Dalle lodi incensatorie ai fatti concreti
Il Museo della Comunicazione “Massimiliano Kolbe” è gestito dai Frati Cappuccini del Convento San Bernardino da Siena di Amantea, il cui Presidente è Padre Pio Marotti, nonché fondatore, animatore e custode. Si trova in Contrada Muglicelle nel Comune di San Pietro in Amantea. Non è ancora completato, mancano alcune strutture importanti come la Cappella, la mensa, il Laboratorio. Il costruendo Museo occuperà una immensa superficie e in essa saranno raccolti gli oggetti, i cimeli che ora si trovano in una sala e riguardano la storia della comunicazione che spazia dal telegrafo al computer, passando per la radio e la televisione, che lasciano il visitatore attento e curioso senza fiato. I reperti esposti sono quasi tutti originali e funzionali provenienti dalle donazioni dei privati e perfino dall’estero. All’interno del Museo è possibile osservare apparecchi usati da Guglielmo Marconi per i suoi esperimenti. Essendo amico e collaboratore di Padre Pio, essendo stato il Frate cappuccino Parroco della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo di San Pietro in Amantea per oltre 13 anni, ho visitato la costruenda struttura diverse volte e ho potuto ammirare da vicino e finanche toccare tutti i cimeli esposti. Sono sempre rimasto a bocca aperta. Ogni volta per me è stata una occasione molto importante per conoscere meglio il patrimonio contenuto all’interno di un Museo che con passione, abnegazione, impegno, competenza, padre Pio raccoglie, cataloga, espone, facendo sacrifici enormi sopportando finanche accuse infami, calunnie, denunce, processi. Per che cosa poi? Per aver fatto del bene e per migliorare le condizioni del nostro borgo che ogni giorno sta diventando sempre più piccolo e più povero. Non ci sono matrimoni, non ci sono nascite. I giovani emigrano alla ricerca di un avvenire migliore.
Nel Convegno organizzato dal Rotary di Amantea il 6 novembre scorso al Campus “F:Tonnara” si è parlato di tutto questo. Ora, però, basta alle lodi incensatorie e sperticate a Padre Pio Marotti e ai Frati Francescani di Amantea. Non ne hanno bisogno Alle belle parole bisogna fare seguire i fatti. Padre Pio per realizzare il suo sogno, per poter completare la struttura, ha bisogno ora di aiuti concreti. E questi li potranno dare tutte le Associazioni Culturali del Circondario, gli Enti locali, la Provincia e la Regione Calabria.