“E’ il più grande attacco di sempre”. : «E’ qualcosa di simile alle bombe nucleari». Indagano le polizie di cinque Stati. Sono a rischio anche banche e apparati dei governi
Tutto sembra nato dalla mancata legislazione mondiale che permetta il controllo della rete.
In sostanza una Spamhaus, un’organizzazione internazionale no-profit attiva nella lotta contro lo spam, con sede a Londra e Ginevra, ha bloccato i server gestiti da Cyberbunker, una house disposta ad ospitare qualsiasi contenuto ad eccezione di pedopornografia e terrorismo come dichiara sul suo sito.
Di fronte a questa scelta Sven Olaf Kamphuis, portavoce di Cyberbunker, ha accusato Spamhaus di abusare della sua posizione senza aver titolo a stabilire “ciò che può stare o non può stare sul web”.
E così dal 19 marzo, secondo Spamahaus, Cyberbunker avrebbe fatto partire una serie di attacchi di tipo DdoS (Distributed Denial of Service) in combutta con bande criminali dell’Europa orientale e della Russia scaricando una massa di traffico impressionante pari a 300 gb/s (in genere il volume è in media di 50 gb/s) contro le strutture dell’organizzazione per tagliarle fuori.
In sostanza si dirotta verso i nodi di rete internet un’enorme quantità di traffico che blocca le attività. Bloccando le attività di Spamhaus si vanifica il suo sito antispam.
Gli utenti rischiamo di trovarsi nella casella email più spam del solito e visto che gran parte dello spam è anche una componente malevola, ci saranno email che cercheranno di far scaricare virus malevola, cioè virus malware, magari fingendosi un servizio clienti delle poste o di una banca.
Cosa consigliamo. La massima cautela nell’aprire nelle email e chiedersi prima se si tratta di una email vera o di un truffatore dannoso