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Redazione TirrenoNews
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Comune di Amantea: Chi ha rimosso la delibera 19 e perche'?
Giovedì, 11 Giugno 2015 16:44 Pubblicato in PoliticaCi hanno rimesso una copia della delibera consiliare n 19 del maggio scorso.
L’abbiamo letta e ci siamo meravigliati perché potrebbe essere non totalmente e pienamente corrispondente a quanto sentito.
Ma abbiamo sospettato che potesse essere stata modificata da chi ce l’ha inviata.
Per questo l’abbiamo cercato sul sito comunale.
Ma non la abbiamo trovata.
A questo punto i dubbi.
Era una delibera totalmente artefatta quella che ci è stata inviata ?
Od invece era una delibera reale.
Ma se è così, chi l’ha rimosso?
E perchè?
In attesa di una risposta che mai –riteniamo- ci giungerà, aspettiamo che venga ripubblicata per poterla confrontare con quella partecipataci.
Poi vi diremo se è stato cambiato qualcosa!
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I politici hanno scoperto come salvare la Calabria. Basterà sfruttare la nostra miniera d’oro!
“Abbiamo una miniera d’oro tra le mani che aspetta solo di essere adeguatamente utilizzata e sfruttata”. Sono le parole di Mario Oliverio.
A quest’oro anche i danni che dovrà pagare l’Anas per i danni , soprattutto nel settore turistico, che sta arrecando alla Calabria quale conseguenza del crollo del viadotto Italia.
Un conto molto salato. Ed Oliverio ha detto che la Regione andrà fino in fondo nella richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’Anas.
Dell’oro della Calabria Oliverio ha parlato all’Assemblea di Federalberghi che si è tenuta a Villa San Giovanni.
Si riferiva, ovviamente, al Turismo.
Basterà creare un sistema turistico qualificato.
Basterà risolvere il problema dei rifiuti.
Basterà depurare i reflui ( non solo fognari)e tenere pulito il mare
Basterà rivoluzionare la sanità
Basterà lottare la ‘ndrangheta e la criminalità, organizzata e non.
Basterà qualificare la nostra enogastronomia , la nostra agricoltura, la nostra pesca, il nostro artigianato.
Basterà conoscere e mettere in mostra il nostro patrimonio archeologico, storico, culturale ( in questa ottica Orlandino Greco e Franco Sergio del gruppo Oliverio presidente, sono andati a sollecitare il rientro del teschio di Villella !)
Basterà migliorare il parco viario regionale. Basterà togliere autovelox e photored che arricchiscono i comuni ma fanno maledire la venuta dei turisti in Calabria.
Basterà avere aeroporti che non siano erogatori di stipendi ai manager e che si mantengano in opiedi con soldi pubblici.
Basterà un sistema di collegamenti ( treno-pullman) tra gli aeroporti e le aree turistiche.
Insomma basterà cambiare la Calabria e la Calabria potrà cambiare
In fondo non ci vuole granchè!
Basterà accantonare definitivamente i piccoli interessi, smetterla il vittimismo e la rassegnazione, fare ognuno il proprio dovere fino in fondo, recuperare gli storici ritardi accumulati negli anni, operare insieme, come un popolo!
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Il vero problema della Grecia sono l’Italia, il Portogallo e la Spagna.
Giovedì, 11 Giugno 2015 09:29 Pubblicato in MondoIl mondo è governato dai soldi ed i soldi sono posseduti esclusivamente da chi sfrutta i lavoratori ed i beni da loro prodotti, e inoltre- come avviene in Italia- da chi usa- a proprio piacimento- i soldi che lo Sato “ strazza”ai propri cittadini onesti.
A tutto quanto si aggiunge che chi fa “finta” di governare gli Stati del mondo, in realtà li indebita e da qualche tempo indebita anche le future generazioni e, peraltro, mente spudoratamente “rimpallando” le colpe alle passate gestioni di governo.
In sostanza, questo mondo porta più rispetto ai beni che agli uomini, la schiavitù è all’ordine del giorno ed è praticata anche da coloro che hanno, finora, fatto finta di voler bene ai lavoratori.
In questo paradigma soldi/uomini, da mesi si parla della Grecia, cioè di un nazione che ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità( come l’Italia) e che, fortemente indebitata ( come l’Italia),per sopravvivere è entrata nella UE, assoggettandosi alle sue regole.
Ma i padroni ( i soldi) dell’Europa pretendono il rispetto degli impegni, cioè la restituzione dei debiti, oltre che degli interessi, anche se -per farlo- occorre impoverire sempre più i Greci.
Ai Greci è rimasta solo la reazione democratica del voto e così hanno reagito votando chi ha loro promesso i loro diritti.
Una promessa difficile da mantenere perché i mali della Grecia erano- e sono- gli stessi del passato.
Una promessa difficile da mantenere perché fino a quando la Grecia è obbligata dall’uso della moneta europea al rispetto delle regole europee.
Per questo si parla – estrema ratio-di uscita dall’Euro
Una uscita facile da fare se si considera che la Grecia ha poco più di 10 milioni di abitanti che sono praticamente un cinquantesimo degli oltre 500 milioni di abitanti della U.E.
Se, cioè, la Grecia uscisse dall’EURO non succederebbe nulla o quasi.
E la Grecia, praticamente, non pagherebbe i propri grandi debiti con la UE , BCE e FMI.
In sostanza la Grecia ( stime) è esposta per 322 miliardi di euro: cioè quasi 30 mila euro per ogni abitante!
Di questi il 17% è con i privati, il 62% è in capo ai governi dell'Eurozona, il 10% all'Fmi e l'8% alla Bce mentre il restante 3% è custodito nella Banca centrale greca.
Degli oltre 195 miliardi di debiti con la UE, i crediti maggiori sono Germania 60 miliardi, Francia 46, Italia 40, Spagna 26, Iolanda 12.
Dice il Ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis :“Da 5 anni a questa parte l’Europa e 3 diversi governi ellenici hanno preso in giro i cittadini greci e tedeschi.
Abbiamo fatto finta, e parlo dei governi, che avremmo risolto la crisi spalmandola sul futuro. Abbiamo fatto finta che le nazioni avrebbero potuto risolvere la bancarotta ellenica con prestiti sempre crescenti a condizione d’attuare politiche d’austerità che hanno invece minato la capacità di ripagare il proprio debito da parte dello Stato”.
Un circolo vizioso dal quale si esce solo con uno strappo quale potrebbe essere l’uscita dall’euro, accompagnata dall’aiuto economico che Putin ha loro promesso.
Ma non tutti sono disponibili a favorire questa uscita. Per esempio l’Italia ci perderebbe 40 miliardi di Euro, una cifra incredibilmente alta, pari a quasi 700 euro per ogni italiano, aumentando così il debito pubblico italiano, con il rischio reale che anche l’Italia possa andare in default.
Non lo vuole l’Italia che si trova fortemente indebitata come la Grecia e che insieme a Portogallo e Spagna( e forse altre nazioni) e che troverebbe da tale passo gli stessi benefici della Grecia, ma forse ponendo fine alla UE.
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