Alcuni agenti della polizia constatata la presenza dell'ordigno nei pressi di un ex sansificio in via Indipendenza, hanno atteso che qualcuno venisse a recuperarlo.
Intorno alle 22 è giunta un'autovettura con a bordo Francesco Rocca e Angelo Anzalone, entrambi già noti alle forze dell'ordine.
I due stavano caricando l'ordigno nel bagagliaio della vettura quando sono stati fermati dagli agenti della polizia.
Sul posto sono intervenuti gli artificieri per mettere in sicurezza la bomba.
Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, l'ordigno artigianale era composto da un contenitore di acciaio con miccia contenente circa 7 chili di polvere pirica e 71 bulloni di ferro. Sequestrati anche due timer e una batteria.
Due uomini, già noti alle forze dell'ordine, sono stati sorpresi nei pressi di un capannone con un ordigno ad alto potenziale. Si indaga per capire chi fosse l'obiettivo, ma se fosse esploso avrebbe avuto effetti devastanti.
Si indaga sui due arrestati che pur noti da tempo alle Forze non sarebbero organici a nessuna delle tradizionali cosche che operano sul territorio lametino.
Sul posto sono giunti anche gli artificieri della polizia che hanno eseguito la messa in sicurezza dell’ordigno
In attesa della convalida i due sono stati condotti presso il carcere di Lamezia Terme a disposizione del sostituto procuratore, Santo Melidona.