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La indimenticabile commissaria prefettizia del comune di Amantea Emanuela Greco ha partecipato ad una giornata di studio presso l’Unical dove ha incontrato gli studenti e discusso sul tema dell’ immigrazione.

Insieme al Viceprefetto Vicario della Prefettura di Cosenza– Dr.ssa Emanuela Greco– anche il Vicequestore Vicario della Questura di Cosenza – Dr. Salvo Barilaro–.

La lezione è stata tenuta presso l’Aula Magna dell’Università alla presenza di oltre 500 studenti.

Nella occasione, è stato proiettato un video, realizzato dalla Prefettura di Cosenza, che ricostruisce il viaggio affrontato dai migranti prima di sbarcare sulle nostre coste e che ha suscitato una forte emozione nei partecipanti per le immagini proiettate e le testimonianze ascoltate.

Lo stesso video era stato affidato dalla Commissaria prefettizia Emanuela Greco alla scuola primaria G Mameli di Amantea.

E’ stato il quinto incontro con gli studenti del VII Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti “for every child– una giusta opportunità per ogni bambino”, organizzato dall’Università della Calabria e dal Comitato Provinciale UNICEF di Cosenza.

La dottoressa Greco ha esortato gli studenti a non rassegnarsi mai alla violenza, ad indignarsi sempre di fronte alle ingiustizie e sopraffazioni e ad impegnarsi ognuno con le proprie possibilità a lottare perché ad ogni essere umano sia consentito di vivere dignitosamente la propria vita.

Grande interesse ha suscitato la tematica negli studenti, che sono intervenuti ponendo numerosi quesiti e manifestando visibile soddisfazione per i contenuti della lezione e per la sensibilità con la quale le Istituzioni affrontano una delle più gravi emergenze di questi anni

Gli studenti hanno potuto apprendere tutte le novità normative introdotte dal c.d. “pacchetto Minniti” sul diritto di asilo e sui minori stranieri non accompagnati, anche seguendo delle apposite slides realizzate a cura della Prefettura.

Particolare interesse ha suscitato l’esposizione fatta dalla Dr.ssa Greco anche sulla importante azione che sta svolgendo il Ministro Minniti a livello nazionale ed internazionale sulle tematiche relative al fenomeno migratorio e di contrasto al terrorismo.

Il Vicario del Questore ha poi richiamato l’attenzione sull’importanza dell’integrazione dei migranti nel tessuto sociale, al fine di evitare ogni fenomeno di emarginazione che possa portare a forme di disagio tali da tradursi in atti di eversione, terrorismo e criminalità in genere.

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Amantea. Parliamo del posto che è stato del geometra Eugenio Perri fino a quando è andato in pensione e che poi è stato svolto per diversi anni dall’ingegnere Domenico Pileggi.

Parliamo, cioè, del posto di responsabile dei settori Ambiente-

Protezione civile, Servizi tecnologici e manutentivi, Datore di Lavoro.

Il problema della scelta del responsabile di tali servizi è stato uno dei primi affrontati dalla Commissaria Greco che con propria delibera n 03 del 20 gennaio 2017 aveva indetto apposita selezione.

Il termine per la presentazione della domanda scadde il giorno 8 febbraio alle ore 12.00.

Fecero domanda e furono ammessi i signori Domenico Pileggi, Azzato Elvira, Iaccino Fabio, Dignitoso Luca e Sorrentino Andrea

La prova di selezione è stata svolta il 13 febbraio ore 10.30 presso l’ufficio della segretaria Maria Luisa Mercuri limitatamente ai candidati signori Domenico Pileggi, Azzato Elvira, Iaccino Fabio, e Sorrentino Andrea

Trattandosi, comunque, di un incarico fiduciario e conformemente al bando, il commissario Greco avrebbe dovuto provvedere mercoledì 15 febbraio ore 10.30 ad una valutazione comparativa conseguente ad un colloquio conoscitivo nel quale si terrà conto:

- della esperienza lavorativa complessiva maturata.

- della preparazione competenza, sensibilità e capacità gestionale, organizzativa e professionale dimostrate dal candidato in relazione all’incarico da ricoprire.

Il colloquio non venne svolto per via della nomina del commissario straordinario Anna Aurora Colosimo che ha sostituito la commissaria prefettizia Emanuela Greco.

