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sindaco«Non sono più il sindaco di Amantea. Le dimissioni della metà dei consiglieri eletti ha apposto la parola fine a questa esperienza.

 

Ringrazio tutti. In primis proprio gli eletti che hanno iniziato con me questo percorso amministrativo e che hanno preferito compiere altre scelte e seguire altre strade, come Giusi Osso che in questo suo agire mi ha dato una grandissima lezione di vita.

 

Ringrazio chi ha sostenuto la nascita e la formazione della lista Rosa arcobaleno che, per la prima volta, ha portato al vertice dell’esecutivo una donna e una mamma: una circostanza impensabile solo fino a pochi anni addietro, quando le stanze delle trattative politiche erano chiuse a chi aveva anteposto il senso della famiglia a tutto il resto.

 

Ringrazio chi non ha creduto in me e nella mia onestà, chi non è stato capace di percepire le mie intenzioni, chi non ha avuto il coraggio di mostrare chi fosse in realtà».

«Ringrazio gli amici veri che non mi hanno fatto mai mancare il proprio sostegno ed anche i consiglieri di maggioranza che sono rimasti fino all’ultimo in sella, senza esitazioni, condividendo un progetto che avrebbe fatto intravedere i suoi frutti nei prossimi anni.
Il nostro scopo principale era risanare l’ente comunale, convincendo la collettività a sentirlo proprio, a partecipare al suo funzionamento, rafforzando il ruolo dell’ufficio tributi. Ringrazio i cittadini di Amantea e Campora San Giovanni: abbiamo cercato di trasmettere l’idea di una città unica e unita, sposando le idee e le speranze delle anime che la compongono».

«Un ultimo ringraziamento lo rivolgo, infine, alla mia famiglia. Sono stati tanti i momenti di difficoltà e di sconforto che sono stati superati nella tranquillità di un abbraccio che un genitore rivolge alla propria figlia, nella consapevolezza che ogni azione compiuta e ogni gesto è fatto nel rispetto del prossimo e non di sé stessi. Auguro alla mia città solo il meglio, e a chi verrà dopo di me di agire con la stessa trasparenza e lo stesso amore».

Pubblicato in Politica

Nove consiglieri si dimettono ma la segretaria chiede la conferma delle firme.

 

Sono circa le nove di stamattina quando Giusi Osso e Sante Mazzei protocollano le dimissioni contestuale di 9 consiglieri comunali.

Siamo alle elezioni.

 

Non ancora dice la segretaria che vuole la conferma delle firme.

Alle 12 i 9 saranno al comune nella stanza della segretaria per le operazioni di conferma

Al momento nella stanza c’è la ex maggioranza .

 

Vi informeremo.

Sapete in politica nulla è certo nemmeno le paci e le guerre.

Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di Concetta Veltri

 

 

La città di Amantea non ha bisogno di sentire liti personali ma di avere risposte alle sempre più impellenti ed improrogabili necessità.

I problemi sono “L'emergenza occupazionale, i tardati pagamenti degli stipendi dei dipendenti e dei debiti con i creditori, l’insufficiente se non mancato contrasto alla micro e macro criminalità, lo stato di indecoroso abbandono della città, le strade ed i marciapiedi disastrati, sia di Amantea ma soprattutto della frazione di Campora San Giovanni del cui stato di abbandono parlo da sempre sin dall'inizio di questa legislatura .

Oggi anche altri colleghi prendono coscienza di quanto io denuncio da sempre.

Ed avverandosi la profezia questa maggioranza continua a perdere pezzi.

Non per fare demagogia ma per dovere nei confronti della popolazione credo sarebbe meglio per tutti se questa esperienza politica finisse al più presto.

 

Ammettete il vostro fallimento e tornate ognuno al vostro lavoro: la politica non è per tutti e certamente non lo è per questa maggioranza al governo della città.

Non esagero dicendo che se ve ne andaste subito il 90 % della popolazione di Amantea e di Campora si sentirebbe sollevata da un peso e vi sarebbe grata.

Non vi offendete allora se vi suggerisco fortemente di prendere coscienza della vostra inidoneità ed invece di attendere la fine naturale di questa legislatura ed altrettanto fortemente se vi invito ad andare via prima possibile tentando di evitare di portare al dissesto finanziario il nostro ente..

Anzi apprezzeremmo la vostra sincerità se dichiaraste quello che tutti sospettiamo e che voi sapete e cioè che i debiti sovrastano di gran lunga le entrate che ormai sono sempre più ridotte al minimo, anziché illudersi di poter cambiare le cose come se aveste una bacchetta magica.

Sospettiamo che il dissesto non sia solo una ipotesi remota quanto una condizione fin troppo reale ed un dissesto metterà i cittadini di Amantea e di Campora in seria difficoltà perché significherà pagare le tasse al massimo delle aliquote fino a quando i debiti non verranno ripianati.

 

Non solo,e voi lo sapete, il dissesto spezzerà ogni prospettiva di sviluppo della città.

