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Video: Le minacce di morte al M5S in Parlamento

Giovedì, 10 Ottobre 2013 16:47 Pubblicato in Italia

Dal Blog di BEPPEGRILLO.IT:

"Quello che sta succedendo alla Camera e' incredibile! Allucinante. Il collega Riccardo Fraccaro M5S pronuncia sul finanziamento ai partiti queste parole: "noi siamo saliti in alto per difendere la nostra Carta fondamentale con il costitution day, ci avete chiamato moralisti e multato per questo. Voi invece vi arroccate nel bunker per tenervi stretto il malloppo e noi continueremo ad opporci e a chiamarvi ladri". Dal PD (menoelle, ndr) e dal PDL si alzano cori di protesta, tutti i partiti ci gridano "FUORI, FUORI, FUORI". Chi non rispetta il referendum sul finanziamento ai partiti del 1993 continua a mettere le mani in tasca ai cittadini e chi fa questo e' un ladro! I deputati del PD si sono avvicinati minacciando, augurandoci la morte, dicendo "vi aspettiamo fuori, vi ammazziamo" (speriamo che ci sia tutto nello stenografico). A quel punto la Presidente Sereni ha detto una frase gravissima, una censura preventiva: "se lei deputato Fraccaro ridice quella parola li'"... Frase gravissima di una Presidente non piu' in grado di gestire l'aula. Giachetti e' del PD (menoelle, ndr), Baldelli e' del PDL, loro sono in grado, l'On. Sereni no. A quel punto ha sospeso la seduta e noi siamo in aula perche' gruppi di deputati del pd, come bravi di bassa categoria, ci aspettano con fare minaccioso alle porte. Ora stanno defluendo." #mollateilmalloppo Alessandro Di Battista

CLICCA QUI PER VISIONARE IL VIDEO

Amantea - Presenza del Punteruolo Rosso alla Manzoni ed areale circostanti: I Tecnici dell’ARSAC indicano le azioni da seguire per il contenimento e la delimitazione del fitofago “Rhynchophorus ferrugineus” .

Il punteruolo rosso della palma, Rhynchophorus ferrugineus, è un coleottero curculionide originario dell’Asia meridionale e della Melanesia. Negli anni ’80 l’insetto è stato segnalato nella penisola araba e, a partire dal 1990, in Egitto, Israele e territori palestinesi. L’inevitabile passaggio dal Medio oriente in Europa si realizza con l’importazione di giovane ed adulte palme ornamentali. Nel 1994 ne viene segnalata la presenza nel Sud della Spagna mentre in Italia è stata accertata nel 2004/2005 delle regioni come la Campania, Sicilia, Toscana e negli anni successivi in diverse Comuni della Calabria.

Considerato la pericolosità del fitofago, viene collocato nelle liste dell’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization) classificandolo al livello “ALERT” , in funzione del fatto che nei paesi dove si è acclimatato, provoca estese morie delle palme infette.

Pertanto, il fitofago essendo un organismo nocivo, è oggetto anche di misure di emergenza da parte della Comunità Europea (Decisione 2007/365/CE “Misure d’emergenza per impedire l’introduzione e la diffusione nella Comunità di Rhynchophorus ferrugineus”). In Italia è in vigore il D.M. 07/02/2011 “Disposizione sulla lotta obbligatoria contro il Punteruolo rosso della palma”.

Conformemente a quanto previsto dalla misura di emergenza comunitaria, la Regione Calabria ha prodotto un “Piano Regionale di Azione per contrastare la diffusione del punteruolo rosso”.

Secondo il D.M. succitato, la lotta al Punteruolo rosso, deve essere condotta facendo riferimento al Piano Regionale di Azione, che indica le azioni e le misure fitosanitarie da adottare al fine di eliminare e contenere il fitofago nelle “zone delimitate” di infestazione. Si tratta di pratiche agronomiche che consentono di minimizzare ferite o lesioni alla palma e di accorgimenti tecnici preventivi e curativi. Quelli preventivi, sono azioni rivolte a limitare ed evitare l’insediamento dell’organismo nocivo, mentre quelli curativi, sono strategie rivolte ad integrare diversi sistemi di lotta tra cui: il risanamento- dendrochirurgico e l’azione insetticida.

Nello specifico, dato la segnalazione della presenza del Punteruolo nelle aiuole della Scuola Primaria “Manzoni” del Comune di Amantea (come riportato da amantea.net il 4.10.2013), i tecnici dell’A.R.S.A.C. (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), Dott. Giuseppe Cicero – Agronomo Junior e il Perito Agrario De Simone Angelo, che operano nel Centro di Divulgazione Agricolo Amanteano, oltre alle predette azioni agronomiche, sottolineano gli obblighi per i detentori di palme che sospettino o accertino la presenza del fitofago, di darne immediata comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale che dispone specifici accertamenti fitosanitari per confermare o meno la presenza dell’organismo nocivo e per valutare le misure fitosanitarie più opportune da adottare, dandone altresì comunicazione alle competente Amministrazione comunale. A tal riguardo, si riportano i riferimenti degli Uffici Regionali presso i quali operano gli Ispettori fitosanitari per segnalazioni ed informazioni, al fine di delimitare e contenere ulteriori infestazioni nell’area oggetto d’interesse:

Settore di Sviluppo Agricolo Fitosanitario, Via Molè - 88100 Catanzaro

Tel. 0961/852011 – 853076

Fax. 0961/853085

Amantea, lì 10 Ottobre 2013

                                                                                         Dott. Agr. Junior Giuseppe Cicero

                                                                                          Perito Agrario De Simone Angelo

Il canile- rifugio conteneva 109 animali .

Dopo il sequestro gli animali sono stati affidati al servizio veterinario dell’Asp.

Il sequestro è stato disposto con provvedimento del Giudice per le Indagini Preliminari di Paola a seguito di indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Paola e condotte dal personale del Comando Stazione della Forestale di Fuscaldo e Longobardi e dal Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e forestale del Corpo forestale di Cosenza.

Gli uomini della Forestale hanno constatato uno stato di detenzione degli animali incompatibile con la loro natura.

La struttura, inoltre, è risultata fatiscente

Inadeguati i sistemi di raccolta e di scarico delle deiezioni degli animali. Dalle canalizzazioni e dalle vasche fuoriuscivano liquami solidi e liquidi che si sversavano sul terreno circostante. Insomma una vera e propria discarica di rifiuti e acque reflue a cielo aperto.

Da qui il sequestro del canile gestito dalla società “La quattro zampe srl”e la denuncia del socio amministratore.

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