Giocando, mutuiamo per il nostro articolo il titolo del famoso film di Rossellini “Roma città aperta”.
Ed usiamo anche la foto della disperata corsa di Pina, Anna Magnani, prima della sua morte.
Una disperazione, forse, simile a quella del sindaco di Nocera Terinese che sul suo profilo facebook poche ore fa ha offerto le case sfitte o disabitate del centro storico e le seconde e terze case sul mare per ospitare gli sfollati del terremoto che ha colpito il centro Italia nell'agosto 2016.
Il sindaco Fernanda Gigliotti avrebbe scritto al ministro dell'Interno Marco Minniti, al capo della Protezione civile nazionale e della Regione Calabria ed ai prefetti di Ancona, Perugia e Catanzaro.
Scrive il sindaco «È di qualche giorno fa la notizia sulla necessità di trasferire i 500 sfollati del terremoto di agosto (la gran parte anziani accolti a Porto Sant'Elpidio) poiché gli alberghi ospitanti dovranno essere liberati per non pregiudicare la stagione estiva.
Nel nostro comune, al contrario di quanto accade a Porto Sant'Elpidio, esiste invece un centro storico con molte case sfitte o disabitate e un patrimonio edilizio privato di seconde e terze case poste sul mare, la cui offerta supera di gran lunga la domanda.
Entrambe le soluzioni possono essere utili al collocamento provvisorio o anche definitivo delle famiglie sfollate, degli anziani, delle giovani coppie.
Il contesto abitativo residenziale è quello di piccolo centro urbano nel quale sono presenti diverse strutture sanitarie private e un polo sanitario pubblico, con tutti i servizi e con la possibilità di sviluppare nuove idee e di aprire attività produttive incentivate.
Inoltre Nocera Terinese è situato a soli quindici minuti dall'aeroporto e a 20 dall'Ospedale di Lamezia Terme».
Infine il sindaco Fernanda Gigliotti, nella lettera, sottolinea come il Comune, dichiarato in dissesto finanziario, sia stato costretto ad adottare «le più alte tariffe tributarie, con la conseguenza che i privati proprietari di immobili e case sono sottoposti ad una pressione elevatissima, aggravata dalla crisi economica e dalla ridotta domanda turistica» e che molte case di Nocera Terinese «sono messe in vendita al prezzo del solo atto notarile di trasferimento della proprietà».