Sono tre le principali tipologie di termosifoni a cui si può fare riferimento: esse differiscono in base al materiale con cui sono realizzate. L'alluminio, l'acciaio e la ghisa hanno caratteristiche differenti dal punto di vista della conduzione del calore e del peso: scegliere l'uno o l'altra vuol dire privilegiare peculiarità ben specifiche a discapito di altre. I termosifoni in ghisa, in particolare, sono consigliati a chi ha la necessità di risparmiare energia. Molto diffusi nelle abitazioni private, sono costituiti da un materiale - la ghisa, appunto - che impiega lungo tempo prima di scaldarsi ma che ha il pregio di accumulare il calore, per poi rilasciarlo in modo graduale e progressivo. Proprio per questo motivo i termosifoni in ghisa continuano a emanare calore anche dopo che si spegne l'impianto di riscaldamento. Diverse le caratteristiche dei termosifoni in alluminio, che vediamo adesso.
Come sono fatti i termosifoni in alluminio e quelli in acciaio
Sono esattamente opposte le peculiarità dei termosifoni in alluminio, che si scaldano molto in fretta e altrettanto rapidamente perdono il calore nel momento in cui la caldaia viene spenta. Ciò non vuol dire che tali soluzioni siano da evitare, anzi: questi caloriferi si fanno apprezzare per la notevole lavorabilità che contraddistingue l'alluminio, grazie a cui è possibile dare vita a forme di ogni genere, originali e non standardizzate. Non a caso i radiatori di alluminio sono spesso considerati dei pezzi di design, destinati ad abitazioni che propongono uno stile contemporaneo.
Per quel che riguarda i termosifoni in acciaio, invece, in linea di massima i loro pregi e i loro difetti sono paragonabili a quelli dei caloriferi in alluminio, rispetto ai quali denotano anche una notevole leggerezza. Così come l'alluminio, anche l'acciaio vanta una grande lavorabilità: soluzioni di questo tipo sono raccomandate in ambienti in cui c'è bisogno di accendere i caloriferi solo per periodi limitati nel corso dell'anno.
Quali sono i prezzi dei termosifoni in alluminio, ghisa e acciaio?
A questo punto ci si potrebbe domandare quale sia il costo dei termosifoni in alluminio rispetto agli altri materiali: ebbene, i prezzi cambiano in modo evidente a seconda dei materiali. Con un termosifone in alluminio, per esempio, ciascun elemento ha un costo indicativo che si aggira attorno ai 10 euro, ma è bene tener presente anche i 13 euro di media richiesti per la posa in opera. Ovviamente il costo di ciascun elemento deve essere moltiplicato per il numero di elementi che devono essere installati, così come il costo di una singola posa in opera va moltiplicato per il numero di caloriferi da posizionare. A incidere sul totale delle spese contribuiscono anche i costi da sostenere per la sostituzione dei termosifoni vecchi.
Per quanto concerne i termosifoni in ghisa, che non sono modulari, il costo oscilla tra un minimo di 8 e un massimo di 12 euro per elemento; diverso è il caso dei termosifoni in acciaio, per i quali i prezzi possono raddoppiare. Insomma, per valutare in modo corretto la componente economica non ci si deve limitare a pensare al costo di acquisto, ma occorre ipotizzare anche quanto si spenderà per il riscaldamento e, quindi, a che tipo di bollette si andrà incontro.
Vale la pena di prendere in considerazione, in conclusione, anche la possibilità di ricorrere ai radiatori per il riscaldamento, noti anche con il nome di termoarredo. Si tratta di termosifoni che garantiscono il potere riscaldante di cui si ha bisogno e che, al contempo, vantano un design molto curato ed elegante. Ecco perché è possibile introdurli in qualsiasi ambiente di una casa, anche se la loro collocazione privilegiata è il bagno, dal momento che fungono anche da porta asciugamani, facendo in modo che gli stessi siano sempre caldi e morbidi, invitanti e accoglienti.