BANNER-ALTO2
A+ A A-

Repetita iuvant, palazzetto dello sport di Amantea, errori, ritardi, mancati collaudi e malagestione dei soldi pubblici

Vota questo articolo
(2 Voti)

scport1Abbiamo segnalato questa mattina alle autorità competenti che il cancello d'ingresso del palazzetto dello sport è risultato aperto, ciò ha dato la possibilità di guardare all'interno della bellissima struttura ferma da tanto tempo.

Ci hanno garantito le autorità che entro questa mattina sì provvederà a chiudere il cancello con un nuovo lucchetto perché quello di prima è stato divelto.

In Italia secondo una stima riportata dal governo sono più di 650 le opere pubbliche incompiute: costate 4 miliardi per finirle ne servirebbero altri 1,5

I ritardi e le modifiche sono costati alla collettività circa 4 miliardi di euro pari a 166 euro per ogni famiglia italiana.

Da Nord a Sud le opere della vergogna sono autostrade che non portano da nessuna parte, ferrovie senza binari, dighe inutilizzate, ma anche scuole elementari e medie, residenze per anziani e impianti di depurazione. 

La ricaduta sui cittadini e sui lavoratori che si trovano a fare i conti con i disservizi causati da questi ritardi è enorme. una

Amantea non si esime da questa graduatoria della vergogna, ne è comprova il nostro palazzetto dello sport, finito non finito, collaudato non collaudato, sta di fatto che è un'opera pubblica che avrà almeno tra progettazione e realizzazione 30 anni e che è li chiusa, cattedrale nel deserto.

La maggior parte delle opere incompiute, però, impatta sulle le fasce più deboli delle zone di provincia. 

A essere colpiti dai ritardi, in particolare, sono gli edifici scolastici per i più piccoli, e le strutture sportive per i giovani.

In tutta Italia sono più di 20 le scuole medie e dell’infanzia che aspettano ancora di essere realizzate. 

Ma nell'elenco delle opere lasciate a metà ci sono anche strade comunali, residenze per anziani, come dicevamo i palazzetti dello sport e aree destinate alle attività ricreative dei più giovani come i campetti e le piscine.

Un capitolo a parte meritano gli impianti di depurazione, che aspettano da anni di vedere la luce. 

Da diciotto anni l’Italia non rispetta le leggi europee in materia di adeguamento dei sistemi idrici, tanto che nel 2018 la Corte di Giustizia del Lussemburgo ci ha condannati a pagare una multa di 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo, fino alla completa messa a norma. 

Intanto quasi 400mila persone vivono ancora senza fognature. 

Percorrendo la Penisola da Sud a Nord ci si accorge che il nostro territorio è cosparso di infrastrutture fantasma. 

La Sicilia detiene il triste record di infrastrutture incompiute: sono ben 162,  la maggior parte non ha raggiunto neanche il 50% del completamento. Risalendo lo stivale, in Calabria troviamo la diga di Gimigliano, un'opera faraonica, la diga più grande d'Europa: dal 1982, anno del primo finanziamento a oggi, nonostante i 47 milioni di euro già spesi, è stata completata soltanto per il 16%. 

Tra ritardi e processi, l'unica cosa realizzata è stata l'esproprio delle case dei piccoli borghi confinanti. Insomma, gli abitanti hanno dovuto abbandonare tutti i loro beni per far posto a una diga che probabilmente non entrerà mai in funzione.

Pochi chilometri più a nord, in Basilicata troviamo la ferrovia Ferrandina-Matera, iniziata nel 1986 con uno stanziamento da 350 miliardi di vecchie lire. 

Potremmo continuare salendo lo stivale ad elencare tante e tante opere pubbliche incompiute ma non serve a nulla.

Analizzando da vicino queste singole infrastrutture incompiute è facile osservare come dietro i numeri ci siano delle ricadute pesantissime sui cittadini e sui lavoratori, che dai ritardi e dagli sprechi ci rimettono due volte, da un lato dovendo finanziare opere che probabilmente non vedranno mai la luce, dall'altro facendo fronte personalmente ai disservizi causati da questi ritardi.

Cosa augurarci per i prossimi anni? 

In questo momento Amantea è gestita da una Commissione Straordinaria, anche se di straordinario ancora non abbiamo visto un granché, comunque ci auguriamo possa trovare il bandolo della matassa ed inaugurare questa opera che la città aspetta da oltre 30 anni. Palazzetto che potrebbe essere usufruito da tutte quelle associazioni sportive presenti nella nostra città e nelle città vicine.

Foto Giulio Ianni

Fonte dati Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

pal01

Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove è consentito

BANNER-ALTO2

Follow us on Facebook!

I Racconti

Meteo - Amantea

© 2010 - 2021 TirrenoNews.Info | Liberatoria: Questo sito è un servizio gratuito che fornisce ai navigatori della rete informazioni di carattere generale. Conseguentemente non può rappresentare una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità predefinita. Non può, pertanto, essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge 62 del 7 marzo 2001. L'Autore del sito non è responsabile dei commenti inseriti nei post o dell’utilizzo illegale da parte degli utenti delle informazioni contenute e del software scaricato ne potrà assumere responsabilità alcuna in relazione ad eventuali danni a persone e/o attrezzature informatiche a seguito degli accessi e/o prelevamenti di pagine presenti nel sito. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all’autore del sito, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Nei limiti del possibile, si cercherà, comunque, di sottoporli a moderazione. Gli articoli sono pubblicati sotto “Licenza Creative Commons”: dunque, è possibile riprodurli, distribuirli, rappresentarli o recitarli in pubblico ma a condizione che non venga alterato in alcun modo il loro contenuto, che venga sempre citata la fonte (ossia l’Autore). Alcune immagini pubblicate (foto, video) potrebbero essere tratte da Internet e da Tv pubbliche: qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del sito che provvederà prontamente alla loro pronta. Qualunque elemento testuale, video, immagini ed altro ritenuto offensivo o coperto da diritti d'autore e copyright possono essere sollecitati inviando una e-mail all'indirizzo staff@trn-news.it. Entro 48 ore dalla ricezione della notifica, come prescritto dalla legge, lo staff di questo Blog provvederà a rimuovere il materiale in questione o rettificarne i contenuti ove esplicitamente espresso, il tutto in maniera assolutamente gratuita.

Continuando ad utilizzare questo sito l'utente acconsente all'utilizzo dei cookie sul browser come descritto nella nostra cookie policy, a meno che non siano stati disattivati. È possibile modificare le impostazioni dei cookie nelle impostazioni del browser, ma parti del sito potrebbero non funzionare correttamente. Informazioni sulla Privacy