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Redazione TirrenoNews

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La processione di sant’Antonio 2015. LE FOTO

Domenica, 14 Giugno 2015 13:09 Pubblicato in Primo Piano

Strano quanto le processioni siano lo specchio dei mutamenti della società civile.

Più di tutte quella di Sant’Antonio, il patrono del paese.

 

Per decenni, lungo il percorso tipico della processione, che si snodava nelle zone più abitate, i vari quartieri aspettavano il passaggio del santo realizzando i così detti “Altarini” micro chiese nelle quali donne e bambini passavano anche la notte cantando le litanie in onore di sant’Antonio.

 

Sant Antonio gigliu giocondo,

adduminato pè tuttu il mondo,

ju ti tiegnu pè avucatu

fammi sa grazia pè carità

La statua di sant’Antonio veniva circondata di fiori ( in particolare gigli) ed intorno le più belle coperte da letto( i tumaschj) graziosamente agghindate.

Ognuno degli abitanti del quartiere portava almeno una sedia . Chi poteva portava anche qualcosa da mangiare ( pane in particolare) per i più poveri ed in onore del santo ( il pane indicava la sua carità per i più poveri) . E di mattino, dopo la lunga notte di dormiveglia e di preghiera,era sempre gradito un buon caffè!

Le mamme portavano i propri figlioli e su di loro invocavano la magnanimità e attenzione del santo, famoso proprio per portare in braccio e quando lo si faceva si donava l’equivalente del peso in pane a tutti ( u panu i sant’Antonu)

Ma sant’Antonio veniva pregato anche per un buon matrimonio per le proprie figlie che venivano a pregare con il loro migliore vestito.

Per questo l’altarino diventava un crocevia della umanità del luogo ,intorno al quale gli incontri tra ragazzi e ragazze, bambini e nonne.

Poi la gran parte dei balconi venivano agghindati dai famosi “tumaschj”, un fenomeno questo che man mano è andato sparendo per riprendere lievemente negli ultimi anni.

E poi i petali di rose che ancora a metà giugno riempiono i giardini amanteani, una tradizione oggi “violentata” dal lancio di palloncini e di coriandoli

Sant’Antonio venne invocato dagli Amanteani anche lontano dalla sua festa quando fu necessario, come l’8 settembre 1905 quando la città fu salvata dal violento terremoto che colpì la Calabria centrale!

Quest’anno la processione, per una qualche ragione a noi sconosciuta, ci è apparsa più corale e più partecipata

Ve ne mostriamo le immagini.

Le confraternite ed i fratelli

La banda

La banda

 

I tumaschj

I tumaschj

Il Santo

Vigili ed amministratori

Padre Francesco

i palloncini

Bimbi, mamme e nonne

La Processione

l'Amministrazione

La distribuzione del pane

E’ domenica mattina e sono le 1130 circa. Il cielo è azzurro e limpido ed il sole brilla luminoso

Ma stamattina intorno alle ore 08.00 non era così. Anzi.

Il cielo era a pecorelle come quando anticipa la pioggia (cielo a pecorelle, pioggia a catinelle)

Ed il sole riusciva a stento ad illuminare la terra.

Poi un foro tra le nubi cominciò a lasciar filtrare la luce, ma in un modo strano, anomalo come si vede nelle foto.

La luce filtrava a raggiera , una raggiera che scompariva man mano che il foro si allargava

Il Comune di Amantea e la sindrome di Medea

Sabato, 13 Giugno 2015 18:49 Pubblicato in Politica

Medea è figlia della maga Circe, dalla quale eredita i suoi poteri magici. Medea si innamora di Giasone, lo aiuta ad impossessarsi del vello d’oro arrivando persino ad uccidere il proprio fratello, in modo che il padre, intento a raccogliere i resti del figlio, non possa impedire la fuga degli Argonauti e di Medea stessa, che, in seguito, sposerà il suo amato.

 

Ma Giasone irriconoscente, dopo qualche anno, si innamora di un’altra donna giovane e bella e ripudia Medea.

Medea si tormenta dal dolore e prepara la sua vendetta fingendo una riconciliazione: tesse il vestito di nozze per la nuova moglie intriso dei più mortali veleni, la poveretta morirà tra le più strazianti grida appena lo indossa. La vendetta di Medea non si arresta, e lacerata dall’odio uccide anche i propri figli, come discendenza e sangue di Giasone, baciandoli prima più volte.

Da tempo psicologi e psichiatri studiano la sindrome di Medea in cerca del seme della follia.

Gli amanteani, invece, studiano la corrispondenza tra la situazione di Amantea e la sindrome di Medea.

E’ rinvenibile nei comportamenti degli amministratori amanteani una qualche relazione tra la uccisione diretta dei propri figli e il gravissimo indebitamento che viene lasciato ai figli di Amantea?

L’ultimo debito lasciato ai figli ed ai nipoti è quello della incomprensibile determina n 1105 dell’11 giugno 2015, al titolo “ Art 3, commi 15 e segg., Dlgs n 118/2011 e art 2 DM 2 aprile 2015- Ripiano del maggior disavanzo da riaccertamento dei residui”.

Stiamo parlando di 3.290.865,56 euro quale somma del fondo crediti di dubbia esigibilità, pari ad euro 2.205.063,92, e del risultato di amministrazione 2014 rideterminato al 1.gennaio 2015, pari ad euro

1.085.800,56( la somma reale è di 3.290.864,48, con una differenza di euro1,08 che non si comprende come sia uscita!)

Parliamo, quindi, di un importo pari a 109.695,52 euro all’anno per ogni anno dal 2015 al 2044.

Un importo che pagherà chi ci sarà.

E tutto- recita la determina- per mantenere un buon livello di erogazione dei servizi essenziali ed assicurare condizioni finanziarie e di bilancio sostenibili nel tempo.

Noi non sappiamo quanto sopravviverà questo sito, ma vorremmo che restasse per lungo tempo( anche dopo noi) perchè gli amanteani di domani che si troveranno poverissimi sappiano che gli amministratori di oggi hanno scelto gli elettori attuali( cioè i loro voti) ed i loro bisogni a quelli di domani.

La determina 1005 è stata adottata dalla dottoressa Maria Luisa Mercuri.

La delibera di giunta n 97 del 14 maggio 2015 è stata adottata da Monica Sabatino, Giovanni Battista Morelli, Tempo Sergio, Cannata Gianluca, Rubino Antonio, Pati Emma

La delibera consiliare n 19 del 14 maggio è stata adottata dai seguenti consiglieri comunali Monica Sabatino, Giovanni Battista Morelli, Tempo Sergio, Cannata Gianluca, Rubino Antonio, Pati Emma, Morelli Ermelinda, Arone Elena, Giusi Osso. Mentre hanno votato contro Sante Mazzei,Veltri Concetta,

Bruno Miriam, Menichino Francasca, Ruggiero Sergio, ed erano assenti Ciccia Caterina, Salvatore Alessandro, Mannarino Adelmo.

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