Avevamo ragione ad avere sospetti. Ecco le prove.
Stasera la dottoressa Maria Concetta Zagordo con nota formale e notificata al sindaco, agli assessori comunali ed ai consiglieri tutti ( di maggioranza e minoranza) ha comunicato le sue “Dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea”.
Una nota che aggiunge altri elementi di riflessione ed interrogativi.
Il primo elemento è quello che la d.ssa Zagordo aveva già partecipato al sindaco ed all’assessore Tempo con nota 12875 del 30 luglio 2015 le sue dimissioni dall’incarico di responsabile del settore tributi del comune di Amantea dovendo prestare una maggiore attenzione alla cura della propria persona ed maggiore energia e presenza in famiglia. Chissà perché da noi richiestone “qualcuno” se ne era scordato!
In sostanza, scrive la Zagordo il servizio di responsabile del settore tributi del comune di Amantea ,“ per il buon andamento dell’ufficio e per la complessità delle tematiche da trattare” impone una intensa attività di studio ed analisi che in questo momento della mia vita richiede un impegno ed una energia eccedenti l’orario lavorativo che non posso dedicare per i motivi personali soprarichiamati”.
Segnala poi il suo personale interesse e la sua disponibilità per servizi diversi (Piano dei servizi di zona, progetti per i lavoratori percettori di mobilità in deroga, progetti integrati come “Antica Temesa”
Ora la parola passa all’amministrazione alla quale resta la patata bollente, o meglio il cerino con il quale bruciarsi.
Certo ormai tutta Amantea ha capito che l’ufficio tributi è un ufficio difficile ed impegnativo. E pensare che questa stessa amministrazione comunale lo ignorava! Eh, sì, che lo ignorava quando deliberò nientemeno di fondere in un unico ufficio la ragioneria ed i tributi! Una follia, stando a quanto la Zagordo descrive! E stando a quanto la stessa Zagordo scrive nella delibera di giunta n 164 del 16 luglio 2015, al titolo “ Proposta progetto contrasto all’evasione servizio idrico integrato” nella quale denuncia almeno 1648 posizioni con consumi pari a zero e 469 posizioni con consumi pari od inferiori 10 euro!
Logica la domanda. Posto che la istanza sia accettabile perché questo silenzio da 40 giorni? Perché dal 30 luglio il sindaco e l’assessore non hanno provveduto a quanto chiesto? Ci sono difficoltà a farlo? Perché delle due l’una o si accetta o si respinge.
Ed ancora . Chi andrebbe a sostituire la dottoressa Zagordo? Si dice che spetti a “Superman” Mario Aloe ormai , peraltro, l’unico dirigente rimasto nel comune e che per le sue capacità professionali è stato nominato anche vicesegretario.
A meno che non si stia pensando ad un professionista esterno , proveniente dai quadri degli enti pubblici e che si dice sia stato già individuato per rimpolpare i quadri locali, vuoi per i Tributi che per la ragioneria!
E poi. Perché la ( già) responsabile del settore tributi ricorda che sin dalla data di nomina( 7 maggio 2015) aveva accettato l’incarico “ non senza esitazione ma con senso di dovere e responsabilità”?
Esistevano già ragioni( al tempo) che inducevano queste riserve ora dichiarate? E Quali?
E perché ricorda in più parti la sua professionalità ed i plausi dati dagli amministratori alla sua persona? Che cosa teme?
Strano, infatti, che l’assessore Tempo si sia speso per sostituire-rimpolpare o quadri dell’ufficio tributi nella speranza che tanto bastasse a risolvere i problemi dello stesso settore.
Ed ancora più strano è che si stia parlando di quella tenace ed onesta dirigente che ha offerto a tutta la città alcuni dati della grave situazione del suo ufficio promuovendo una PRIMA azione di contrasto alla evasione dei tributi .
E che cosa è successo tra il 16 luglio ( data della delibera) ed il 30( data della lettera).
Possibile che una dirigente che “denuncia” gravi situazioni interne all’ufficio, pur con nuove presenze di personale, oggi chiede , seppur per “ motivi personali” di essere spostata?
Qualcuno , forse, ostacola la sua azione di moralizzazione?
Come abbiamo scritto nel nostro articolo le voci circolanti sono state tante, ma ieri ed oggi le certezze nessuna.
L’unica certezza, ci sembra, è quella del cerino. Chi si brucerà? O meglio a che cosa darà fuoco? Se la istanza della dottoressa Zagordo non dovesse ( o potesse) essere accolta cosa succederà nell’ufficio dal quale dipendono le entrate e che mostra forti limiti al punto da richiedere un intensa lotta alla evasione?
Amantea 7 settembre 2015 …..continua……..