Affluenza alle urne degli Italiani in occasione delle elezioni amministrative 2021 mai così bassa. Record negativo. Affluenza ai minimi storici. Bologna registra il dato peggiore del dopoguerra. Un elettore su due è rimasto a casa. Così hanno titolato in prima pagina e a caratteri cubitali le maggiori testate giornalistiche nazionali. Effettivamente, in questa tornata elettorale dove si è votato, c’è stata una bassissima affluenza alle urne, specialmente nelle periferie delle grandi città. Da quando è entrata in vigore la nuova legge elettorale con l’introduzione dell’elezione diretta del Sindaco e dell’iscrizione nelle liste elettorali di tutti i cittadini italiani residenti all’estero, l’affluenza alle urne è incominciata a diminuire. Ma forse non c’è da preoccuparsi poi tanto. Spiego il perché. Si è votato ad ottobre. La gente forse non è andata a votare per paura del Covid 19. I candidati scelti alla carica di Sindaco forse non ritenuti all’altezza dagli elettori o forse i cittadini non si sentono più rappresentati dagli attuali partiti politici. In alcuni paesini, poi, si è presentata una sola lista con candidato a Sindaco di una sola persona forse sempre la stessa da diversi anni. Questo è un dato che deve far riflettere sia i vincitori che i vinti. Tutto vero fino ad un certo punto. Nessuno, dico nessuno, però, ha scritto che i dati trasmessi dal Ministero degli Interni riguardante l’affluenza alle urne sono falsi. State calmi. Siete sbalzati dalle sedie? Ve lo dimostro subito, come ho fatto lo scorso anno nella trasmissione di Lino Polimeni prendendo in esame le elezioni che si sono svolte in un piccolo paese della Provincia di Cosenza, San Pietro in Amantea, dove io ho esercitato il mio diritto al voto. Paese prettamente agricolo, paese di emigranti. Paese di appena 500 abitanti. Ma nelle liste elettorali maschili e femminili che il Sindaco ha consegnato al Presidente del Seggio N.1 Sig. Franco Bruni, sabato 2 Ottobre alle ore 16, figuravano iscritti 1227 elettori. Il Presidente del Seggio ha dovuto firmare e timbrare 1227 schede elettorali, ma i votanti effettivi erano appena circa 350. In questa tornata elettorale nel mio paesello si sono recati alle urne 337 elettori. Il Ministero ha comunicato che a San Pietro in Amantea ha votato il 27,47% degli aventi diritto al voto perché ha preso in esame l’elenco degli elettori iscritti nelle liste elettorali che figurano 1227. Notizia Falsa. Ha votato invece il 96% degli effettivi residenti nel Comune. Gli altri elettori, più di 800, sono residenti all’estero, vecchi e vecchie pensionati nei rispettivi paesi di residenza, dove hanno figli naturalizzati e sposati con gente del luogo e che parlano un’altra lingua, ma, pur avendo la residenza all’estero, sono iscritti regolarmente all’AIRE ( Anagrafe degli Italiani residenti all’estero) e hanno diritto al voto, ma che non sono mai venuti in Italia a votare e mai ci verranno essendo vecchi, il viaggio è lungo, non hanno più parenti nei paesi di origine. Uno che vive in Australia o in Canada potrà mai venire in Italia per esercitare il suo diritto al voto? Ma scherziamo? Questo per quanto riguarda il mio paese. In Calabria ci sono la bellezza di 400 mila elettori iscritti all’AIRE. Quasi nessuno è sceso in Calabria a votare. Ecco che la percentuale dei votanti anche nella nostra Regione è stata molto scarsa. Ma nessuno lo dice. Perché molti ignorano l’AIRE e così si assiste a questo assurdo: San Pietro in Amantea,paese con popolazione effettiva di 500 abitanti, ma con 1227 elettori.