Ora siamo venuti a conoscenza che la nuova commissaria avrebbe detto basta al ricorso ad incarichi provvisori che probabilmente ha ritenuto illegittimi visto che il posto è vacante da 8 anni.

E così sembra che intenda bandire il concorso pubblico per la copertura del posto vuoto da otto anni ed intenda affidare le competenze già svolte dall’ingegnere Pileggi ai dirigenti degli altri due servizi tecnici ingegnere Franco Lorelli ed al geometra Silvio Clemente.

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La notizia giunge inaspettata anche per i commissari che avevano programmato una serie di incontri che ora non potranno più tenere.

Ma soprattutto giunge inaspettata per la città che aveva avuto l’opportunità di apprezzare i tre commissari ed il loro comportamento.

Ovviamente questo non significa che i nuovi che verranno non saranno all’altezza dei precedenti, ma restano evidentemente incomprensibili le ragioni di questa “epurazione”.

Appare anche di tutta evidenza che la scelta operata dal Prefetto non è stata apprezzata.

A sostituire la commissaria Emanuela Greco, sarà il Capo di Gabinetto della Prefettura di Catanzaro Dott.ssa Anna Aurora COLOSIMO, responsabile Area I BIS - Ordine e Sicurezza Pubblica.

La Dott.ssa Anna Aurora COLOSIMO è nata a Colosimi ed è stata componente della Commissione di accesso agli atti del Comune di Nardodipace poi sciolta per mafia e commissaria nei comuni di Tropea, Gerocarne e Cleto.

Mai in un comune grosso e difficile come Amantea.

Proprio per questo non possiamo non formularle gli auguri di buon lavoro.

A lei e ad Amantea

Di lei si sa che è stata presidente della Comunità Montana del Savuto.

Auguri di buon lavoro soprattutto alla dottoressa Emanuele Greco che lasciando l’ incarico di commissaria ha dichiarato «L'esperienza che ho fatto ad Amantea, nel pur breve periodo in cui il Prefetto di Cosenza mi ha affidato il compito di traghettare il comune nelle more dello scioglimento, mi ha dato modo di apprezzare una comunità che intende crescere e svilupparsi, facendo forza su se stessa e sulle proprie risorse.

È una comunità che presenta un patrimonio culturale di altissimo pregio che meriterebbe fortune diverse, ma è anche una società dove il capitale umano rappresenta un valore unico e inimitabile. Nel limitato tempo avuto a disposizione credo di aver fatto tutto il possibile per garantire una corretta gestione dell’ente.

Chi verrà dopo di me potrà valutare al meglio i progetti avviati e fare in modo che essi giungano a compimento.

Rivolgo un sentito ringraziamento ai due sub commissari, il dottor Ugo Dattis e l’ingegnere Marco Ghionna.

Il loro operato è stato prezioso ed ha consentito di avere un quadro chiaro e definito della situazione economico – finanziaria delle casse municipali e di porre le basi di attività che attendono di essere completate.

Come per prassi, consegnerò alle istituzioni preposte una relazione dettagliata sull’effettivo stato di salute del comune di Amantea che potrà essere di supporto nella futura azione governativa e di eventuali approfondimenti.

Rivolgo un sentito apprezzamento anche ai dipendenti comunali per la collaborazione prestata nel dare seguito alle direttive ricevute».

A stasera non risulta pubblicato il DPR di scioglimento del consiglio comunale di Amantea , né la relazione del ministero.

E non sono nemmeno note le ragioni del “siluramento” della dottoressa Greco e dei suoi sub commissari.

Ne sapremo sicuramente di più tra qualche giorno, quando avremo modo di sapere anche i nomi dei nuovi sub commissari e verificare il loro impegno nella gestione e nel governo ben difficili del nostro comune.

 

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Grazie all’ arrivo del Commissario Prefettizio Emanuela Greco, Amantea e gli Amanteani hanno scoperto come risolvere i problemi che affliggono la città.

In un incontro, voluto dalla Commissaria, i commercianti ed esercenti Amanteani hanno ascoltato, in doveroso silenzio, la strategia carnevalesca con la quale il comune affronterà le pesanti problematiche cittadine.

In uno dei suoi Dialoghi, Luciano di Samosata immagina che Giove e Mercurio si improvvisino venditori di filosofi e che uno scrupoloso acquirente interroghi ad uno ad uno i sapienti delle diverse scuole, per saggiare l'opportunità dell'acquisto. E così, dopo aver interrogato Pitagora e Diogene, questo strano compratore si trova di fronte ad uno spettacolo che lo colpisce: i due filosofi che Giove e Mercurio magnificano per la loro saggezza gli appaiono uniti da un singolare contrasto poiché l'uno continuamente ride, l'altro invece piange.

