Riceviamo dal Comitato Ricostruiamo il ponte sul Savuto e pubblichiamo la seguente LETTERA APERTA
All Sig. Giovambattista Romano
C/o Gazzetta del Sud
Egr. Sig. Romano, Le scriviamo in merito al suo articolo (Gazzetta del Sud, 8 aprile u.s.), in cui espone le ragioni del Presidente Ruperto nel voler sciogliere il Comitato “Ricostruiamo il ponte Savuto”.
Sinceramente non comprendiamo né il senso e né la necessità di un simile intervento, né da parte sua né da parte del Presidente Ruperto.
A parte il taglio fiabesco, e le innumerevoli imprecisioni, che denotano una scarso approfondimento della vicenda, ci saremmo aspettati dalla stampa meno metafore e più ciccia: la questione è il PONTE o l’attribuzione di un titolo di PRESIDENTE? Forse i signori con cui Lei ha parlato hanno trascurato di dirle che il comitato non si è mai dato un presidente, ma un semplice ufficio di coordinamento.
Chissà perché dopo tanto tempo dallo scioglimento del Comitato, da noi annunciato immediatamente, Lei ritiene giornalisticamente interessante porre tanta attenzione su ciò usando poi un lessico così pittoresco, prestandosi, ci consenta, ad una vera e propria operazione di killeraggio nei riguardi di chi dedica il proprio tempo nel perseguire una causa comune conducendo una battaglia di civiltà. Questi metodi riportano la memoria ad antichi retaggi di una politica becera e arcaica, basata sul tentativo di screditare l’avversario e non di esporre le proprie legittime ragioni ed opinioni, che evidentemente sono inconsistenti o non argomentabili.
Una simile vicenda era già avvenuta tempo fa, ed è proprio da li che Lei dovrebbe partire se veramente interessato a capire le ragioni di scioglimento del Comitato.
Noi crediamo che un giornalista, specie se di prestigio, come Lei è, debba sempre verificare le proprie fonti e non lasciarsi incantare da sirene, falchi, colombe, o tantomeno da iene.
Detto ciò, la invitiamo ad un confronto dialettico presso la tana dei lupi famelici, cioè nei pressi del ponte. Non fraintenda, sarà un confronto civile, niente più di una chiacchierata tra amici, nel corso della quale potrà verificare di persona la ferocia di chi Le scrive e ascoltare le argomentazioni per le quali intendono spendersi e non i pettegolezzi di chi non sa, o non ha, nulla da dire o teme di essere oscurato da altri.
Speriamo non Le dispiaccia se per l’occasione estendiamo, sin da ora, l’invito ad alcuni suoi colleghi. Non ci dispiacerebbe la presenza del PRESIDENTE Ruperto a cui Lei, se lo vorrà, potrà accompagnarsi, sarà per noi l’ennesima occasione per accoglierlo fraternamente come sempre avvenuto in passato.
Noi VOGLIAMO IL PONTE e non partecipiamo a squallide risse da bettole di quarto ordine, anche perché non siamo avvezzi a simili frequentazioni.
L’aspettiamo giorno 12 aprile alle ore 15 e 30 nei pressi del ponte (sponda lato Nocera).
Saverio Rocchino e Filippo Motta