"Malgrado l'azienda sanitaria di Cosenza - distretto Tirreno abbia segnalato, su nostra richiesta, al Comune di Longobardi, il grosso ristagno di acqua presente nel terreno prospiciente la farmacia, in marina, ad oggi, la giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino continua a rimanere inerte".
E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.
"Su nostra richiesta, l'azienda sanitaria competente -continua il capogruppo Nicola Bruno- tramite personale del dipartimento area di prevenzione, effettuava, il 28 giugno del 2016, sopralluogo presso l'area prospiciente la farmacia di Longobardi marina, nel corso del quale constatava un grosso ristagno di acque, responsabile della proliferazione di insetti e di cattivi odori.
Criticità che permanevano anche alla data del successivo sopralluogo del 3 novembre 2016.
Infatti, poichè la giunta Mannarino rimaneva silente di fronte alle criticità segnalate dall'azienda sanitaria competente, abbiamo richiesto ulteriore intervento del medico d'igiene e sanità pubblica che, all'esito dei controlli effettuati, evidenziava che il ristagno di acque responsabile della proliferazione di insetti e di cattivi odori nella suddetta area, è la conseguenza di una interruzione, situata a monte del predetto terreno, del deflusso delle acque bianche".
La nota, proveniente dall'azienda sanitaria, concludeva, quindi, che "sarà necessaria da parte del servizio manutentivo del comune, ripristinare il percorso naturale delle acque bianche onde evitare il loro accumulo" nel terreno di fronte la farmacia della marina.
Insomma "non solo cattiva amministrazione e mancanza di programmazione ma -conclude Bruno - anche inerzia prolungata di una giunta che, ormai, rimane sorda anche agli inviti dell'asp".
Si è svolta domenica 5 marzo a Longobardi la prima edizione del “Carnevale in carrozza”, festa che ha animato tutti, protagonisti dell’organizzazione e realizzazione e un caloroso pubblico. Un’edizione colorata, ma soprattutto ricca di sorrisi di grandi e piccini.
L’Associazione “I Briganti di Longobardi” torna con questa bellissima idea: L’idea di farsi piccoli per ritornare grandi; non spettacolari carri allegorici, ma piccole carrozze altrettanto belle, allegre e divertenti. La parola d’ordine è infatti stata ALLEGRIA, ma anche ORIGINALITA’ e così 10 piccole carrozze hanno sfilato per le vie del Paese. Tante le persone coinvolte nell’organizzazione, hanno scelto i temi attorno ai quali hanno potuto costruire delle piccole opere d’arte impegnandosi con passione nella realizzazione e nella decorazione.
Hanno così dato vita a momenti festosi e soprattutto di sana socialità e che ha visto come protagonisti i bambini e ragazzi, quelli che più di tutti ogni anno attendono con gioia questo momento.
Le carrozze in gara sono state:
- Team Ferrari
- Team degli ubriaconi
- Team birra dreher
- Team Ambulanza
- Team del Passeggino
- Team della bara
- Team gallina fatata
- Team Papa mobile
- Team A-Team
- Team sorpresa
Ogni carrozza aveva poi un gruppo di maschere a tema e una propria coreografia e hanno danzato portando musica e allegria.
La partecipazione del pubblico è stata calorosa, dimostrando quanto sia importante vivere, anche solo per un giorno con spensieratezza e coinvolgere tutto il paese con una incontenibile allegria. I festeggiamenti si sono protratti fino a sera con intrattenimento a cura della radio RLB in diretta.
Il carnevale è una delle espressioni più autentiche della nostra tradizione che ci fa capire quanto sia importante vivere in socialità e l’importanza di un sorriso. E l’Associazione “I Briganti di Longobardi” che già tante volte ci ha abituato all’importanza dei valori quali: socialità, tradizioni, amicizia, con manifestazioni quali “Notte di Mezz’estate” e “I giochi popolari” hanno intrapreso questo anno per carnevale questa bella ed originale iniziativa, piccole carrozze ma tanta fantasia, creatività e spontaneità.
"E' scandaloso che la giunta guidata dal sindaco Giacinto Mannarino rimanga inerte di fronte alle continue perdite d'acqua dei nostri serbatoi comunali, accollandone poi i costi sugli utenti".
E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi, Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.
(nella foto il serbatoio
Arenella)
"Su nostra richiesta, l'azienda sanitaria competente, tramite personale ispettivo, effettuava, il 19 dicembre del 2014, sopralluogo presso i serbatoi di acqua potabile, i quali versavo in gravi condizioni igienico-sanitarie, all'esito del quale, invitava il sindaco ad ottemperare ad una serie di prescrizioni.
Le criticità riscontrate, alla data del 30 aprile 2015, persistevano, atteso che, a dire dell'Asp, l'amministrazione comunale adduceva "carenza di fondi economici".
Abbiamo, quindi, richiesto, lo scorso 3 ottobre 2016, l'intervento del personale ispettivo dell'Asp, alla nostra presenza, per verificare se l'amministrazione comunale, a distanza di circa un anno e mezzo, avesse ottemperato agli "inconvenienti igienico-sanitari".
E abbiamo constatato, nei giorni scorsi, una serie di perdite di acqua, all'interno di tre serbatoi che sono veri e propri colabrodo, rispettivamente, una perdita vistosa all'interno del serbatoio "Arenella", due perdite all'interno del serbatoio "Suvarello" ed una grossa perdita proveniente dal serbatoio "Salice", che si disperde lungo la strada comunale".
Beninteso "la gravità -continua il capogruppo di minoranza Bruno- non sta semplicemente, nel fatto che basterebbero piccoli interventi per evitare la dispersione idrica, essendo l'acqua un bene prezioso, ma la cosa più grave è che tutti e tre i serbatoi sono serviti da Sorical e la nostra amministrazione, ogni anno, paga circa 180 mila euro, proprio per fornitura acqua alla società in questione.
Stupisce, poi, che complessivamente il servizio idrico integrato costi, ogni anno, circa 450 mila euro, in cui sono comprese le spese per la manutenzione, malgrado disponiamo di personale che ci costa circa 30 mila euro annui e nonostante bastino piccoli interventi manutentivi per evitare sperperìo di denaro pubblico, specialmente, per un comune poco virtuoso come Longobardi, che versa in predissesto.
Stupisce, infine, che i cittadini debbano sopportare tariffe così esose a fronte di un servizio che fa acqua da tutte le parti!
Ricordiamo che l'ultima delibera di giunta, la numero 43 del 28 aprile 2016, avente ad oggetto, l'approvazione delle tariffe afferenti il servizio idrico, prevede che i consumi, oltre i 200 metri cubi, costino ai contribuenti euro 2,90 per ogni metro cubo, somma maggiorata rispetto al 2015, e la quota fissa, per ogni utenza, è stata elevata, a partire dallo stesso anno, ad euro 60, ovviamente tutto oltre iva".
"Le nostre famiglie -conclude Bruno- non vogliono e non possono più pagare il conto di un Comune inefficiente. Infatti, l'ammontare dei debiti e lo sperperìo di risorse pubbliche, ha comportato e comporta non solo una tassazione esasperata, con le aliquote al massimo, in particolare dell'acqua, ma, soprattutto, l'inasprimento fiscale, con l'invio di tutte le bollette idriche arretrate, mentre le perdite vengono "tollerate"".