Il filosofo che ride è Democrito: se tutto è davvero una danza di atomi nel vuoto allora ogni vicenda umana deve rinunciare alla sua pretesa di senso e risibili debbono apparire le preoccupazioni e le cure degli uomini che non sanno adeguare le proprie passioni a ciò che la ragione del mondo ci insegna. Al riso del filosofo cui la ragione insegna a prendere commiato dalle passioni del mondo fa da contrasto il pianto di Eraclito, il filosofo del divenire umano che non può scostare gli occhi dalla fugacità degli eventi, e che nel tempo che travolge tutte le cose avverte la tragicità di un mondo in cui il senso trapassa nel non senso, il valore nel differenziato da colori e schiamazzi.

 

Il Carnevale. La soluzione a tutti i mali.

Il carnevale è considerata la festa dell'allegria per eccellenza. Uomini di ogni ceto sociale si recano a balli in maschera e sfilate variopinte, cercando di liberare la fantasia e di catturare un po' di felicità. Lo scherzo "vale" ed il commercio che vi è connesso raggiunge il suo apice; vengono acquistati vestiti da indossare solo per qualche giorno, poi, come ogni anno, rimangono soltanto piazze e strade da ripulire.

Prima però si celebra il rito della Estrema Unzione del Carnevale  alla vigilia del Martedì grasso, ultimo giorno di festa, e preannuncia l’avvento di astinenza e penitenza della Quaresima. Per l’occasione, si mette in scena una singolare mascherata: una banda di finti sacerdoti dovrebbe sfilare per le vie del paese e impartire una bizzarra benedizione, recitando in vernacolo la vita del morente Carnevale. La processione, dalle prime ore della sera fino a notte fonda, dovrebbe vagare per piazze e locali.

E si arriva così al Funerale del Carnevale, cioè al  Martedì grasso e segna la fine delle licenze carnevalesche. I festeggiamenti dovrebbero culminare solitamente con il processo, la condanna, la lettura del testamento, la morte e il funerale di un fantoccio, che rappresenta allo stesso tempo sia il Potere di un auspicato e mai pago mondo di "cuccagna", sia il capro espiatorio dei mali dell'anno passato.

La fine violenta del fantoccio dovrebbe porre termine al periodo degli sfrenati festeggiamenti e malefatte.

 

Il mercoledì ci si sveglierà e Amantea come l’araba Fenicia, risorgerà dalle ceneri.

L'araba fenice è divenuto il simbolo della morte e risurrezione, si dice infatti "come l'araba fenice che risorge dalle proprie ceneri".

Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruiva un nido sulla sommità di una palma, ci accumulava cannella, spigonardo e mirra, e ci s’abbandonava sopra, , si adagiava, lasciava che i raggi del sole l'incendiassero, e si lasciava consumare dalle sue stesse fiamme. Per questo rappresenta così bene la rinascita.

 

La Fenice nell’antichità annunciava il ritorno di ricchezza e fertilità dopo che la forza dell’acqua del Nilo invadendo la terra, offriva nuovo vigore e perciò nuovi raccolti per sfamare ed arricchire le genti.

Amantea come l’Araba Fenice, imparerà dalle sconfitte ed “errori” per diventare vincente, anche senza il Nilo?

Qualcuno mi ha raccontato che alla fine dell’incontro con la Commissaria, una voce solenne, rivolgendosi ai presenti abbia detto:

“Ora quanti di noi riescono ad essere come l’Araba Fenice e risorgere dalle proprie ceneri?

Coraggio amici, cerchiamo di esserlo un po’ tutti, senza dimenticare mai che il bene paga il bene ed il male l’esatto contrario”. Un lungo applauso concludeva l’incontro.

 

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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La dottoressa Greco occasionale commissaria prefettizia del nostro comune sembra essere innamorata di Amantea.

 

Almeno a giudicare dalle sue dichiarazioni sotto riportate:

Il commissario prefettizio dottoressa Emanuela Greco evidenzia le positività emerse dall’incontro con gli esercenti di Amantea e Campora San Giovanni

 

«L’ascolto avviato in questa prima fase della gestione commissariale restituisce l’immagine di un territorio vivo, di gente desiderosa di darsi da fare, di una comunità attenta che ama incondizionatamente la città in cui ha deciso di abitare e di far crescere i propri figli.

