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Redazione TirrenoNews

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Stamattina 2 maggio i carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica hanno arrestato questa mattina i componenti di un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa nell'ambito di un'indagine che coinvolge 44 persone. L'associazione, attiva a Marina di Gioiosa Jonica e in tutto il territorio nazionale, avrebbe messo a segno 103 truffe tra il 2010 e il 2012 per un valore complessivo di due milioni di euro. Gli arresti eseguiti nei comuni di Marina di Gioiosa Jonica, Corniglio (PR), Chiari (BS) e San Giorgio Lucano (MT).

L’indagine comincia nel 2010, con il sequestro di tagliandi assicurativi falsi, la denuncia di innumerevoli truffe e l’attività informativa svolta dalle Stazioni dipendenti, in particolar modo quelle di Marina di Gioiosa Jonica e Caulonia Marina.

Oggetto delle truffe era un po’ tutto , tra cui: un cucciolo di bulldog, tre bovini, 4 cavalli, un trono, diverse VW Golf e Tuareg, diverse Audi Q7, BMW X5, escavatori, trattori, veicoli commerciali, attrezzatura da magazzino, moto da cross, moto da strada. Il sistema era collaudato. Si contattava il potenziale offerente attraverso siti di annunci. I truffatori lo convincevano della bontà dell’affare . Da qui la consegna della merce ed il pagamento con un assegno che dopo qualche giorno si scopriva impagabile.

Infatti, a seguito di mirate perquisizioni, presso l’abitazione di uno degli indagati, veniva sequestrato un computer portatile all’interno del quale si acquisivano files contenenti varia documentazione contraffatta: carte d’identità, contrassegni assicurativi.

Ed ecco gli arresti: ai domiciliari:.

AMATO Vincenzo, cl. ’84, Marina di Gioiosa Jonica;

· AMELIO Salvatore, cl. ’84, Marina di Gioiosa Jonica;

BEVILACQUA Benedetto, cl. ’71, Marina di Gioiosa Jonica;

BEVILACQUA Carmelo, cl. ’80, Marina di Gioiosa Jonica (domiciliato Pontoglio (BS));

BEVILACQUA Cosimo, cl. ’63, Marina di Gioiosa J.;

BEVILACQUA Cosimo, cl. ’68, Marina di Gioiosa Jonica;

BEVILACQUA Cosimo, cl. ’85, Marina di Gioiosa Jonica;

BEVILACQUA Marco, cl. ’82, Marina di Gioiosa Jonica; (domiciliato Corniglio (PR))

BEVILACQUA Massimo, cl. ’74, Marina di Gioiosa Jonica;

BEVILACQUA Maurizio, cl.’ 84, Marina di Gioiosa Jonica; (domiciliato Corniglio (PR)

BEVILACQUA Mimmo, cl. ’81, Marina di Gioiosa Jonica; (domiciliato Corniglio (PR))

COLUCCIO Rocco, cl. ’75, Marina di Gioiosa Jonica;

CARDONE Egidio, cl. ’49, San Giorgio Lucano (MT);

FANTO’ Renato, cl. ’84, Marina di Gioiosa Jonica;

in carcere

· MITTICA Arturo, cl. ’67, Marina di Gioiosa Jonica (Carcere Locri)

 

Asp Cosenza, a breve i risultati della commissione d'accesso

Giovedì, 02 Maggio 2013 08:44 Pubblicato in Cosenza

Appena i giornali evidenziano l’accesso della Guardia di Finanza su atti recenti dell’ASP di Cosenza e perfino con accesi ad uffici ed abitazioni, ecco che a fare da contraltare si tira fuori la notizia della commissione d’accesso che da mesi sta lavorando sugli atti dell’ASP medesima ma relativi ad un periodo precedente , come a dire “aspettate, aspettate e vedrete….”

