Una volta si può sbagliare, ma se poi la gendarmeria francese continua ad entrare in Italia per fare tutto quello che vuole non possiamo non chiederci se esista ancora l’Italia
L’ultima è successa nei giorni scorsi quando a Claviere la Gendarmerie transalpina ha scortato due migranti africani senza avvisare le autorità italiane .
La Stampa riporta che “È accaduto venerdì scorso, in pieno giorno. Un furgone con targa francese e le scritte della Gendarmeria sulle fiancate, ha attraversato il confine a Claviere, ha percorso circa quattro chilometri in territorio italiano, scendendo lungo i tornanti dell’alta Val di Susa, finché, all’altezza di un bosco verso Cesana Torinese, ben al di qua del confine,due agenti hanno fatto scendere dal furgone un paio di giovani migranti africani e li hanno lasciati ai margini della strada. Con un cenno della mano li hanno invitati a inoltrarsi nella boscaglia, quindi hanno fatto inversione di marcia e sono tornati in Francia. Pare che non sia nemmeno il primo caso. Questa volta, però, ad osservare la spregiudicata operazione dei gendarmi c’erano un paio di agenti di polizia, della Digos di Torino. E il governo italiano non intende transigere. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero, ha già formalmente chiesto «informazioni» all’ambasciata di Francia. Mobilitato anche il nostro ambasciatore a Parigi”.
Non solo ma il giornalista freelance Maurizio Pagliassotti ai microfoni de L’Aria che Tira ha poi aggiunto ha sottolineato, che: “Questa è una prassi, io sono testimone diretto della vicenda registrata nei giorni della scorsa Primavera, quando c’era lo scontro sull’irruzione all’interno della stazione ferroviaria di Bardonecchia: il via vai delle camionette francesi era di una all’ora.
Quando filmavo questi scarichi di uomini e donne, venivo invitato dalla gendarmeria francese a mostrare i documenti”. Non si tratterebbe dunque di un episodio isolato, ma di un sistema ormai consolidato.
Macron fa il furbetto?
No, a noi sembra solo l’arroganza dell’Imperatore transalpino, protetto dal lussemburghese che dichiara che “la Francia è la Francia”
“Non voglio credere che la Francia di Macron utilizzi la propria polizia per scaricare di nascosto gli immigrati in Italia”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini precisando di essere “in attesa di sviluppi”.
Poi però ha avvertito la Francia che “Se qualcuno pensa davvero di usarci come il campo profughi d’Europa, violando leggi, confini e accordi, si sbaglia di grosso. Siamo pronti a difendere l’onore e la dignità del nostro Paese in ogni sede e a tutti i livelli – assicura -. Pretendiamo chiarezza, soprattutto da chi – sottolinea – ci fa la predica ogni giorno, e non guarderemo in faccia a nessuno!”.
Salvini che ha dichiarato di non accettare le scuse del governo a guida Emmanuel Macron, ha invitato quindi “il collega Moavero a chiedere chiarimenti all’ambasciatore” francese.
Una situazione vergognosa che ha fatto reagire perfino qualcuno del PD in difesa della dignità dell’Italia e del popolo italiano. Un bene.
“Non accadrà più”, afferma il ministro degli Affari Europei francese Nathalie Loiseau, ha sottolineato: “La cooperazione tra Francia e Italia sulla migrazione è importante. Faremo in modo che questi incidenti non accadano più”, riporta Tg Com 24. La Loiseau poi aggiunge: "Dalle prime informazioni si tratta di gendarmi arrivati da poco nella regione, che hanno avvertito la polizia italiana. Sono entrati senza volerlo in Italia. Abbiamo disposto un'inchiesta e un'ispezione. E' stato un evento accidentale".
Quasi che si trattasse di un pacco postale
Ma le polemiche non si placano, con il governo nostrano all'attacco: "La Francia "scarica" migranti come se fossero oggetti e tutti tacciono. Chiudono le frontiere, ma Macron è europeista", il commento del Sottosegretario per la Pubblica amministrazione Mattia Fantinati.