 

Una comunità pronta ad impegnarsi per favorire la crescita e lo sviluppo della propria terra».

Il commissario prefettizio, dottoressa Emanuela Greco, a margine dell’incontro avvenuto presso la sala consiliare di corso Umberto I con i negozianti di Amantea e Campora San Giovanni, ha inteso porgere un sentito ringraziamento ai tanti che hanno preso parte all’assemblea.

Una partecipazione così attiva testimonia quanto sia elevato il grado di attenzione verso la cosa pubblica.

 

Un segnale che va sostenuto ed incoraggiato.

Solo uno scambio serrato, ma corretto, di informazioni e di punti di vista consente, del resto, di “tarare” le decisioni su quelle che sono le esigenze della società civile, dando così senso a quel concetto di democrazia partecipata che è alla base del sistema governativo locale e nazionale.

«La storia di Amantea – ha ribadito la dottoressa Greco – è densa di pagine che declinano la laboriosità in vari modi.

 

Il comune tirrenico non è solo noto per il paesaggio, il centro storico o per la bellezza del mare, ma anche per l’alta qualità ricettiva e della ristorazione e per una presenza qualificata di negozianti ed artigiani che reggono il confronto, per convenienza e cortesia, con realtà metropolitane certamente più ampie dal punto di vista demografico.

Parallelamente per il lasso di tempo che resterò alla guida della città, farò quanto è nelle mie possibilità per andare incontro ad una categoria, quella dei commercianti e dei gestori di pubblici esercizi, che è componente fondamentale del tessuto sociale cittadino.

Le situazioni da verificare non sono di certo poche, ma insieme ai sub commissari Marco Ghionna e Ugo Dattis cercheremo di portare a compimento anche questa parte specifica del nostro lavoro».

 

Il confronto tra ente locale e imprenditori non è stato solo apprezzato per le modalità in cui si è svolto, ma anche per la tempistica in cui lo stesso ha avuto luogo.

Piano viario, imposte, valorizzazione del territorio ed identità sono solo alcuni degli argomenti che verranno affrontati da qui ai prossimi mesi, nel rispetto delle parti e dei ruoli.

«Giorno dopo giorno – conclude la dottoressa Greco – comprendo quali siano i fattori che rendono Amantea così diversa rispetto a molti altri centri costieri.

È un valore aggiunto sul quale bisogna investire, ampliando il principio della condivisione e della cooperazione.

Mi auguro che tale possibilità possa essere compresa anche dalle persone oneste e laboriose che hanno preso parte alla riunione e che chiedono soltanto di migliorare e progredire: cercheremo di farlo insieme».

Il segretario del PD Enzo Giacco incontra la commissaria Greco e le espone per primi questi problemi:

 

“Gentile dott.ssa Greco abbiamo molto apprezzato le dichiarazioni, rilasciate in seguito al suo insediamento, che palesano la Sua volontà di intervenire sulla situazione finanziaria ed economica dell’Ente, ma anche di affrontare le questioni prioritarie che riguardano la città.

Ci teniamo a offrire un primo contributo rispetto ad alcune delle criticità che rileviamo ad Amantea.

 

Situazione economico-finanziaria.

Nei mesi precedenti la caduta dell’amministrazione Sabatino, più volte abbiamo chiesto lumi – senza mai ottenerli – rispetto alla reale situazione del bilancio dell’Ente.

I nostri concittadini negli ultimi mesi sono stati soffocati dalle richieste di somme relative a tributi e multe, anche con pignoramenti sui conti correnti. In altri termini, si è consumata una affannosa ed indispensabile ricerca di liquidità. A ciò si aggiunga il niet della CDP riguardo alla richiesta di mutui, la richiesta da parte di privati di crediti non presenti nel bilancio dell’Ente ed altri segnali assai preoccupanti.

Ci domandiamo se l’Ente non sia a rischio dissesto. Consapevoli del fatto che tale stato patologico del bilancio sarebbe penalizzante per i cittadini, ma anche per chi dovrà tracciare un progetto di governo del futuro di Amantea.