Ed il direttore Scarpelli in una nota «aveva dichiarato che la nomina della stessa(commissione) era stata avanzata dal Prefetto di Cosenza a seguito delle denuncie sulle anomalie riscontrate dopo i primi mesi di gestione nell’Asp di Cosenza di Scarpelli che aveva evidenziato la presenza di atti amministrativi non del tutto lineari e trasparenti. Infatti all’inizio della sua attività Scarpelli aveva adottato una serie di provvedimenti finalizzati al controllo di tutti gli atti che prevedevano impegni di spesa con l'obbligo di preventiva autorizzazione da parte della Direzione Generale. Sin dall’inizio la Commissione d’accesso è stata accolta favorevolmente dal direttore generale ritenendo opportuno la presenza della stessa per poter finalmente chiarire ed analizzare diverse situazioni e provvedimenti amministrativi poco chiari e bisognevoli di particolari approfondimenti certamente difficili da effettuare con personale interno».

«In questi mesi – prosegue la nota – la direzione generale ha collaborato strettamente con la Commissione nonostante le oggettive difficoltà derivanti da una struttura amministrativa fortemente carente anche per essere stata esautorata da diversi anni nella propria operatività in quanto negli anni passati le precedenti gestioni avevano nominato ben dodici Consulenti Esterni, tutti revocati nel corso del 2011, con la conseguente emarginazione dei Dirigenti dipendenti dell’Asp. In questa fase di estrema importanza per l’Asp di Cosenza in cui dopo la nomina del nuovo direttore amministrativo, un tecnico esperto in materia sanitaria, si stanno definendo le procedure relative alla nuova organizzazione aziendale, l’Asp finalmente avrà un assetto organizzativo ben definito in quanto dopo l’accorpamento delle quattro aziende sanitarie avvenuto nel 2007 non si era mai realizzato un atto aziendale unico con la conseguente disorganizzazione che si è avuta in questi anni e che con grande sforzo e sacrificio si sta cercando di modificare. I notevoli sforzi fatti da Scarpelli in questo anno di gestione hanno permesso di raggiungere un grande risultato in termini di riequilibrio economico-finanziario in quanto si è riusciti a ridurre il deficit dell’Asp dai 117 milioni del 2010 ai circa 50 del 2012 nonostante la riduzione nel 2012 di ben 8 milioni del fondo regionale assegnato all’Asp rispetto a quello del 2010. L'attività del nuovo direttore amministrativo Aldo Senatore, che in questi primi giorni ha effettuato un controllo nelle strutture amministrative del Tirreno da Amantea a Paola a Cetraro, inizia a determinare i primi provvedimenti ed in particolare al fine di dare un adeguato supporto all’attività della Commissione d’accesso il direttore amministrativo ha avocato alla Direzione Generale l’adozione di tutti i provvedimenti amministrativi e di spesa relativi all’area del Tirreno per poter dare applicazione stringente e puntuale alle disposizioni già adottate nei mesi scorsi e quindi poter effettuare i controlli ritenuti necessari per dare trasparenza e legalità agli atti». «Grande soddisfazione – conclude la nota – è stata espressa dal direttore generale per queste iniziative del direttore amministrativo che dimostrano come la scelta sia stata lungimirante e di alta meritocrazia e che permetterà di dare un ulteriore contributo all’operato della Commissione d’accesso».

E facendo eco a quanto sopra noi aggiungiamo: “Aspettiamo, aspettiamo….”

Amantea. La vicenda di Roma ha evidentemente creato un forte senso di allarme tra la gente. Ed è a questo senso di allarme che è probabilmente dovuta la paura che in molti ad Amantea hanno provato vedendo un giovane girare per la vie della città vestito di nero e con una maglia, sempre nera, avvolta intorno alla faccia di cui si vedevano solo gli occhi.

E probabilmente alcuni di loro hanno avvertito i Carabinieri che sono prontamente ed efficacemente intervenuti.

Il misterioso giovane si trovava in via Dogana, lato sud quando ha sentito la sirena di Carabinieri di Amantea . Un immediato dietro fronte la rapida fuga nella vicina traversa stradale. Ma non è bastato perché la pattuglia ha subito bloccato il giovane trasferendolo nella locale caserma.

Nessun problema. Solo un falso allarme. Si trattava di un ragazzo forse ancora più impaurito della gente che lo vedeva.

Sembra che il ragazzo che abita a Paola fosse uscito di casa senza avvertire la madre che era pure fortemente preoccupata ed avesse raggiunto Amantea dove vive il padre ma si fosse celato il viso per non farsi riconoscere.

Insomma un equivoco chiarito dal padre ch poco dopo raggiungeva la caserma di CC chiarendo il tutto-

Meglio così!

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