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Regionali in arrivo: chi saranno i candidati di Amantea?

Giovedì, 23 Ottobre 2014 13:52 Pubblicato in Politica

Amantea sta letteralmente morendo ma la comunità fa finta di non averne coscienza.

Speriamo che faccia finta, perché potrebbe davvero non averne coscienza visto che naviga in quel più o meno consapevole limbo di eutanasia totale.

Politica, economica, morale, etica, sociale

Abbiamo detto che dopo anni Amantea non ha più un proprio rappresentante al consiglio provinciale

Con la mancata elezione di mario Pirillo alle europee non ha un rappresentante in Europa

Non ha un rappresentante in Parlamento

E dopo averne avuto ben due e per decenni alla regione potrebbe non averne in futuro alla regione

Consiglieri forse no, ma almeno candidati.

Già, ma chi?

Abbiamo visto che sono tempi difficili per coloro che si servono dei voti della mafia e questo esclude alcuni possibili candidati

Chi? Loro lo sanno e se ci pensate bene pure voi.

Sono anche tempi difficili per i millantatori, le cui chiappe sono sempre più scoperte e quindi a rischio.

Mario Oliverio ha detto che vuole persone pulite e questa scelta ne esclude altre ancora.

Wanda Ferro non ha nemmeno bisogno di dire che sceglierà persone pulite e questa posizione politica esclude tanti altri politici o pseudo politica amanteani

Ma nella città rimangono tante altre persone per bene

Ne abbiamo voluto sentire una: Gianfranco Suriano e gli abbiamo posto la domanda : “Ma tu ti candidi alle regionali?”

Ecco cosa ci ha risposto: "Sto ricevendo in quest'ultimo mese, da parte di più amici della provincia di Cosenza non appartenenti all'Udc, calorosi inviti a candidarmi in alcune liste per le prossime regionali.

Indipendentemente dal fatto che ho deciso di non candidarmi per tutta una serie di ragioni, voglio rivolgere a questi amici un sentito ringraziamento per la stima e la fiducia risposta nella mia persona.

Non ho ricevuto nessun invito dall'Udc, di cui non condivido più la linea politica."

Già! Mi ero perfino scordato dell’UDC.

Anzi pensavo che si fosse come sempre imbarcato su una delle grandi navi alla fonda nel mar di Calabria e sempre sperando che non si chiami Concordia e che non abbia un altro Schettino.

Arrivano i soliti della lista “Insieme per la città” . Peppe Marchese, Fabio Garritano, candidati, Concetta Veltri e Miriam Bruno, consiglieri comunali, i quali intendono fare un flah mob per contestare le carenze e mancanze di servizi territoriali del Poliambulatorio e contestare soprattutto la gestione, a cominciare da Scarpelli inteso quale simbolo della approssimazione e della insufficienza e richiamarne le responsabilità. TUTTE!

 

Tirano fuori i cartelli e la gente si incuriosisce e chiede che cosa stiano facendo.

Facile la risposta dei quattro politici amanteani :

“Abbiamo chiesto agli utenti se sono soddisfatti dei servizi sanitari loro resi e ci hanno detto un intenso ed irreversibile NO!

Ed è per questo che siamo qui. Vogliamo contestare, in primis, i dirigenti dell’ASP. Quelli che sottraggono unità dal laboratorio di analisi cliniche , una delle cose che funziona ad Amantea e che serve anche utenti della vicina provincia di Catanzaro. Quelli che hanno un mammografo pronto da utilizzare donato da una associazione di donne di Lamezia Terme ma che costringono le donne del nostro distretto ad andare a Cetraro distante 75 km, con il risultato che le più povere e disperate non riescono ad andarci. Quelli che costringono i nostri utenti ad andare ad effettuare visite specialistiche anche urgenti dai privati od intramoenia ( a pagamento) dagli stessi medici pubblici.”

“Io, io “. Grida un paziente “ Devo fare una visita oculistica urgente ma non mi hanno voluto fare la prenotazione. Mi hanno detto che prima occorre smaltire la attuale lista che è lunghissima Ci vorrà forse aprile 2015 per ricominciare con le prenotazioni. E nel frattempo come farò? Io devo avere i medicinali per il diabete e devo fare tutta una serie di accertamenti . Come devo fare ? Non ho i soldi per andare a fare tutti gli accertamenti dagli specialisti privati. Tra l’altro nemmeno posso guidare”.

“Io, io” . Grida un altro e racconta la sua storia. Simile alla prima. E poi un altro ancora. Sono diversi ed ognuno racconta la sua vicissitudine.