 

Trasferimento Tenenza GdF

Altro elemento di preoccupazione è rappresentato dall’annunciato trasferimento della Tenenza della Guardia di Finanza. Il nostro territorio, negli ultimi tempi, è stato al centro di diversi episodi che hanno turbato la serenità della comunità. In questo quadro, rinunciare alla fondamentale presenza della GdF – in un Comprensorio che, tra l’altro, già soffre un palese sottodimensionamento di presidi a garanzia della sicurezza dei cittadini – sarebbe un segnale grave preoccupante.

 

Poliambulatorio

Negli ultimi mesi più volti ci siamo visti costretti ad intervenire a tutela del Poliambulatorio cittadino in seguito a tentativi di depotenziarne i servizi.

Oggi stiamo ponendo il problema del Laboratorio analisi cliniche che necessita con urgenza di una unità di personale tecnico a pieno servizio.

E’ utile far presente che - in seguito alle proteste dei cittadini per alcuni provvedimenti inseriti nel DCA n. 84 del 21 Luglio 2015 ed all’istituzione di un tavolo tecnico presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria - con Delibera 1397 del 29 agosto 2016 (adozione Atto Aziendale dell’Asp di Cosenza) sono state individuate le Case della Salute del territorio dell’Asp di Cosenza. Tra queste figura la Casa della Salute di Amantea.

 

Centro storico

La conclusione dei lavori di restauro dei ruderi della Chiesa di San Francesco d’Assisi avrebbe dovuto rappresentare la motivazione per la definizione di un piano di riqualificazione ordinaria dell’intero Centro storico volto, innanzitutto, alla sua fruibilità.

Per mesi abbiamo palesato alcuni interventi di cui necessita, a nostro parere, il borgo antico: riqualificare ed identificarne le vie d’accesso, evidenziarne con opportuna segnaletica i tanti percorsi storici, maggiore cura degli spazi (da monitorare per evitare situazioni di degrado).

 

Campora San Giovanni

Campora rappresenta una realtà particolarmente dinamica dell’intero tessuto cittadino. Da tempo riteniamo prioritari la realizzazione di un adeguato e sicuro accesso al mare (qui una riflessione andrebbe fatta verso l’area di via Torrione), un maggiore decentramento dei servizi comunali (partendo da quelli di anagrafe, protocollo e tributi) e la riqualificazione dell’area mercato.

 

Integrazione e accoglienza

Il precedente Sindaco, nel mese di novembre 2016, ha scritto a S.E. il Prefetto chiedendo “di evitare l’apertura di nuovi centri di accoglienza destinati ai migranti”.

In quell’occasione abbiamo suggerito, al fine di migliorare il sistema di accoglienza e quindi di integrazione, di accedere al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (c.d. Sprar).

 

Siamo ancora convinti che questa sia la strada da seguire.

Tale documento non ha pretese esaustive ed ha carattere interlocutorio. Vuole offrire una panoramica, ed ovviamente senza pretese di completezza, delle criticità presenti in città.

Proprio a tal riguardo le nostre preoccupazioni non possono che essere associate anche al rischio di non programmare adeguatamente l’estate 2017, che per le prospettive della città assume grande valenza: la scintilla turistica in una città di mare ha forte valenza occupazionale di tipo stagionale e ricadute positive sull’economia.

 

Ed a proposito di occupazione, infine, si sentiamo di far presente che nell’ultimo anno diversi cittadini hanno perso il proprio lavoro, con conseguenze evidenti per le loro vite e per quelle delle loro famiglie; ci riferiamo ai vigili non stabilizzati, ai vigilini (strisce blu) non garantiti da clausola di salvaguardia, ai lavoratori della società che si è occupata, per conto del Comune, dell’accertamento e riscossione dei tributi minori (I.C.P., D.P.A., T.O.S.A.P.).

Circolo PD Amantea

Questo il comunicato della rete: “Come preannunciato nei giorni scorsi, nella giornata di giovedì 2 febbraio una delegazione della Rete “Difendiamo la Salute” ha incontrato la Commissaria prefettizia, la dott.ssa Emanuela Greco , per fare il punto sulla struttura sanitaria di Amantea.

 

Un momento di confronto, al quale ha anche partecipato la Direttrice del Distretto, dott.ssa Giuliana Bernaudo, utile per evidenziare le criticità presenti nella nostra struttura sanitaria pubblica di riferimento.

 

In particolare l’attenzione è stata posta sul Laboratorio analisi che da tempo ormai soffre di una carenza di personale tecnico per via di un meccanismo di rotazione che lo impegna presso il Centro trasfusionale di Paola.

