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Redazione TirrenoNews

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Nonostante gli appelli, gli articoli sui giornali e le segnalazioni degli anni scorsi,continuano indisturbate le esercitazioni di aerei del tipo Canadair sulle acque dell’oasi dell’Angitola. Le ultime si sono verificate nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, con un velivolo che ha ripetutamente prelevato acqua dalla superficie dell’invaso per poi scaricarla di nuovo sul lago artificiale.

Il tutto proprio nel momento cruciale per l’avifauna acquatica intenta alla nidificazione e con la presenza di migratori, come il falco pescatore, che avevano scelto il lago per la sosta durante i lunghi e faticosi spostamenti dall’Africa all’Europa. In particolare la presenza dei mezzi aerei, sia a causa del forte rumore prodotto, che delle operazioni sopra descritte, provoca una continua situazione di allarme, di repentina interruzione delle attività trofiche o di riposo dell’avifauna , costretta ad involarsi ripetutamente , con grave compromissione delle attività riproduttive, dalla cova allo svezzamento dei pulcini.

Né si può escludere a priori l’eventualità che la violenta scarica d’acqua sulla superficie del lago possa determinare la morte di uccelli più lenti o più restii ad alzarsi in volo, come gli Svassi, che rappresentano il simbolo dell’oasi stessa e che vi nidificano regolarmente dal 1982.

Forse è il caso di ricordare per l’ennesima volta che il bacino dell’Angitola, oltre ad essere un’oasi di protezione della fauna, come da DPGR n.577 del 12/5/1975, è stato inserito con Decreto Ministeriale 30 Settembre 1985 nell’elenco delle Zone Umide di Importanza Internazionale come habitat per gli uccelli acquatici previsto dalla Convenzione Internazionale di Ramsar; si rammenta altresì che lo stesso lago, con Decreto Ministeriale 3 Aprile 2000 è compreso nell’elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) (Codice Sito: IT9340086) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 “ relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche” e che tutto il territorio in cui ricade il lago, per un totale di 875 ettari, è stato inserito nel Parco Regionale delle Serre con Legge Regionale Calabria del 5/5/1990.

A tale riguardo giova ricordare che l’art.11 c.3 lett. a L. 6/12/1991 n.394 “ Legge quadro sulle aree protette” vieta espressamente nei parchi “il disturbo delle specie animali” .

In teoria dunque quella dell’Angitola dovrebbe risultare come la zona più protetta della Calabria, ma avviene che, nonostante le norme che dovrebbero tutelare la fauna, le sue acque vengano utilizzate per esercitazioni aeree.

Se poi si aggiunge che quello primaverile è il periodo maggiormente frequentato dalla scolaresche , risulta davvero difficile spiegare ai visitatori che anziché il volo e le parate nuziali degli uccelli, possono assistere alle esercitazioni degli aerei.

Il WWF denuncia anche la pericolosità di certe operazioni, stante la possibilità di un impatto dell’aeromobile contro uno o più uccelli, anche di grandi dimensioni, come Cormorani, Aironi cenerini, Gabbiani reali, o di stormi di anatre in periodo invernale , con conseguenze disastrose per l’equipaggio e con il rischio di una collisione dello stesso mezzo aereo contro il corpo diga, E’ davvero singolare che gli aeroporti adottino tutte le misure per scongiurare il Bird Strike, cioè le

collisioni degli aerei con gli uccelli e poi si vadano a fare esercitazioni proprio in un’oasi di protezione degli stessi volatili.

Dette operazioni appaiono ancora più incomprensibili se si considera la vicinanza del mare, che dista non più di tre chilometri in linea d’aria e il fatto che in molti casi si sono verificate in condizioni meteorologiche ideali e in periodi non critici per gli incendi boschivi.

Alla luce di tali considerazioni il WWF chiede ancora una volta che il Lago artificiale dell’Angitola, che risulterebbe compreso nell’elenco dei bacini calabresi da utilizzarsi per le operazioni relative alle campagne antincendio, venga escluso dal suddetto elenco e che pertanto vengano impedite per il futuro esercitazioni o prelievi e scarichi di acqua sulla sua superficie da parte di mezzi aerei, salvo casi di particolare gravità e urgenza dettati da incendi boschivi e condizioni meteorologiche proibitive per i prelievi a mare. WWF Provincia di Vibo Valentia.

E’ la festa di San Francesco e la città del Santo è piena di calabresi devoti, molti dei quali sono giunti, come tradizione, a piedi dai paesi viciniori camminando di notte sulla pericolosa SS18.

A mare la vigilanza è della Guardia Costiera ed una imbarcazione è a pochi metri dalla riva.

Sono le 14.00 circa e siamo di fronte al lungomare nord .

Gli uomini della marina hanno scorto un cadavere galleggiare sul mare senza onde proprio vicino alla riva e si accingono a recuperarlo.

La notizia si sparge ed i paolani arrivano fin sulla spiaggia

Inizialmente la voce parla di uno sbarco di profughi finito male; assolutamente non vero.

Si scoprirà, poi, essere il cadavere di una signora sessantenne di Paola , tale A.N.

La signora che voci dicono essere affetta da problemi psichici si era allontanata da casa e già in passato aveva tentato di togliersi la vita.

L’annegamento viene confermato dai primi rilievi sul cadavere al punto che il PM di turno ha disposto la consegna del corpo agli affranti familiari.

Amantea. Vicenda vigili. Politici preoccupati.

Venerdì, 01 Maggio 2015 18:00 Pubblicato in Primo Piano

Che strano! Stamattina ho detto ad un’amica che “domani” (salvo che San Francesco di Paola non imponga un rinvio) almeno due politici locali della vecchia giunta saranno sentiti per via della vicenda della stabilizzazione dei vigili.

E lei, di rimando, mi ha riferito che uno di questi politici avrebbe detto che “Domani se non mi chiamano per sapere la mia verità….”

Che strano!

Da un lato corre voce che uno di quelli sentiti ieri per quasi 2 e mezzo durante l’audizione sarebbe stato fortemente teso e preoccupato al punto che sudava abbondantemente.

Dall’altro, al contrario, corre voce che qualcuno è preoccupato per NON essere stato”ancora” sentito e per non aver potuto raccontare la propria verità, convinto che questa “nuova” verità darà la soluzione agli arcani che ancora coprono la storia di cui si discute e che scioglierà tutte le nebbie che la avvolgono !

Già! E’ meglio essere sentiti ( come persona informata sui fatti, ovviamente) od è meglio non essere sentito?

Quando sono state fatte le prime audizioni molti sospettavano, come assolutamente logico, anzi indispensabile, che sarebbero stati sentiti anche gli amministratori della precedente giunta.

E molti sospettano che dopo la lunga audizione del sindaco Sabatino si fgosse aperta una nuova luce sulla vicenda dei vigili non stabilizzati avendo ella riferito tutto quanto a sua conoscenza ma anche evidenziato che i comportamenti della attuale giunta siano conseguenti alle scelte della precedente!

Come dire che si tratta di una scelta alla quale lei sarebbe stata estranea e che oggi non può fermarsi anche alla luce della recente sentenza del TAR.

Una cosa sembra certa in tutta questa vicenda piena di dubbi ed è quella che ogni tanto prevale un orientamento politico-legale e proprio questi dubbi altalenanti hanno indotto le reazioni dei vigili che a loro volta hanno determinato l’interesse della magistratura.

Ed ora la parola spetta a lei. Non resta che aspettare. Forse non molto!

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