Redazione TirrenoNews
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L’Italia è una Repubblica fondata sull’ ipocrisia? Leggete, leggete..
Giovedì, 04 Aprile 2013 19:44 Pubblicato in ItaliaTutto merito de “La zanzara” , che fa telefonare a Valerio Onida, il costituzionalista chiamato al Quirinale da Giorgio Napolitano a elaborare un'agenda minima di possibili riforme istituzionali.
Il collaboratore de “La zanzara” imita la voce di Margherita Hack, che telefona in cerca di lumi sul ruolo e la funzione dei 'saggi'.
La falsa Hack non ha esita a definire una 'bischerata' l'idea della commissione e Onida, a questo punto, messa al bando ogni cautela, le risponde. "Ma guardi, si'. E' probabilmente inutile. Serve a coprire questo periodo di stallo, dovuto al fatto che dal Parlamento non e' venuta fuori una soluzione mentre l'elezione del nuovo Presidente e' tra quindici giorni...allora il nuovo presidente potrà fare nuovi tentativi o al limite sciogliere le Camere, cosa che Napolitano non può fare".
Ma la finta Hack insiste: c'e' possibilita' di cambiare legge elettorale?
"Cercheremo di fare una proposta -replica Onida- quello sarebbe un bel risultato. Penso che andremo a votare ancora, presto o prestissimo. E' un parlamento bloccato, Grillo non ne vuol sapere, il Pdl vuole solo garantirsi di essere in campo, Berlusconi naturalmente spera sempre di avere qualche vantaggio o protezione, il Pd ha fatto questo tentativo di buttarsi con Grillo e non ce l'ha fatta. C'e' il blocco".
Per il Quirinale "si fanno tanti nomi, ma non c'e' accordo. Amato sarebbe un ottimo presidente della Repubblica, fosse per me lo farei subito...".
Poi, ovviamente, si parla di Berlusconi: "E' anziano -commenta Onida- vuole solo protezione, speriamo si decida a godersi la sua vecchiaia e lasciare in pace gli italiani".(Pol/Ct/Adnkronos)
Quando la notizia è venuta fuori Onida ha cercato di correre ai ripari :«Sono stato ingenuo nel pensare che l'autrice della telefonata provocatoria fosse davvero la professoressa Hack. La pubblicazione del contenuto di una conversazione privata, nella quale l'interlocutore falsifica la propria identità costituisce una grave violazione della libertà e segretezza delle comunicazioni garantita dalla Costituzione. Ciò detto, che non sia inutile il lavoro che stiamo facendo, lo dimostra il fatto che sono qui con gli altri colleghi a lavorare. Esprimo il mio rammarico per l'imbarazzo che la pubblicazione può aver creato al Presidente della Repubblica, e le mie scuse al Presidente Berlusconi perché un mio giudizio privato, espresso in chiave ironica e autobiografica - ho detto che sono un suo coetaneo - diventando pubblico potrebbe averlo ingiustamente offeso».
Nella foto di Micromega I saggi
Spese della politica in calabria: lap dance e santini: dall’erotico al sacro
Giovedì, 04 Aprile 2013 19:24 Pubblicato in ItaliaC’è molta curiosità in calabria sui nomi dei possibili inquisiti per l’uso irregolare dei soldi pubblici da parte dei consiglieri regionali. Ed è una curiosità difficile da spegnere. Ma ancora maggiore è la curiosità sulla fantasia dei nostri politici. Cosa avranno addebitato all’erario pubblico. Saranno stati all’altezza degli altri consiglieri regionali delle varie regioni. Che gusti avranno? Anche loro ad ostriche e champagne? E così la vicenda riceve lì attenzione dei media: tutti, senza eccezione alcuna.
In attesa dei nomi ecco altre chicche.
La prima indiscrezione la porta il Quotidiano di Calabria segnalando che c’è chi ha chiesto a rimborso la spesa per un spettacolo di lap dance.
E quasi a fare da contraltare esce fuori che un consigliere regionale, spinto dal richiamo della fede, ha acquistato centinaia di “santini” e immagini sacre alla cifra di 1.200 euro.
E poi c’è addirittura il fitto di un bus per un viaggio a Chianciano per uin costo di circa 3700 euro!
E popi vini da 30 euro a bottiglia. E casse di alcolici per 780 euro.
E perfino un caffè da 0,70 centesimi.
I nomi? Niente, ancora. Trapela che tra i consiglieri che sarebbero finiti nell'occhio del ciclone ci sarebbero politici transitati nella giunta regionale, diversi capigruppo e persino alcuni neoparlamentari.
Au revoir.
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Castroregio, tre maestre per tre alunni. Una storia di oggi.
Giovedì, 04 Aprile 2013 19:20 Pubblicato in CosenzaLa scuola rischia di chiudere e con essa anche il paese
Castroregio è un piccolo paese del Pollino calabrese. Il quart’ultimo in Calabria per popolazione. Uno dei tantissimi con meno di 100 abitanti. L’ultimo censimento segnala la presenza di 345 abitanti. Una popolazione molto senilizzata. Un paese di pensionati, cioè. Pensate che i ragazzi fino ai 19 anni sono soltanto 22, quelli da 20 a 39 anni, 67, quelli da 40 a 59 anni 88, ed i restanti dai 60 anni in su sono ben 168. Un paese cioè dove la gente vive molto: gli ultra novantenni sono ben 10:
il problema di questa comunità, però, è la scuola.
Già, la scuola! A castro regio nasce un bambino all’anno.
Ci sono solo 3 bambini che frequentano la scuola primaria : Michela frequenta la quinta, Salvatore e Vincenzo la quarta.
Per tre ragazzi ci sono 3 maestre( insegnamento prevalente, religione e inglese).
Il prossimo anno Michela dovrà andare alla scuola media, quella di uno dei comuni vicini: Amendolara, Roseto, Oriolo che con Castroregio fanno parte di un unico Istituto Comprensivo.
E poi la scuola sarà chiusa visto che anche , Salvatore e Vincenzo completeranno la scuola primaria e dovranno frequentare le scuole medie inferiori che a castro regio non ci sono.
Ed è proprio questo il problema: qualcuno a castro regio non vorrebbe chiudesse l’unico presidio scolastico , chiusura che costringerebbe i ragazzi a percorrere diversi chilometri di strade tortuose e di montagna, talora chiuse per neve. Chiusura che soprattutto contribuirebbe all’ulteriore spopolamento del paese.
Ma lo Stato può permettersi di conservare una scuola per tre ragazzi?
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