La Sea Watch afferma di aver provato a contattare le sale operative della Guardia costiera di Tripoli, oltre a Malta, Italia e il governo olandese di cui la nave batte bandiera.
Ma da nessuno sarebbe arrivata risposta.
Purtroppo hanno dimenticato la Grecia, la Spagna, la Francia, la Germania e soprattutto il Vaticano, che ha sempre aperte le porte delle sue oltre 100 mila case di proprietà!
E così nessuno vuole i 65 migranti salvati dalla Ong Sea Watch, neanche la Libia.
Non che, ovviamente, l’equipaggio della nave umanitaria li avrebbe mai consegnati alle motovedette di Tripoli ma il soccorso è avvenuto in zona Sar libica a 30 miglia a nord dalla costa di Zwara e dunque sulla carta il coordinamento è di competenza dei libici.
"Ma la Ong non ci ha avvisati del salvataggio, non ha avvertito la nostra Guardia costiera, adesso quindi è una responsabilità loro". Così replica il portavoce della Marina libica, Ayob Amr Ghasem.
“Stamattina - fa sapere la Ong - una motovedetta libica si è avvicinata alla nave e le ha intimato di allontanarsi.
E nessuna delle altre autorità contattate si è dimostrata disponibile a dare indicazioni né a fornire un porto sicuro. Siamo di nuovo soli".
Ovviamente l’Europa resta silenziosa.