la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire agli altri cose che non vogliono sentire.
Gli uomini e le donne, sapendo cogliere l’importanza della propria indipendenza, di libero arbitrio e di volontà efficace che la natura umana e la storia concedono loro, possono servirsene per cambiare il mondo e la società, faticosamente, attraverso alti e bassi, balzi in avanti e arretramenti, senza che niente sia definitivamente dato per scontato.
I potenti della Terra opprimono e sfruttano facendo il loro mestiere e chiunque gli affida senza controllo la libertà non ha il diritto di meravigliarsi che la libertà sia immediatamente disonorata. Se la libertà è oggi umiliata e segregata, non è perché i suoi nemici hanno usato il tradimento, ma perché i propri amici hanno dato le dimissioni. Le persone credono di volere la libertà. In realtà ne hanno una grande paura. Perché la libertà costringerebbe loro a prendere delle decisioni, e le decisioni sono degli azzardi. Oggi ci troviamo davanti a balordi che, tollerati, finiscono con il diventare quasi un’istituzione, perché ci sono senza esserci, perché in loro normalmente non c’è un talento che supplisca alla loro disgrazia e che li elevi dal loro grigiore, e perciò destinati a vincere loro malgrado. In una situazione del genere, cosa resta da fare? Se ci si arrende al piacere, ci si dovrà arrendere anche al dolore, alla fatica, alla povertà, anche l'ambizione e l'ira vorranno le restanti energie, anzi saremo straziati fra tante passioni. Si aspirerà alla libertà, questo sarà il premio a cui sono rivolte tutte le proprie fatiche.
“Non si può giudicare solo dal punto di vista politico ed economico se un sistema economico e politico sia tale da promuovere la causa della libertà umana. Il solo criterio per misurare il grado in cui la libertà venga realizzata è l'esistenza o meno di una partecipazione attiva dell'individuo alla determinazione della sua vita e di quella della società, e questo non solo attraverso il semplice atto formale del votare, ma anche nella sua attività quotidiana, nel suo lavoro e nei suoi rapporti con gli altri”. Erich Fromm
Gigino A Pellegrini & G el Tarik