 

Una situazione incresciosa, se si pensa che la struttura di prelievo e analisi serve un bacino di utenza ampio e che non proviene solo dal Comprensorio, che espone a rischio depotenziamento il Laboratorio.

Le preoccupazioni della Rete sono state condivise sia dalla dott.ssa Greco che dalla dott.ssa Bernaudo che si sono subito attivate per trovare una soluzione alla criticità rappresentata e per evitare che la struttura sanitaria di Amantea ed i servizi offerti possano risultarne depotenziati.

 

Nei prossimi giorni si terranno altri incontri sempre finalizzati a creare le migliori condizioni sociosanitarie e socioassistenziali nel territorio.

«Come Rete “Difendiamo la Salute” – ha dichiarato il portavoce Enzo Giacco - abbiamo chiesto alla dott.ssa Bernaudo ed alla dott.ssa Greco di affrontare congiuntamente il tema del sottodimensionamento dell’organico del Laboratorio.

La nostra richiesta si è esplicitata nella necessità di trasferire in pianta stabile almeno una ulteriore unità di personale tecnico presso la struttura.

Devo dire che abbiamo trovato nella Direttrice del Distretto e nella Commissaria prefettizia attenzione e sensibilità alla tematica.

Siamo convinti di poter dare a brevissimo buone notizie in merito.

L’occasione è stata utile per fare più complessivamente il punto sulla struttura sanitaria della città, anche con riferimento alla prospettiva della sua evoluzione in Casa della Salute, perché questa è la direzione in cui bisogna muoversi».

Amantea, 2 febbraio 2017                                         Rete civica “Difendiamo la Salute”

 

Ndr. Non possiamo non evidenziare ai nostri lettori la straordinaria impressione avuta per esserci trovata di fronte ad un rappresentante dello Stato che ha preso a cuore la vicenda del poliambulatorio e del laboratorio di analisi più di tanti Amanteani. Ci è sembrato sia il risultato della sensibilità, tutta femminile, della dottoressa Greco, ed insieme della sua professionalità nella ricerca delle soluzioni ad un grave problema del nostro comprensorio. Siamo fiduciosi di poter ottenere grandi e positivi risultati.

Pubblicato in Cronaca

Riceviamo la nota stampa del commissario Emanuela Greco:

 

«È indubbio – evidenzia la dottoressa Greco – che le mareggiate che hanno avuto luogo nello scorso mese di gennaio hanno provocato non pochi danni e conseguenze per il territorio.

 

In data 1 febbraio, inoltre, è pervenuta una relazione della Delegazione di spiaggia della Guardia Costiera di Amantea dalla quale risulta che i marosi che si sono abbattuti sul litorale nepetino hanno generato un ulteriore innalzamento del livello di insabbiamento del fondale marino situato all’imboccatura del porto turistico: una circostanza che tuttora non consente l’ingresso e l’uscita delle unità navali presenti al suo interno.

 

Una questione che va affrontata in maniera rapida, considerando che molti pescatori non hanno forme reddituali alternative. In questa fase di restrizione economica non possiamo permettere che vengano meno le condizioni per poter lavorare in sicurezza e tranquillità.

 

Un ragionamento che assume ancor maggiore rilevanza se si considerano le preoccupazioni di coloro che hanno affrontato mutui e finanziamenti per mettere in acqua una barca e favorire così la crescita ed il benessere della propria famiglia.

Partendo da questo scenario e valutando tutte le possibili alternative abbiamo ritenuto doveroso tutelare le attività economiche e gli imprenditori che possono sopravvivere solo in presenza di un porto aperto e funzionante.

Di concerto con i sub commissari Ugo Dattis e Marco Ghionna, ho dato mandato al responsabile dell’Ufficio tecnico comunale affinché intervenga, in via di somma urgenza, per rimuovere il banco di sabbia posto all’ingresso dell’attracco, selezionando una ditta da individuare tra quelle inserite nella “White list” della Prefettura, fermo restando il rispetto degli obblighi di trasparenza e rotazione.

Al contempo abbiamo richiesto alla Regione Calabria di inserire il comune di Amantea tra quelli che hanno subito danni a seguito delle condizioni meteorologiche del 22, 23 e 24 gennaio scorso e di coprire le spese sostenute dall’ente per gli interventi legati a quell’emergenza.