E che dire, infine, dell'assessore Cannata che continua a sostenere di prodigarsi ma che nonostante sia assessore dal "1916" non è conosciuto da nessuno nè ad Amantea nè a Campora.

Ma passiamo oltre, altrimenti rischio di fargli avere troppa notorietà.

E che dire, infine, del sindaco . Io e tanti come me pensiamo che non sia necessario che continui con questo sacrificio di responsabilità, come da lei stessa dichiarato.

Ma forse tornando a fare il suo mestiere principale di insegnante si sentirà più gratificata e sicuramente la città di Amantea gliene sarà grata.

Non ci sono più scuse, nè tempo da perdere, la città ha immediato bisogno di essere liberata dalla vostra presenza e governata a dovere. Prima che sia troppo tardi.        Concetta Veltri

Pubblicato in Campora San Giovanni

Dopo una non richiesta e non necessaria difesa politica di Sergio Tempo ecco, forte, la richiesta di dimissioni dell’ amministrazione avanzata da Andrea Ianni Palarchio!

 

 Questa la sua nota:

“Ho letto il comunicato stampa fatto dal Sindaco riguardo alle dimissioni dell'assessore Tempo è sono rimasto allibito dal leggere cose che mai da fuori avrei immaginato.

 

Io personalmente non condivido parecchie operazioni sottoscritte da Sergio Tempo (per nome e per conto della giunta Sabatino) e lungi da me il voler essere oggi il suo difensore (non ritengo che ne abbia bisogno di uno) ma mi sembra del tutto strano leggere che i rapporti tra di loro non erano "idilliaci".

 

Intanto ricordo benissimo che nella preparazione della lista Rosa Arcobaleno il nome dell'assessore Tempo (insieme a quello del Dr. Morelli) veniva speso come indice di forza e di serietà della lista già quando era in fase embrionale.

Ora non mi sembra giusto rinnegare.

Dopo le elezioni (anche se il Sindaco ci dice che Tempo era rimasto scontento per l'esito) a lui venivano assegnate deleghe fondamentali quali Bilancio, Tributi , Contenzioso, Lavori Pubblici riconoscendo evidentemente le sue competenze.

Competenze non solo scritte sulla carta

Vorrei ricordare, prima di tutto a me stesso, che Sergio Tempo gestisce le risorse comunali del comune dal 2006 (tranne periodo commissariale) ed ha incarichi importanti di gestione/controllo economico in molte aziende/altri enti.

Uno con questo curriculum come si fa a descriverlo come uno incapace di assumersi le sue responsabilità?.

 

Spesso la firma era la sua e non mi pare che sia mai scappato dal confronto, anche con l'opposizione.

In occasione di vari consigli comunali l'assessore Tempo, infatti, veniva elogiato dallo stesso Sindaco e da altri componenti della maggioranza per il minuzioso ed eccellente lavoro svolto in occasione di rinegoziazione di mutui , nella rendicontazione del bilancio e persino in occasione della richiesta dei nuovi mutui alla cassa depositi e prestiti (alla quale lui aveva personalmente espresso la sua contrarietà a contrarre parte di questi ma che comunque ha sottoscritto ben conscio credo che un assessore deve sapere fare anche una sintesi delle richieste di una maggioranza).

Ora viene accusato di atteggiamento non maturo e irresponsabile.

Viene accusato di essersi candidato nella speranza di poter condizionare l'operato del Sindaco .

 

Io personalmente ricordo Sergio Tempo assessore nella giunta Tonnara molto parsimonioso nelle spese e se non ricordo male protagonista di varie discussioni con l'allora assessore Carratelli per le spese nei programmi estivi (non più di 35.000 euro per l'intero programma).

Bene nel 2015 sono stati spesi per un programma estivo ormai dimenticato circa 100.000 euro senza alcun battito di ciglia da parte di Tempo .

Allora mi chiedo chi ha condizionato chi ?

La vera oggettiva valutazione da fare è che siamo di fronte ad un fallimento istituzionale e politico; solo così si può riassumere l’operato dell'amministrazione Sabatino.

Questa maggioranza in consiglio comunale deve prendere atto della perdita (dopo quella di Alessandro Salvatore) di una colonna portante della lista Rosa Arcobaleno, deve riconoscere di non costituire alcuna maggioranza e dovrebbe sentirsi il dovere di porre fine all'agonia della nostra città".

 

Andrea Ianni Palarchio

Pubblicato in Cronaca

Ecco l’ultimo sforzo di Gigi El Tarik del quale ci permettiamo di segnalare come il titolo dovrebbe essere :Cosa fare per non morire?.

