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Il dr Andrea Ianni Palarchio ci invia la seguente innovativa e felice informazioni sanitaria

“I ricercatori del German Cancer Research Center, Heidelberg, Germania hanno sperimentato con successo sui topi un vaccino contro il cancro al cervello. Il vaccino agisce innescando una risposta immunitaria contro cellule tumorali che presentano una specifica mutazione in una proteina chiamata IDH1, che e’ presente in una grande frazione dei gliomi, tumori che nascono dalle cellule gliali del cervello e della colonna vertebrale. Tumorzellen mit der hochspezifischen Mutation: blau markiert sind die Zellkerne, braun das veränderte IDH1-Protein im Zytoplasma und in den Zellfortsätzen Foto: von Deimling

Le mutazioni nella proteina IDH1 rappresentano un evento precoce nello sviluppo di alcuni gliomi a basso grado (a lenta crescita: Astrocitomi e oligodendrogliomi) difficili da rimuovere totalmente e incurabili. La ricerca dimostra come le mutazioni di IDH1 rappresentino un obiettivo terapeutico promettente per il trattamento di questi gliomi. Al fine di testare la sicurezza del vaccino è previsto a breve l’avvio di una sperimentazione clinica.”

Nel ringraziarlo lo invitiamo a tenere aggiornati i nostri lettori

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Oltre 200mila coppie potranno chiedere subito lo scioglimento del matrimonio. È questo il primo impatto del divorzio breve sui coniugi che oggi sono già separati, ma non hanno ancora maturato il periodo minimo di tre anni attualmente richiesto.

Il 29 maggio la Camera dei deputati con 381 voti favorevoli’, 30 contrari e 14 astenuti ha approvato il disegno di legge “Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché di comunione tra i coniugi” ed ora il provvedimento è passato al Senato per l’approvazione definitiva.

Il testo legislativo è molto sintetico essendo composto da soli 4 articoli ma “rivoluzionano” i tempi fin qui necessari per ottenere il divorzio.

Queste le principali novità del ddl sul divorzio breve.

I TEMPI

Con la legge attuale sono necessari 3 anni di separazione ininterrotta per vedersi riconosciuto l’atto di separazione e dunque il divorzio, mentre con la riforma i limiti di tempo si abbassano a 12 mesi per quanto riguarda la separazione giudiziale e a 6 mesi per quella consensuale, sia che ci si trovi in presenza di figli oppure no. Il conteggio dei mesi, in caso di separazione giudiziale, parte dal momento della notifica della domanda di separazione mentre, in caso di separazione consensuale, il termine decorre dalla data di deposito del ricorso nelle ipotesi di ricorso congiunto oppure dalla data di notificazione del ricorso in caso di presentazione dello stesso da parte di uno solo dei coniugi.

Rimane invece “in vita” l’ordinanza presidenziale anche in rapporto al ricorso per la cessazione degli effetti civili o per lo scioglimento del matrimonio, con la quale il presidente del tribunale o il giudice istruttore adotta i provvedimenti temporanei e urgenti nell’interesse dei figli e dei coniugi.

COMUNIONE DEI BENI

L’accordo sulla comunione dei beni decade nell’istante preciso in cui il giudice acconsente alla residenza separata dei coniugi, o, in alternativa, quando viene sancito l’addio in forma consensuale.

VALIDITA’ IMMEDIATA E RETROATTIVITA’

La legge, non appena entrerà in vigore, si applicherà anche per le cause di separazione in corso d’esame.

Franco Francescano

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malattiaAPMAR: Informazioni, incontri medici-pazienti, esami clinici e attenzione per una malattia poco conosciuta: nuove speranze per i pazienti Milano

Come ogni anno, il 29 giugno, Giornata Mondiale della Sclerodermia, è anche dedicato a fare un bilancio delle nuove acquisizioni sulla malattia che, quest’anno, è prudentemente positivo. Infatti, anche se ancora molti aspetti restano sconosciuti, si comincia a comprendere qualcosa di più di questa malattia che colpisce non solo il derma, come potrebbe far pensare il suo nome, ma il tessuto connettivo, e gli organi interni con un processo fibrotico ed ischemico vascolare progressivo. La sclerodermia fa parte delle malattie reumatologiche a carattere autoimmune, e come l'artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la spondilite anchilosante e tante altre, è una malattia relativamente rara. La sclerodermia presenta notevoli difficoltà diagnostiche, proprio perché è poco conosciuta nei suoi aspetti fondamentali. Le possibilità diagnostiche offerte dai nuovi criteri classificativi offrono la possibilità di diagnosi molto più precoci e dunque di terapie molto più efficaci.

