Chi afferma che la giustizia italiana non funziona si sbaglia di grosso. Funziona, eccome. Basta leggere i giornali di oggi. Eccovene una prova. Un clochard bolognese senza fissa dimora, che si trovava ricoverato causa freddo intenso di questa settimana in Italia in una struttura pubblica, è finito nelle patrie galere, perché non oggi, non ieri o l’altro ieri, ma oltre 17 anni fa, aveva fame, non aveva nulla da mangiare e allora entrò in un supermercato di Firenze e rubò della merce del valore di 5 euro. Dico 5 euro non 500. Se ne accorsero le cassiere e costrinsero l’uomo a restituire la merce. Venne però denunciato per furto. Si mise in moto la macchina della giustizia. Povero uomo, ora per il furto di 5 euro che lui aveva finanche dimenticato è finito in galera. Aveva rubato, questo è vero. Non si ruba la roba altrui e quindi dovrà essere condannato. Per la Cassazione penale va condannato anche chi ruba beni alimentari per un valore modesto. I Giudici per lui hanno applicato l’ex art. 624 del c.p., avrebbero potuto, se avessero voluto, applicare però l’ex art. 131 bis c.p. per particolare tenuità del fatto. E’ finito dritto dritto in galera, dovrà scontare la pena di 2 mesi. Storia triste, storia agghiacciante, piccola storia però che non ha fatto tanto rumore e non è riuscita ad infiammare il dibattito politico e a risvegliare le coscienze degli italiani. C’è Sanremo, chi se ne frega del povero clochard che è finito in galera! Ha commesso un furto, non lo doveva fare, anche se commesso nel contesto di una vita di disagio. Non lo doveva fare, siamo perfettamente d’accordo, però, mandare in cella un uomo di 55 anni ora a distanza di 17 anni mi pare esagerato. E poi per pochi soldi in genere alimentari, poi recuperati. Ma la giustizia ha fatto il suo corso. Lentissima, ma inesorabile. Ora in carcere per saldare l’obbligato conto con la giustizia per aver commesso un reato gravissimo, che aveva addirittura dimenticato di aver commesso quel furterello per procurarsi da mangiare. Furto neppure compiuto, bensì tentato. Due mesi per 5 euro. Due mesi per fame. Ma vi pare normale? La legge deve essere applicata, giusto. Ma vi pare giusto, amici, che un uomo per un furterello compiuto nel 2006 dovrà scontare oggi due mesi di carcere per fame? Allora è vero, la giustizia italiana è molto lenta, ma quando arriva è inesorabile. Non si è accorta, però, che questa volta aveva di fronte un povero disgraziato che per necessità, per fame, si era impossessato di merce del valore di 5 euro.