 

 

 

 

 

 

 

Dovrebbe essere doveroso da parte di una Amministrazione comunale, in particolare del primo cittadino, spiegare i motivi reali per tutte le “disgrazie” che continuamente si abbattono su Amantea ( mare inquinato dalle tubature della fogna, mancanza di acqua potabile nelle case, l’immondizia che circonda la cittadina, ecc.). Una Amministrazione che sembra avere come unica aspirazione volere a tutti i costi impossessarsi di eventi popolari che nulla hanno che spartire con i compiti ai quali dovrebbero dedicarsi per rendere meno vergognoso il vivere in questo paese. In nome dell'onestà e della trasparenza, principi che dovrebbero sempre ispirare la gestione della cosa pubblica, il “primo cittadino” dovrebbe spiegare quale logica pervade la sua giovane mente. Spiegare perché ci si ostina ad andare avanti anziché riconoscere il proprio fallimento politico e amministrativo. La cittadina tutta si augura di trovare risposte concrete e, se le stesse non dovessero arrivare dalla maggioranza, auspica di essere edotta almeno “dall'opposizione”. La popolazione chiede a viva voce un minimo di decenza da parte di un Sindaco che conosciamo tutti come "brava persona", ma che dovrebbe fare un mea culpa per aver portato il paese nel baratro. Se ammettesse i suoi errori e andasse a casa, dedicandosi all'unica professione che ama e che ha sempre fatto con amore, almeno uscirebbe di scena con l'onore e la dignità che contraddistingue certe "brave persone". In questi giorni si assiste ad accadimenti che non hanno riscontro in tutta la lunga storia di Amantea. Fatti straordinari che hanno determinato uno stato di preoccupante confusione e disagio nei cittadini. Fonte di tanto malessere è sotto gli occhi di tutti: l’incompetenza”. Nell’opacità del Comune di Amantea si sta realizzando il paradosso di dover dar conto a dirigenti o sedicenti tali, non incaricati ufficialmente attraverso ordini di servizio, bensì indicati verbalmente da qualcuno. Al “Primo Cittadino” sarebbe utile ricordare - prendendo atto che ai membri del Consiglio comunale manca un quadro di riferimento certo sugli effettivi incarichi di responsabilità - alcuni aspetti della nostra millenaria cultura. Chiaramente, non si arriverà a chiedere al Sindaco di emulare il Re delle tragedie Greche che faceva proprie le malefatte sociali, pagando con la propria vita. Ma, per il bene della comunità, lo stesso Sindaco non può chiedere alla cittadinanza di pagare per le colpe della sua Giunta. Di conseguenza, dovrebbe sentirsi in dovere di richiamare la propria attenzione su quanto sta accadendo ed intervenire e fare chiarezza su tutta questa inaccettabile situazione, che ha preso un abbrivio autodistruttivo con gli imbarazzanti silenzi nelle stanze del Municipio che portano inevitabilmente nocumento all’immagine già di per sé non molto positiva di Amantea. La città ha atteso da più di un anno celeri risposte che le permettessero di uscire dalla difficile situazione di impasse in cui versa, ma ad oggi si ritiene che l'attuale classe politica non abbia promosso le necessarie azioni risolutive atte a risollevare le sorti del paese e dell'intera comunità.  Si ritiene inoltre, che sia doveroso, da parte della giunta, nei confronti di tutta la cittadinanza, mettersi in discussione e fare un passo indietro di fronte al palese fallimento del loro fantomatico progetto politico. In campagna elettorale il sindaco diceva: “La mia è una candidatura nata dalla gente”. Adesso la stessa gente le chiede di ritirarsi a vita privata. In tale circostanza ostentava competenze ed esperienza nell'amministrare la "cosa pubblica", sedicente conoscitrice della situazione economica disastrosa dei conti del comune, l’unica capace di affrontare e risolvere i veri problemi di Amantea, invece ha contribuito a mantenere il paese in uno stato di stallo, in una condizione di assopimento e profonda agonia. Il servizio di raccolta rifiuti promessa in campagna elettorale non esiste. I cittadini pagano una “TARSU” tra le più alte d’Italia, di contro il servizio non appare idoneo ad una città che dovrebbe essere pulita e decorosa, e che invece si trova sommersa dalla spazzatura; lo spostamento delle antenne ripetitrici fuori dal centro abitato, ma a causa dell’incompetenza di chi doveva obbligare Telecom e le altre società telefoniche a spostarle ci si ritrova in paese con antenne che emanano onde elettromagnetiche pericolosissime per la salute; sempre molti più giovani sono costretti ad emigrare per la mancanza di occupazione. Non c’è nessun piano di sviluppo in atto per risolvere questo grave problema e sempre più attività commerciali chiudono o stentano ad andare avanti; lo stato dignitoso che possa far dire che la cittadina sia pulita, bella e vivibile, non si è neanche lontanamente accennato. Amantea è in uno stato di indecenza e completo abbandono, i pochissimi turisti e gli altrettanti pochi emigrati che fanno rientro solo per il breve periodo delle ferie, sono sempre più schifati dal degrado della città e dello stato del mare di Ulisse. La società che gestisce le acque opera aumenti e aggravi di oneri pregressi e richiede depositi per cauzioni non sempre o assolutamente dovuti e chi rappresenta il paese non si sente in obbligo di tutelare il cittadino, come invece viene fatto in altri paesi. Questa Amministrazione non ha avuto e non ha nessuna intenzione di chiedere che la gestione dell’acqua torni pubblica. Da più di un anno si sono scritte centinaia di pagine di denunce e centinaia di richieste da parte dei cittadini senza ricevere nessuna risposta. Il sindaco e la sua giunta dovrebbero avere “la consapevolezza” che non offrono nessun servizio rispetto alle tasse che i cittadini pagano.   Lo stesso sindaco deve prendere atto della propria incapacità politica di dare risposte ad Amantea e agli Amanteani e debba con un atto di umiltà, coraggio e responsabilità rassegnare le dimissioni. A chiedere le dimissioni non dovrebbe essere solo chi scrive insieme ad una fetta consistente di popolazione sana di Amantea; ma anche quella “opposizione” che rischia di essere collusa con questa inqualificabile Amministrazione.