A tal proposito mi sento di porgere un giusto ringraziamento al presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, alla commissione bilancio dello stesso ente presieduta da Giuseppe Aieta ed al capo dipartimento della Protezione civile Carlo Tansi per l’attenzione che hanno inteso riservare al comune di Amantea così come a tutti gli altri centri interessati dalle recenti avversità.

Ma non è tutto.

È nostra ferma intenzione risolvere definitivamente la vicenda dell’insabbiamento: cercheremo di non lasciarci sfuggire l’occasione di utilizzare i fondi resi disponibili dai bandi regionali per l’adeguamento dei siti portuali.

Non bisogna dimenticare che molte altre infrastrutture di questo genere hanno brillantemente superato questo problema.

Cercheremo di compiere lo stesso percorso virtuoso».

Nessuno più della Commissaria prefettizia Dottoressa Emanuela Greco può comprendere la centralità della persona in ogni luogo ed in ogni occasione.

 

Tanto più quando si parla di garantire i servizi sanitari.

Ora se si avesse memoria si scoprirebbe che un tempo Amantea aveva una clinica privata che garantiva una parte dei servizi sanitari indispensabili, quali chirurgia e relativo pronto soccorso, ginecologia ed ortopedia.

 

E se si avesse memoria si ricorderebbe che Amantea era stata indicata tra le città per le quali era previsto un ospedale.

Un ospedale, invero, mai nato. Noi sappiamo perché non nacque, ma invitiamo tutti a cercare la risposta.

Poi la nascita della azienda sanitaria n 1 che offrì al territorio di Amantea i principali servizi sanitari territoriali.

 

Poi la perdita dell’azienda sanitaria e la nascita del distretto che in qualche modo mantenne l’autonomia gestionale dei servizi sanitari sul territorio.

Infine, la perdita del distretto, falsamente compensato dal poliambulatorio che, man mano, perse la sua supposta importanza.

Oggi il nulla o quasi.

E ci si affida allora alla Casa della Salute, l’ultima spiaggia della sanità territoriale.

Ma tutti attaccano Amantea ed il “suo” territorio e tutti vogliono distruggere la sanità pubblica, rubando medici e servizi, come in passato sono stati rubati servizi, macchinari e attrezzature.

E nessuno che abbia difeso la città ed i servizi sanitari.

 

Oggi Amantea non ha un elettromiografo, un mammografo , un telecomandato, un apparecchio per la risonanza magnetica aperta, un apparecchio per la Tomografia ad Emissione di Positroni, eccetera.

E così Amantea è costretta a viaggiare , a curarsi fuori regione, rubando, soldi e lavoro alla Calabria.

Impossibile, quindi, avere fiducia nei politici , quei politici che potevano fare e non hanno fatto, quei politici che vanno a curarsi fuori regione.

Difficile, anche, avere fiducia nel management sanitario scelto da quella stessa politica di cui non abbiamo detto tutto il male necessario.

Non resta allora che il popolo, posto che sia ancora capace di difendere i propri interessi, e lo Stato nelle sue componenti.

ComuneAmante SPGentile Commissario,

in questa breve nota vorrei sottoporre alla Sua cortese attenzione, in forma schematica e succinta, una minima parte di ciò che ha preceduto il Suo arrivo nella mia città natale. Negli ultimi due anni sono stati posti dei quesiti all’Amministrazione uscente che puntualmente non hanno avuto nessuna risposta. Il mare di Ulisse inquinato, le facili autorizzazioni che hanno deturpato il centro storico, le perplessità sull’ufficio comunale del demanio e le assegnazioni dei lotti estivi, i cancelli che ostruiscono una strada demaniale che attraversa un villaggio turistico. Questa era l'imbarazzante coerenza di un sindaco che pretendeva di governare una città tramite slogans, frasi fatte e, cosa inaudita, seguendo gli umori “famigliari”. E’ stato imbarazzante vedere un Comune comportarsi come una parrocchia, invitando i bambini a rivolgersi a Babbo Natale per ricevere qualche piccolo cadeau! E la sorridente Giunta cosa faceva? Niente, non sapeva cosa dire e cosa fare, balbettava articoli del regolamento, appellandosi alla facoltà di non rispondere.

