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Un’altra truffa Via Web: la finta Polizia di Stato. NON PAGATE

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Continuano i tentativi di truffa via web. Da tempo ormai ,anzi da troppo tempo, sul web è presente un virus “ramsonware” (dall'inglese “ramson” che vuol dire ricattare e “ware” componente) che blocca il computer di numerosi cittadini.

Sul pc compare una immagine che riporta Il logo della Polizia di Stato e la scritta “Unità di analisi sul crimine informatico” Vedi foto

E’ la stessa Polizia di Stato che dice che :” NON E’ VERO !” E che : “SI TRATTA DI UNA TENTATA FRODE”

Sulla pagine viene evidenziato che il computer oggetto di blocco presenta contenuti illegali del genere: (immagini pedopornografiche - messaggi terroristici - violazione legge diritto d’autore, eccetera)con rilevantissime sanzioni penali.

Non sembra vero, quindi, al malcapitato, cavarsela con il pagamento di sole 100 euro per riassicurarsi il ripristino della funzionalità del PC.

Non solo ma si elimina anche l’imbarazzo che viene spontaneo se un altro della famiglia, dell’azienda prova ad usare il computer.

Secondo quanto accertato invece si tratta invece di un pagina elaborata da un server russo con la quale si tenta di trarre in inganno i navigatori del web facendo leva sul timore che può incutere l’Autorità di Polizia.-

Gli investigatori spiegano che il ramsonware è un particolare tipo di malware, un virus che si diffonde infettando il sistema operativo tramite note vulnerabilità nei servizi di rete, email con allegati eseguibili, navigazione su siti malevoli, attività non sicure all’interno di alcuni social network.

Per i meno “esperti” si consiglia di rivolgersi ad un tecnico per la rimozione del virus.

Qualcuno suggerisce anche di installare opportune difese per scongiurare il ripetersi di tali episodi, ma non sembra che sia possibile.

La Questura di Biella invece http://questure.poliziadistato.it/Biella/articolo-6-681-45557-1.htm per coloro che sono dotati di una conoscenza adeguata è possibile sbloccare il PC effettuando le seguenti operazioni:

- spegnere il computer e farlo ripartire in “modalità provvisoria”tenendo premuto (per la fase di accensione) il tasto “F8”

- cliccare con il mouse su START (oppure AVVIO o ancora sull'icona di Windows) posto in basso a sinistra della barra delle applicazioni e all’apertura del menu a tendina verticale fare clic su "Tutti i programmi", così da aprire l’elenco dei software installati;

- cercare la cartella "Esecuzione automatica" e una volta individuata, fare clic con il mouse sull’icona corrispondente sullo schermo;

-   viene visualizzata la lista dei programmi configurati per essere avviati automaticamente all’accensione del computer senza l’intervento di chi è alla tastiera;

-   dovrebbe apparire, tra gli altri, il file "WPBT0.dll" oppure un file con nome identificativo del tipo "0.<una serie di altri numeri>.exe" (il file si può presentare in altre varianti sintattiche);

-   selezionare il file ed eliminarlo con il tasto “CANC” oppure “DEL” o spostando il file nel cestino presente sul desktop del computer;

-   selezionare con il mouse il “cestino” sul desktop e fare clic con il tasto destro;

-   all’apertura della finestra in corrispondenza del cestino, selezionare “svuota cestino” così da procedere alla definitiva eliminazione del malware;

-   spegnere il computer e riavviarlo normalmente, così da poter constatare l’effettivo ripristino del regolare funzionamento dell’apparato a disposizione;

-   provvedere all’installazione (e al costante aggiornamento) di un programma antivirus per scongiurare il ripetersi di tali episodi, poiché il virus è in costante mutazione.

Ci chiediamo invece, come per altri casi in passato, perché non si riscontri dove finisce il denaro e da chi viene ritirato al fine di sanzionarlo penalmente ma anche di pretendere cessazione della truffa chiudendo le vie di accesso.

Ultima modifica il Mercoledì, 06 Febbraio 2013 09:50
Redazione TirrenoNews

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