Beaumont sur Mer Agosto 2016 Gigino A Pellegrini & G el Tarik

NB Dichiariamo come sempre la nostra disponibilità ad ospitare eventuali risposte della politica. Ma non ci illudiamo.

Pubblicato in Primo Piano

Ci sono ammini stratori che tentano di sopravvivere a se stessi e per farlo inventano di tutto, anche il trasferi mento alle future generazioni dei debiti creati nel tempo da loro stessi e dai loro predecessori.

Il problema è sempre lo stesso ed è quello di garantire senza opportuni e sufficienti mezzi finanziari la maggior parte dei servizi necessari per una società evoluta e povera.

Come fare? Semplice, facendo debiti che poi qualcuno sarà chiamato a pagare; l’altro!

Già, direte. Facile parlare da fuori senza la responsabilità di amministrare, di fare scelte difficile e che possono essere contestate , di non avere più i voti necessari per essere non solo eletti ma vincitori nelle elezioni!

No! E’ facile invece continuare a creare debiti con la consapevolezza che saranno trasferiti per forza alle incolpevoli future generazioni che avranno quanto oggi hanno i cittadini gratis o quasi proprio per pagare quello che oggi pretendiamo senza pagare.

Ma sembra che ormai si sia ad una svolta

Sembra cioè che gli imbrogli nei bilanci stiano per essere scoperti; sembra che le tariffe dei servizi comunali che diventano sempre più alte portino verso forti reazioni sociali, sembra che i costi della salute riducano i servizi, soprattutto ospedalieri, così che per curarsi si debba andare fuori regione spendendo fonti finanziarie che non creano lavoro e reddito in Calabria.

Ed allora stamattina un amico di un paese vicino mi ha detto :” Sono pieni di debiti e non riusciranno a chiudere il Bilancio preventivo del 2016, così che saranno costretti a dimettersi”

Certo esiste una soluzione, sia pure difficile da praticarsi.

Ed è quella di far pagare le tasse a tutti.

Basterà, cioè, combattere fortemente la evasione tributaria.

Una lotta possibile solo nella misura in cui non ci siano gravi stati di compromissione della zona grigia ( politica od amministrativa ad ogni livello ) e comunque solo se gli investigatori accederanno agli atti dei relativi uffici tributari . In verità basta poco ma non possiamo dimenticare di essere in Calabria dove ( è cosa di questi giorni) si scopre dopo 30 anni che parte delle fognature di Vibo sversano in un canale ( il Sant’Anna) e giungono al mare insieme ad Alluminio, mercurio e ferro oltre che all’escherichia coli. 30 anni!!!!

O basterà utilizzare in modo fortemente opportuno le poche risorse economiche degli enti locali scegliendo con oculatezza le opere da realizzare.

Vi starete chiedendo se le dimissioni siano una risposta alle gravi situazioni finanziarie.

No, non lo sono, ma sono la necessaria anticamera al dissesto finanziario , all’allontanamento dei responsabili dello stesso ed al controllo dell’ente da parte dello Stato.

Pubblicato in Politica

Questa la nota stampa di Francesca Menichi no:

“M5s : vogliamo competen za e trasparen za per l’ufficio tributi: si decida in Commiss ione.

L’amministrazione del Comune non è una cosa riservata e destinata a pochi “eletti”. Tutto dovrebbe svolgersi alla luce del sole. Eppure ad Amantea tutto sembra avvenire nelle segrete stanze ed essere accessibile a pochi.

Vogliamo invece rendervi noto quello che sta accadendo all’ufficio Tributi facendovi una cronistoria.

Il 31 agosto del 2014 va in pensione il responsabile Carmelo Zucco e l’ufficio tributi viene affidato alla segretaria dott.ssa Mercuri che lo gestisce fino al 7 maggio con una presenza di 15 ore a settimana da condividere con i ruoli di segretaria generale e dal primo novembre di responsabile del settore ragioneria.

Intanto alla fine di dicembre viene stabilizzata in categoria D la dott.ssa Zagordo.

“Casualmente” il 30 aprile 2015 con delibera di giunta n.86 viene nuovamente sdoppiato il settore finanziario che era stato accorpato nel 2013 in occasione della proroga fatta al ragioniere Sabatino e cosi si ricostituiscono i due settori tributi e ragioneria.