Egregia Commissaria, poche righe per ribadire quello che tutti i cittadini, e i malcapitati che passavano da Amantea, pativano e continuano a patire ogni giorno e in ogni angolo della città. Strade dissestate, molte delle quali impercorribili, piene di voragini, alcuni dei veri e propri “buchi neri”, molte prive di illuminazione. Il pericolo per le persone, automobilisti e pedoni, era e resta all’ordine del giorno, oltre i danni ai mezzi. A Catocastro come al Centro Storico, a Campora come ad Acquicella, nelle contrade tutte, la situazione era ed è la medesima: abbandono, degrado, incuria, ad iniziare proprio dalla viabilità oltre alla carenza di servizi primari per i cittadini. L’Amministrazione Sabatino, oltre ai proclami, a distanza di oltre due anni non ha provveduto neppure a redigere un Piano Traffico per risolvere la situazione della viabilità. Quindi non solo non ha provveduto alla manutenzione delle strade, con disagi e malcontento ormai diffuso nella popolazione, ma neppure si è pensato a fare di Amantea una città degna di questo nome. Ovunque regnano degrado, abbandono ed emarginazione sociale. Una “strada” se così si può chiamare, che esprime pienamente questa triste situazione è stata asfaltata l’unica volta nel 1982. Da allora è stata dimenticata da tutti, anche dagli Dei. E’ un luogo che giace nell'incuria e che si presenta scarsamente accogliente e percorribile per i suoi abitanti, i loro familiari e gli stessi spericolati cittadini che si avventurano nel percorrerla. Si tratta di una viuzza comunale che collega, la strada che conduce a Serra di Ajello, alla contrada Marano. Il degrado e le oltre 500 buche, è ben visibile. Dalla sporcizia, dalla vegetazione non curata, dal dissesto e dall’assenza totale di manutenzione. L’ incuria in città era e rimane sotto gli occhi di tutti e sotto il naso di tutti. Basta recarsi sul lungomare e dare una sbirciatina a ciò che galleggia indisturbata sul mare di Ulisse. Solo un breve accenno ai “cerotti” che coprono il corpo del paese. Dall’ ex convento dei Gesuiti, al palazzo Florio in pieno centro. Senza dimenticare lo stato in cui versa il monumento ai caduti. E’ una storia infinita di ostacoli, incuria ma anche di scelte che hanno portato l’Amministrazione uscente a privilegiare altri interventi e a lasciare indietro la parte alta del centro storico i cumuli di immondizia, ratti e pericolosi scarafaggi rossi. L’area del cosiddetto Centro storico costituisce, per la rilevante presenza di elementi storico-architettonici, il fulcro dell’identità cittadina e al tempo stesso rappresenta una delle zone con maggiore capacità di condizionare la trasformazione della città. Via Montebianco È una strada stretta. Lunga poco più di 100 metri. Una palazzina dietro l’altra. Un gigantesco capannone ricoperto di amianto. Una ventina di famiglie. Ognuna con il suo morto o il suo ammalato di cancro. Dieci vittime dal 2000 ad oggi. E 25 persone che lottano ancora contro il tumore.

Lei, dottoressa Greco, sarà libera di non credere allo “scemo del villaggio”, additato dalla ex Amministrazione come “pazzo” e ricordandogli costantemente che la sua era “un’ingenua allucinazione”. La logica di derisione del gregge, ancora oggi, si innesca facilmente alla vista del minimo segno di diversità. Il “Ciuoto” fonda la propria forza sulla presunta normalità (di cui è difficile dare una definizione) che lega un membro all’altro, imponendo l’emarginazione di tutto ciò che fuoriesce dai ranghi delle consuetudini e convinzioni che garantiscono esclusività e appartenenza. Il Paese (ovvero la maggioranza), prende “coscienza”, si fa per dire, solo di fronte al folle che ne giustifica l’esistenza. Non a caso Amantea, unico paese al mondo, celebra i matti il 21 luglio di ogni anno. Per finire….. “La corruzione” nel nostro sistema di governo cittadino significava replicare e perfezionare in ogni centro di potere gli ingredienti base della corruzione sistemica. Per vedere tutta la virtù di Mosè, diceva Niccolò Machiavelli, è necessaria tutta la miseria di Israele. Più prosaicamente, si coglie in questo quadro la piena sintonia con quel grumo di interessi opachi che accomuna ampi e trasversali segmenti di certa classe dirigente verso un obiettivo condiviso: estendere il proprio invisibile dominio cleptocratico, rendendo più efficiente e sicura l’appropriazione congiunta della smisurata rendita della corruzione.

Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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