“Io perdevo sangue e per fare una colonscopia sono dovuta andare a Bari. Meno male che sono andata subito. Mi hanno riscontrato un tumore del quale sono stata anche operata. Se fosse stata per la Calabria forse sarei morta! “

E poi un altro” Io ritengo che esista una assurda diversità di trattamento. Sei curato a seconda del posto dove si abita e questo è inaccettabile. Ma quali diritti costituzionali. Qui siamo all’anno zero della sanità. Occorrerebbe denunciare queste palesi omissioni in atti d’ufficio , queste disparità. Ci vuole fortuna anche per curarsi! E’ vergognoso!”

Ed i quattro ribadiscono il loro impegno e distribuiscono alcuni dei cartelli ai pazienti.

Alcuni sono amanteani come Giovanni Sicoli e Riccardo Clemente

Altri vengono da diversi comuni.

“Vogliamo sottolineare la necessità di cambiare e la gente deve reagire. Impossibile che non si possa fare accertamenti specialistici in un Poliambulatorio che era un fiore all’occhiello e che è diventato lo zimbello della salute in Calabria. E noi continueremo a lottare, ogni giorno e sempre più intensamente” Dicono Marchese, Garritano, Veltri e Bruno ricordando in uno dei loro cartelli che “ La salute è una soltanto”..

flashmob

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Cgil

“Siamo contenti perché dopo le nostre sollecitazioni sia i sindaci del territorio , sia gli operatori sanitari stanno prendendo coscienza di quanto sta succedendo al poliambulatorio di Amantea. Qualche mese fa sollevammo la questione relativamente al laboratorio analisi, secondo noi in fase di smantellamento.

Le notizie di questi giorni,,confermano, purtroppo , quanto avevamo denunciato.

Quel poco di sanita' buona,efficiente e di qualità c'è la stanno togliendo.

Perché questa miopia manageriale? Per quanto ci riguarda non aspetteremo gli eventi, lotteremo con tutte le forze sane del territorio affinché questo disegno non vada in porto.

E ' necessario che il direttore generale dell'Asp di Cosenza immediatamente cancelli i provvedimenti che riguardano il personale del laboratorio.

E' insopportabile che 30 Mila abitanti del comprensorio non possano usufruire di questo servizio e ,magari, per la felicita' di qualcuno si debbano rivolgere a strutture private o in subordine sobbarcarsi centinaia di chilometri per una semplice analisi.

Ma questo non e' il solo problema del poliambulatorio.

Basta recarsi una mattina qualsiasi per vedere tanta gente in fila, in piedi ad aspettare per pagare il ticket .

Per non parlare del servizio di cardiologia rimasto chiuso per diverso tempo o del mammografo mai entrato in funzione o ancora dello sperpero dei fitti che si pagano mensilmente , invece di completare la struttura per come sarebbe previsto.

Non ci interessa fare politica, vogliamo semplicemente portare all'attenzione dell'opinione pubblica la questione sanitaria del nostro territorio.

Un bene universale che va salvaguardato. Sostanzialmente l'obiettivo e' quello di dare un contributo alla realizzazione di un servizio sanitario locale più efficiente ,ma soprattutto più vicino ai cittadini. Questo riusciremo a farlo se costruiremo spazi di democrazia partecipata, impegnando in primis tutti coloro che hanno la gestione dei servizi pubblici, le associazioni territoriali, e le parti sociali. Sicuramente ci risponderanno che la sanità e' commissariata, che siamo in presenza di un piano di rientro che limita fortemente la spesa, o che il governo nazionale continua a fare tagli. Il poliambulatorio e' nato come centro di prevenzione e di filtro teso a limitare il ricorso al ricovero ospedaliero.

Una funzione che, se espletata bene consente di risparmiare tantissimi soldi. Purtroppo negli ultimi anni si sono fatti tanti provvedimenti che hanno penalizzato e limitato i servizi ,per ultimo quello relativo al laboratorio di analisi.

Diventa secondo noi importante riorganizzare l'erogazione degli stessi a partire da tutte le criticità segnalate dai cittadini.

Nelle prossime settimane proporremmo un pubblico dibattito all'interno del poliambulatorio dove presenteremo una piattaforma che abbiamo condiviso con i sindaci del territorio per marcare più incisivamente la situazione.

Se si dovesse continuare con questo atteggiamento da parte dei vertici dell'Asp siamo sicuri che la popolazione risponderebbe con una forte mobilitazione.

Massimiliano Ianni responsabile CGIL amantea

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