E così alla dott.ssa Zagordo il 7 maggio con decreto del sindaco viene conferito l’incarico di responsabile dell’ufficio tributi.

Il 14 maggio in termini trionfalistici viene riferito in Consiglio Comunale che tutti i problemi dell’ufficio tributi erano superati e che dopo i “refusi della TASI” e i “disastri della TARI” potevamo stare tranquilli. A dire il vero in quella sede ci fu una vera e propria confessione dell’assessore Tempo che ammetteva che “da tempo l’ufficio tributi risultava e risulta disorganizzato”- parole testuali - (ma chi è stato assessore ai tributi negli ultimi 9 anni?) e che invitato alle dimissioni diceva che sarebbe stato pronto a dimettersi qualora non si fossero risolti i problemi.

Dopo nemmeno tre mesi, il 30 luglio, tutte le speranze si infrangono contro una lettera che la dott.ssa Zagordo invia al Sindaco e all’assessore Tempo preannunciando che dal primo settembre avrebbe lasciato l’incarico. Ma perché questo lasso di tempo? Aspettava che il sindaco o l’assessore avessero in quel periodo fatto scelte che potessero consentirle di rimanere? E quali potevano essere queste scelte? Questo non è dato sapere.

Ciò che sappiamo è che il 16 luglio ci sono state due delibere importanti:

1)la 164 che prevedeva la proposta di un progetto di contrasto all’evasione relativa al servizio idrico integrato (che alleghiamo);

2) la 166 che programmava spostamenti negli uffici che in realtà si sono realizzati solo a metà: i dipendenti Marsico e Triestino sono stati destinati ad altri uffici e si sono effettivamente spostati, mentre dei due che dovevano andare all’ufficio tributi solo il dipendente Posteraro vi si è recato mentre il dipendente Curcio è rimasto all’ufficio urbanistica. Come mai? In sostanza l’ufficio invece che essere potenziato è stato depotenziato e adesso dispone solo di un responsabile dimissionario e due impiegati, anche perché i tre soggetti in mobilità e il componente dell’ufficio di staff hanno terminato il periodo di impiego.

Insomma il 4 settembre la dott.ssa Zagordo con una nota rivolta a tutti i consiglieri comunica le sue dimissioni adducendo “motivi personali che le impediscono di lavorare dopo l’orario di lavoro”, e che “la complessità del lavoro richiede un’intensa attività di studio”. Ma questo cosa significa? Allora la dott.ssa Zagordo non era preparata per il tipo di incarico? E allora perché è stata incaricata? E perché ha accettato?

In conclusione l’ufficio tributi è di nuovo senza un responsabile. A questo punto chiediamo una presa di coscienza e assoluta trasparenza. Riteniamo che sia giusto valutare chi abbia la qualifica e le competenze necessarie per risanare l’ufficio che si occupa delle entrate dell’Ente. In sostanza il prossimo titolare di un ufficio così strategico deve essere scelto con criteri oggettivi e con la finalità del buon andamento e non in base a simpatie e ad antipatie che non possono determinare nessuna scelta responsabile. Pretendiamo serietà e trasparenza e a tal fine abbiamo chiesto con una nota inviata ieri che venga convocata la commissione consiliare competente per un confronto pubblico sull’argomento. Alla commissione chiediamo che partecipi anche la dott.ssa Zagordo per relazionare sulla situazione dell’ufficio, il dirigente del personale Mario Aloe e la segretaria Mercuri, perché presieda e coordini in qualità di garante del rispetto della legge le scelte che si effettueranno.

Non ci interessano le voci di corridoio che pure abbiamo sentito sui “papabili”, non ci interessano le beghe sottostanti, vogliamo che si capisca finalmente che l’amministrazione pubblica deve rispettare i criteri del buon andamento e della imparzialità come prescrive semplicemente la Costituzione. I cittadini sono stanchi di essere presi in giro da un’amministrazione che fa acqua da tutte le parti.

Non c’è altra possibilità. Si convochi al più presto la commissione B, ferma dal 6 agosto, si facciano scelte condivise, trasparenti e responsabili, oppure l’assessore Tempo rassegni le dimissioni.

All'Assessore ai Tributi

Allla Presidente della Commissione Consiliare B

Alla Segretaria Generale

E, p.c. Alla Dott.ssa Zagordo

Al Dott. Aloe                                                                                    --COMUNE DIAMANTEA_

Amantea, 22 settembre 2015

Oggetto: Richiesta convocazione commissione consiliare B.

La sottoscritta Francesca Menichino, nella propria qualità di consigliere comunale, chiede che sia convocata al più presto la commissione consiliare competente nella materia dei tributi per discutere in forma condivisa e trasparente della situazione della organizzazione dell'ufficio tributi la cui responsabile dott.ssa Zagordo ha comunicato ufficialmente a tutti i consiglieri in data 4 settembre '15 la volontà di dimettersi dall'incarico conferitole con decreto del sindaco del 7 maggio scorso.

