Redazione TirrenoNews
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Anche Lago tra le aree radioattive ed inquinate!?
Lunedì, 27 Aprile 2015 17:10 Pubblicato in Basso TirrenoContinua l’attenzione della Procura su fusti ed aree radioattive.!
Nei mesi scorsi non era raro vedere un elicottero giallo che vola con attaccato al di sotto una specie di treppiede metallico. Esperti ci hanno riferito che era una apparecchiatura per rilevare fonti magnotermiche, termiche e radioattive.
La conferma viene dalla stessa Procura che segnala che tale elicottero fa parte del progetto Miapi ("Monitoraggio e individuazione delle aree potenzialmente inquinate).
Il georadar avrebbe rilevato due anomalie magnetiche nell’Abatemarco, una delle aree ambientali più straordinarie della Calabria.
Si sospetta trattarsi di una discarica abusiva. E la mente, venticinque anni dopo, va ad una denuncia di interramento di misteriosi fusti fatta da un’ associazione ambientalista nel 1990 . Ancora fusti!
Ed ora c’ e’ da aspettarsi una intensa campagna di scavi come avvenuto nell’Oliva ?
Come mai solo venticinque anni dopo si scopre questo fatto?
Non solo. Sembra anche che l’elicottero con il suo multi sensore abbia rilevato anche altre due anomalie
Una magnetica nel comune di Scalea e ben due nel comune di Lago, di cui una magnetica ed una termica
Ora non c’e’ bisogno di essere scienziati per sapere che le discariche di rifiuti sviluppano calore almeno nelle prime fasi della loro esistenza e che la loro temperatura può giungere anche a 40 gradi in quelle non controllate tanto più nella fase di fermentazione alcalina quando si ha produzione di metano
Per quanto invece attiene alla anomalia magnetica non dimentichiamo che, per quanto è dato sapere, Lago e’ una delle zone calabresi nelle quali è massima la presenza di Radon.
Su tale ultima condizione sarebbe bene non mancassero indagini approfondite.
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Alice, il Gatto e la strada. Di Gigi El tarik. Impossibile non leggerla!
Lunedì, 27 Aprile 2015 16:58 Pubblicato in PoliticaScrive Gigino:”Un giorno Alice si ritrovò ad un bivio e vide un gatto del Cheshire su di un albero. Quale strada devo prendere?”, Alice chiese al gatto. La risposta fu: “ Dove vuoi andare”? “Non lo so”, disse Alice. Il gatto , con saggia tranquillità le disse: “Allora non ha importanza”. Il consiglio del gatto è indubbiamente da apprezzare, in maniera particolare a chi aspira a fare ciò che desidera della sua vita. Capire cosa si vuole fare e dove andare per farlo è certamente condicio sine qua non ed è anche metà della battaglia. Se si chiedono dettagli, a varie persone, si otterranno tante risposte quante saranno le persone alle quali si è rivolta la domanda. Proprio perché il loro essere è legato fortemente all’ambiente in cui vivono e operano. Forse, per scoprire ciò che si è, bisogna abbandonare ciò che non si è. L’acume sarà d’aiuto a lasciar andare ciò che non si è. Sarà anche l’energia che aiuterà a stabilire i propri confini ed a trovare la propria strada. Non si superano le paure e illusioni della propria realtà solo con amore e compassione. Serve la chiarezza e il discernimento. Occorre sia l'energia dell’ auto-consapevolezza e discernimento sia l'energia dell’amore e della comprensione per liberarsi dalla coscienza basata sul proprio ego. Rispetto ai propri genitori, il discernimento significherà distanziarsi dalle energie circoscritte e dominate dalla paura con la quale si è stati cresciuti. L’importanza di lasciar andare la propria famiglia d'origine, dipenderà molto dalla capacità di capire ed essere in grado di distinguere fra la loro resistenza e la propria forza per essere in grado di "tagliare i cordoni" che limitano e rischiano di soffocare la propria persona e il suo divenire. Non si tratta di esprimere la propria rabbia e frustrazione ai genitori o dire loro dove hanno “sbagliato”. Può essere utile, a volte, cercare di chiarire la propria posizione riguardo alle cose oppure i propri sentimenti riguardo a loro. In molti casi, i genitori, non hanno gli strumenti per capire ciò che viene detto loro. Potrebbero non essere in armonia con la parte del figlio/a che è "diversa" e in disaccordo col loro modo di vedere la vita. Si tratta di guardarsi dentro e scoprire fino a che punto implicitamente si è vissuti secondo le illusioni dei propri genitori, secondo la loro idea di giusto e sbagliato, che gran parte delle volte si basano sulla paura e sul pregiudizio. Quando si cresce e si ottiene una maggiore auto-consapevolezza, si inizia a fare delle domande sul modo di vedere le cose dei propri genitori, mentre si sta cercando di dare un senso alla propria d'identità. Questo processo di crescita, non solo psicologica, è molto simile alla transizione dalla coscienza basata sul proprio “io” a quella basata sul “cuore”. L’importante è essere disposto a camminare, camminare abbastanza a lungo…… Gigino A Pellegrini & G el Tarik.
Gigino sembra rifarsi alla famosa frase di Totò, quando ebbe a dire : “ per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare?” di cui un vecchio professore di letteratura italiana ebbe a dire che quella di Totò non era una semplice battuta inserita con spontaneità in un film di “cassetta” ma un vero e proprio manifesto politico.
Ma soprattutto sembra richiamare la battuta del film Queimada di Gillo Pontecorvo che squarciò l’orizzonte di una cultura sempre più ideologica: “ è sempre meglio sapere dove andare e non sapere come che sapere come andare e non sapere dove”.
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Pescati a San Lucido altri tonnetti dalla spina bifida: qual’e’ la verita' ?
Lunedì, 27 Aprile 2015 14:00 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiCi eravamo chiesti come mai i tonnetti alletterati dalla spina bifida venissero pescati solo a Fiumefreddo Bruzio ed a Campora San Giovanni e forse in nessuna altra parte del globo terrestre.
Certamente non in alti posti del tirreno Cosentino.
Facevamo semplicemente eco a certe, forse, e non sappiamo quanto interessate interpretazioni politico-scientifiche che tentavano di correlare i tonnetti dalla spina bifida con il Fiume Oliva.
Già, l’Oliva , l’infer
Ma oggi leggiamo che anche a San Lucido, o meglio tra San Lucido e Paola, sarebbero stati pescati alcuni tonnetti dalla spina bifida che sarebbero all’esame della Università della Calabria!no in terra, il genitore del male universale , la zona da cui partoriscono i tumori e le morti.
Non sappiamo se anche nelle lische di questi ultimi tonnetti saranno trovate tracce di policlorobifenili che sono composti organici altamente nocivi per la salute dell’uomo.
Né sappiamo se siano figli degli altri tonnetti dalla spina bifida
Ne’, ed infine , se siano nati nella zona dell’Oliva e poi siano spostati verso nord magari in gita scolastica o per cercare da mangiare perchè magari ad Amantea non c’è’ più niente.
Ne’ sappiamo se ci sia correlazione tra quanto denunciato giorni fa dal consigliere regionale Bevacqua circa la presenza di una altissima percentuale di tumori tra i giovani ( quadrupla rispetto alla media italiana!!!)e la presenza dei tonnetti dalla spina bifida
Una cosa sembra certa e cioè che il problema ora dovrà essere esaminato seriamente!
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