stia coprendo.

Giuseppe Marchese

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