Si ricorda alla presidente di commissione, anche nella qualità di vicepresidente, che la commissione non si riunisce dal 6 agosto e che per regolamento deve riunirsi almeno "uno volta al mese e ogni volta che se ne ravvisi lo necessità". In questo specifico frangente si possono ritenere integrate entrambe le condizioni che rendono indifferibile la convocazione della commissione.

Si attende un celere riscontro e si chiede che alla seduta di Commissione partecipino anche la dott.ssa Zagordo, il dott. Aloe quale responsabile del Personale e la dott.ssa Mercuri nel suo fondamentale ruolo di assistenza e controllo tecnico- giuridico.

Si ringrazia e si porgono distinti saluti.

IL CONSIGLIERE COMUNALE M5S                 Francesca Menichino

Vedi anche

Delibera di giunta n 164 del 16.07.2015, e

Delibera di giunta n 166 del 16.07.2015

Pubblicato in Primo Piano

E’ davvero finita l’estate . Tanti i segni.

Per esempio stamattina è stata mietuta l’erba nel centro storico e perfino scopata e portata via. Gli operai hanno finito di montare palchi e si possono dedicare al centro storico in attesa dei turisti.

 

Ma quello principale è sicuramente costituito dalle voci che circolano per la città.

Voci diverse e perfino dissonanti.

C’è quella di una minoranza zittita dalla paura che possa esserci qualche transfugo verso la maggioranza.

O se volete c’è quella di una minoranza se non compromessa ,comunque compromettibile.

Ed, infine, c’è quella di una minoranza che ormai dispera che la maggioranza possa cadere ; quasi a dire: questi durano 5 anni. Mica posso gridare per 5 anni!

Ma c’è anche quella di un camporese pronto a subentrare in Consiglio comunale.

Una voce diffusa da più persone ( camporesi, ovviamente) interessate ed attendibili.

Ma noi non ci crediamo.

Si! E’ vero che sono circolate e circolano voci di forti fibrillazioni ma non certamente al punto da determinare dimissioni creando tra l’altro problemi di tenuta della giunta.

Si! Stando a quanto si dice sarebbe vero che la consigliera Caterina Ciccia avrebbe inviato una riservata al sindaco con la quale avrebbe giustamente espresso le sue forti amarezze.

 

Ma forse solo per avere maggiore attenzione.

Ed è anche vero che alcuni consiglieri non navigati e quindi assolutamente sinceri avrebbero dichiarato :

Uno : “ E’ inutile negarlo! Ci sono problemi di ogni tipo che non è facile affrontare e risolvere “

Ed un’altra alla domanda “ Adesso dovete affrontare il problema della Zagordo” ha risposto dicendo “ Fosse solo quello!”

Non solo. Sembra che nella ultima giunta le voci si siano levate altissime( da essere sentite fuori della stanza) e che esse abbiano interessato “i pezzi grossi” .

Ma tutto sembra essere stato riparato, aggiustato, rimediato.

E qualcuna mentisce categoricamente le sue dimissioni

Allora “Tous va très bien, Madame?”

“Oui, oui! Monsieur le chevalier"

Salvo sorprese, s‘intende!

Pubblicato in Cronaca

La segreteria della Lega SPI-CGIL del Comprensorio di Amantea emette una durissima nota con la quale , in buona sostanza, fa il punto sui PAC e ne anticipa il ferale fallimento, con danno per tutti gli anziani del comprensorio, e chiede con forza le dimissioni dei responsabili.

Ecco il testo della nota e di seguito l’elenco dei servizi che sarebbero stati resi alle comunità del comprensorio

“ La storia dei PAC continua sempre più nera. Il vaso ormai è colmo!

Ci rivolgiamo agli Amministratori del Comprensorio di Amantea e ai funzionari dei servizi sociali perché prendano atto pubblicamente della loro” azione fallimentare” nella programmazione e gestione dei PAC   (“Piano d’Azione e Coesione-Servizi sociali domiciliari in favore degli Anziani non autosufficienti con più di 65 anni”, finanziato dall’Europa con oltre 620.000 Euro, con scadenza a dicembre 2015 ) e restituiscano il mandato ai cittadini dimettendosi dalle cariche ricoperte per incapacità politica e incompetenza amministrativa.

Siamo convinti che tale decisione sarebbe per loro un atto di seria assunzione di responsabilità verso le Istituzioni Nazionali ed Europee e, nel contempo, di scuse e rispetto verso quelle persone bisognose a cui è rivolto il Decreto. Siamo altresì convinti che, così facendo, non solo salverebbero la propria faccia, ma soprattutto quella dell’intera comunità che rappresentano.

Quale può essere stato il vero motivo che ha determinato la perdita del finanziamento e privato le persone bisognose di prestazioni sociali domiciliari per loro vitali? In questo ambito l’Asilo Nido previsto dai PAC che fine farà? Se non realizzato costituirà un’ennesima mancanza di servizi per l’infanzia.

Chiediamo che venga fatta luce sull’intera vicenda per ripristinare quei principi minimi di verità, di democrazia, di trasparenza e di rispetto verso le persone indigenti.