“Recentemente, l’analisi dei dati raccolti attraverso le ricerche scientifiche condotte nei Paesi occidentali più avanzati – spiega Gianfranco Ferraccioli, Università Cattolica ed Ordinario di Reumatologia del Policlinico A. Gemelli di Roma – ha portato all’identificazione tra gli altri bersagli da trattare farmacologicamente, anche delle cellule B, ossia le cellule che producono autoanticorpi, oltre agli anticorpi naturali. I ricercatori hanno scoperto che se si riescono a colpire le cellule B che producono gli autoanticorpi entro i primi tre anni dall’insorgenza della malattia, si ha un guadagno di qualità della vita importante perché si riesce ad intervenire nel processo che porta all’”indurimento” della pelle e degli organi interessati riuscendo a rallentarne l’avanzamento”.

“La seconda buona notizia, prosegue Ferraccioli, riguarda i positivi risultati di uno studio multicentrico condotto in Italia, con il coinvolgimento di numerosi reparti di reumatologia e di medicina, che ha stabilito che nelle giovani donne affette da sclerodermia che hanno affrontato una maternità, il rischio gravidanza è per queste pazienti sovrapponibile al rischio a carico delle donne “sane”.  Questo risultato è particolarmente importante perché la sclerodermia colpisce spesso le giovani donne mettendo in crisi il loro progetto di famiglia”.

“La terza buona notizia, conclude l’esperto, riguarda una delle più severe complicanze della sclerodermia ovvero l’ipertensione polmonare: gli studi condotti hanno dimostrato che oggi sono disponibili tre categorie di farmaci in grado di risolvere le difficoltà respiratorie riducendo la fibrosi polmonare e potendo ristabilire una buona qualità di respiro e di vita”.

A ricordare le necessità delle persone colpite da questa malattia, è Antonella Celano, presidente APMAR - Associazione persone con malattie reumatiche, che anche quest’anno organizza proprio in occasione della Giornata Mondiale della sclerodermia, incontri informativi medici-pazienti e la possibilità di effettuare un  esame capillaroscopico in tutti i pazienti che hanno fenomeno di Raynaud (punte delle dita che diventano bianche con il freddo), utile per avere importanti informazioni sullo stato della circolazione periferica in pazienti affetti dalla malattia o da altri tipi di disturbi funzionali del circolo capillare. Per informazioni numero verde APMAR 800 984 712 e sito internetwww.apmar.it. Per la capillaroscopia non è necessaria la prenotazione, ma bisogna non avere lo smalto sulle unghie da almeno una settimana.

L’APMAR, insieme a tutte le altre associazioni dei pazienti, sta lavorando perché alla sclerodermia sia riconosciuto lo status di malattia rara.

La sclerodermia (o sclerosi sistemica) è una malattia autoimmune, multi-sistemica, caratterizzata da fibrosi del tessuto connettivo, ha un andamento cronico e può essere altamente invalidante. E’ una malattia relativamente rara, certamente sconosciuta ai più, che colpisce in prevalenza le donne (9 su 10) in genere in giovane età, dai 20 anni, anche se può manifestarsi a qualsiasi età. In Italia sono circa 15-20.000 i pazienti, con una incidenza (i nuovi casi) di 43 casi per milione di abitanti ed una prevalenza (la frequenza) stimata di circa 341 casi/milione di abitanti in Italia.

Se ne conoscono 2 forme: la forma limitata con un’evoluzione lievemente più benigna e la forma diffusa dove la gravità è legata al numero e all’importanza degli organi interni coinvolti.

I primi segni della malattia sono inquadrabili nel fenomeno di Raynaud, che si manifesta con pallore alle dita delle mani se esposte al freddo: si tratta di uno spasmo dei vasi che determina l’interruzione momentanea dell’apporto del sangue che può inizialmente essere confuso come un fastidioso disturbo ma che invece deve essere un sospetto per la diagnosi di sclerodermia che viene fatta attraverso la capillaroscopia.

Ufficio Stampa - HealthCom Consulting - Maria D’Acquino, mobile 346 6435192 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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