Che tipo di società e quale futuro si prospetta per l’intera comunità del Comprensorio?

La storia dei PAC in breve.

La Lega Spi-Cgil di Amantea, già dal 12 aprile 2012 si è fatta promotrice di informare il Comune capofila di Amantea della proposta di programmare interventi sul Comprensorio per elevare lo stato sociale delle persone con più di 65 anni e non autosufficienti, in base al dettato del Decreto Barca sulla coesione sociale (PAC) che prevede prestazioni sociali e domiciliari per circa un triennio, con un finanziamento di oltre 620 mila € in 2 riparti.

Risulta dagli atti che il Comune di Amantea, ad agosto dell’anno 2014 è stato inserito nell’elenco di Comuni degli aventi diritto al finanziamento del primo riparto.

Mentre del secondo riparto, ad oggi, non si ha notizia. Riteniamo, pertanto, che gli inspiegabili ritardi accumulati non garantiscono il buon fine del progetto.

Infatti, le settimane di prestazioni previste originariamente dal Decreto erano 36, passate a 28 settimane dal bando di gara.

Il mancato espletamento delle procedure e, quindi, il mancato avvio dell’erogazione dei servizi previsti ha ulteriormente ridotto le settimane contemplate e, tenuto conto che la rendicontazione va prodotta entro dicembre prossimo, possiamo parlare eventualmente solo di pochi giorni di prestazioni e di un intero fallimento.

E’ certo che così il servizio non potrà essere erogato per mancanza dei termini previsti e, di conseguenza, verranno persi oltre 620mila euro.

Questa, in sintesi, è l’amara storia dei PAC nel Comprensorio di Amantea.

Invitiamo i cittadini a prenderne atto e ad alzare la testa. Invitiamo i responsabili a dimettersi.

Amantea 06/09/2015                           La Segreteria Lega SPI-CGIL Comprensorio di Amantea

Ecco perché chiediamo le dimissioni.

“Al fallimento della programmazione politica e gestionale dei PAC , che abbiamo trattato in due precedenti volantini, va aggiunto il totale disinteresse verso la realizzazione dei PIANI SOCIALI DI ZONA che rappresentano uno strumento , previsto dalla legge n. 328/2000, fondamentale per una moderna ed efficace programmazione di crescita socio – economico - culturale del Comprensorio (WELFARE).

In quest’ottica s’inquadra la nostra proposta di attuazione già presentata nel 2010, sottoscritta dalla Giunta di allora e dalla Consulta Popolare, ma che continua ad essere disattesa nonostante gran parte di Assessori e Consiglieri di oggi ne siano a conoscenza per aver fatto parte dell’Amministrazione Comunale precedente.

Il caparbio rifiuto di assenza di dialogo con le parti sindacali e sociali, determinano, da parte di chi è stato chiamato al governo locale, accentramento delle decisioni ( lungomare, ampliamento porto, adeguata programmazione turistica, ecc.), scarsa pratica democratica e di conseguenza poca consapevolezza da parte dei cittadini.

Di seguito riproponiamo i contenuti della nostra piattaforma: ( nell’ambito dei Piani Sociali di Zona )

•          Politiche tributarie e tariffarie secondo i criteri indicati sul bando agevolazioni su(acqua- rifiuti-altro);

•          Politiche sociali territoriali per consentire agli anziani di rimanere nel proprio ambiente familiare;

•          assegno per l’assistenza del cittadino anziano;    

•          trasporto gratuito o agevolato su tutto il comprensorio rivolto agli anziani che vivono soli e lontani dai centri sociali urbani;

•          apertura dello sportello unico di accesso per tutti i servizi socio-sanitari;

•          predisporre e consegnare a tutti la Carta dei Servizi per consentire la conoscenza dei propri diritti;

•          creare o mettere a disposizione strutture esistenti per realizzare ( Centri diurni per Anziani) autogestiti;

•          eliminazione delle barriere architettoniche, prevedendo l’obbligo per le licenze di nuove opere;

•          studiare la possibilità di realizzare sul comprensorio piste ciclabili, verde pubblico, spazi liberi e per il pattinaggio;

•          per la vigilanza e sicurezza istituire i Vigili del comprensorio, inteso come amico del cittadino a cui rivolgersi in caso di bisogno;

•          curare l’illuminazione pubblica come garanzia di sicurezza per gli anziani;

•          ambiente e salute: rimozione urgente delle coperture di eternit ( pericolosissime per la salute);

•          cura- rispetto- salvaguardia dell’ambiente;

•          puntuale e serio controllo dello stato di potabilità dell’acqua, per bere quella del rubinetto ( si risparmia e non si inquina);

•          pensare ad un servizio di rifiuti Urbani in modo moderno e scientifico, studiando la possibilità di utilizzare nuove tecnologie con impianti che li trasformano in materia prima per nuova energia;

•          organizzare incontri popolari e scientifici per studiare la possibilità di proporre, attraverso la conferenza dei sindaci,nuove forme di strutture e servizi sociali e sanitari nel Comprensorio come” La Casa della Salute” con lo sguardo verso un nuovo welfare da prefigurare e programmare nei Piani Sociali di Zona.

Per tanta inefficienza dimostrata, con urgenza, chiediamo le dimissioni di tutti i Sindaci ed Assessori del Comprensorio.

Amantea 06/09/2015                                  La Segreteria Lega Spi- Cgil Comprensorio di Amantea

Avevamo ragione ad avere sospetti. Ecco le prove.

Stasera la dottoressa Maria Concetta Zagordo con nota formale e notificata al sindaco, agli assessori comunali ed ai consiglieri tutti ( di maggioranza e minoranza) ha comunicato le sue “Dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea”.

Una nota che aggiunge altri elementi di riflessione ed interrogativi.

Il primo elemento è quello che la d.ssa Zagordo aveva già partecipato al sindaco ed all’assessore Tempo con nota 12875 del 30 luglio 2015 le sue dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea dovendo prestare una maggiore attenzione alla cura della propria persona ed maggiore energia e presenza in famiglia. Chissà perché da noi richiestone “qualcuno” se ne era scordato!

In sostanza, scrive la Zagordo il servizio di responsabile del settore tributi del comune di Amantea ,“ per il buon andamento dell’ufficio e per la complessità delle tematiche da trattare” impone una intensa attività di studio ed analisi che in questo momento della mia vita richiede un impegno ed una energia eccedenti l’orario lavorativo che non posso dedicare per i motivi personali soprarichiamati”.

Segnala poi il suo personale interesse e la sua disponibilità per servizi diversi (Piano dei servizi di zona, progetti per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, progetti integrati come “Antica Temesa”

Ora la parola passa all’amministrazione alla quale resta la patata bollente, o meglio il cerino con il quale bruciarsi.

Certo ormai tutta Amantea ha capito che l’ufficio tributi è un ufficio difficile ed impegnativo. E pensare che questa stessa amministrazione comunale lo ignorava! Eh, sì, che lo ignorava quando deliberò nientemeno di fondere in un unico ufficio la ragioneria ed i tributi! Una follia, stando a quanto la Zagordo descrive! E stando a quanto la stessa Zagordo scrive nella delibera di giunta n 164 del 16 luglio 2015, al titolo “ Proposta progetto contrasto all’evasione servizio idrico integrato” nella quale denuncia almeno 1648 posizioni con consumi pari a zero e 469 posizioni con consumi pari od inferiori 10 euro!

Logica la domanda. Posto che la istanza sia accettabile perché questo silenzio da 40 giorni? Perché dal 30 luglio il sindaco e l’assessore non hanno provveduto a quanto chiesto? Ci sono difficoltà a farlo? Perché delle due l’una o si accetta o si respinge.

Ed ancora . Chi andrebbe a sostituire la dottoressa Zagordo? Si dice che spetti a “Superman” Mario Aloe ormai , peraltro, l’unico dirigente rimasto nel comune e che per le sue capacità professionali è stato nominato anche vicesegretario.

A meno che non si stia pensando ad un professionista esterno , proveniente dai quadri degli enti pubblici e che si dice sia stato già individuato per rimpolpare i quadri locali, vuoi per i Tributi che per la ragioneria!

E poi. Perché la ( già) responsabile del settore tributi ricorda che sin dalla data di nomina( 7 maggio 2015) aveva accettato l’incarico “ non senza esitazione ma con senso di dovere e responsabilità”?

Esistevano già ragioni( al tempo) che inducevano queste riserve ora dichiarate? E Quali?

E perché ricorda in più parti la sua professionalità ed i plausi dati dagli amministratori alla sua persona? Che cosa teme?

Strano, infatti, che l’assessore Tempo si sia speso per sostituire-rimpolpare o quadri dell’ufficio tributi nella speranza che tanto bastasse a risolvere i problemi dello stesso settore.

Ed ancora più strano è che si stia parlando di quella tenace ed onesta dirigente che ha offerto a tutta la città alcuni dati della grave situazione del suo ufficio promuovendo una PRIMA azione di contrasto alla evasione dei tributi .

E che cosa è successo tra il 16 luglio ( data della delibera) ed il 30( data della lettera).

Possibile che una dirigente che “denuncia” gravi situazioni interne all’ufficio, pur con nuove presenze di personale, oggi chiede , seppur per “ motivi personali” di essere spostata?

Qualcuno , forse, ostacola la sua azione di moralizzazione?

Come abbiamo scritto nel nostro articolo le voci circolanti sono state tante, ma ieri ed oggi le certezze nessuna.

L’unica certezza, ci sembra, è quella del cerino. Chi si brucerà? O meglio a che cosa darà fuoco? Se la istanza della dottoressa Zagordo non dovesse ( o potesse) essere accolta cosa succederà nell’ufficio dal quale dipendono le entrate e che mostra forti limiti al punto da richiedere un intensa lotta alla evasione?

Amantea 7 settembre 2015 …..continua……..

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