Redazione TirrenoNews
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Angela Napoli contro il Consiglio Regionale: ''Subito una legge anticorruzione''
Mercoledì, 03 Aprile 2013 19:04 Pubblicato in Reggio CalabriaRitorna Angela Napoli, dopo qualche mese di silenzio e la scomparsa del suo FLI( ma anche dei suoi rivali).
Ritorna con una sua vecchia proposta che ahimè riteniamo non avrà mai attenzione: al contrario dovremmo ricrederci in tanti sui politici che ci governano.
Ecco le sue dichiarazioni relativa ai Gratta e vinci( ed altro) della regione Calabria:
“La Calabria è la regione d'Italia che registra il più alto tasso di disoccupazione e si ritrova ad essere amministrata da un Consiglio regionale che non solo si ostina a mantenere "contro legge" un numero elevato di consiglieri ma anche ad usufruire di "ignobili" indennità di trasferta, considerata l'ubicazione di Consiglio e di Giunta in due diverse città.
Ed i componenti di questo Consiglio regionale, dopo essere rimasti impassibili di fronte all'arresto e alla condanna di ben tre consiglieri, accusati di gravi reati, oggi vedono tra di loro ben dieci indagati con l'accusa di peculato sui rimborsi dei gruppi consiliari.
E' davvero umiliante, peraltro in un momento di grave crisi quale quello attraversato dal nostro Paese, apprendere che per il Consiglio regionale calabrese oltre 500 mila euro di rimborsi risultano privi di giustificativo e che tra le spese sostenute e giustificate per un altro milione di euro si riscontrano biglietti "gratta e vinci", tasse sui rifiuti, scontrini per singoli caffè e molto altro ancora.
Tali episodi di malcostume che si uniscono a quelli che hanno coinvolto, in particolare nell'ultimo anno, alcuni esponenti del mondo politico nazionale e regionale, continuano a turbare l'opinione pubblica, contribuendo a farle perdere la fiducia nelle Istituzioni ed incoraggiandola ad entrare nel mondo dell'antipolitica.
Il giudizio che consegue all'insorgere di ogni nuovo e comprovato episodio scandalistico finisce con l'estendersi, spesso ingiustamente, a tutta la classe politica dirigente, sminuendo la stima dei cittadini in chi li rappresenta e amministra, e ponendo in dubbio la validità stessa del sistema giuridico - costituzionale che regola la vita del nostro Paese.
Occorre, pertanto, con urgenza, che in una nuova legge sull'anticorruzione venga prevista "l'avocazione allo Stato dei profitti politici illegittimi", già da me proposta a suo tempo in Parlamento.
La responsabilità che, più che mai in questo momento coinvolge il mondo politico a qualsiasi livello, dovrebbe portare i pubblici amministratori e coloro che ricoprono cariche politiche, a non aver nulla da paventare da indagini sulle origini, sulla provenienza e sulla formazione del patrimonio proprio o familiare.
Qualsiasi politico dovrebbe "offrire al pubblico giudizio il più ampio vaglio sul proprio operato".
D'altra parte, così come giustamente viene attivata la prevenzione nei confronti dei "patrimoni illeciti" dei mafiosi, considero necessaria analoga attività nei confronti di tutti quei politici che hanno impinguato illecitamente i loro patrimoni con i soldi pubblici”.
Come non essere d’accordo. Certi politici vanno trattati come i mafiosi , sottraendo loro, cioè, tutto quanto hanno rubato agli Italiani.
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Esasperato da debiti e tasse un poliziotto si uccide con la pistola dì ordinanza
Mercoledì, 03 Aprile 2013 18:47 Pubblicato in ItaliaOrmai solo lo Stato resiste impavido di fronte ai propri debiti. Gli uomini, no! Questo se sono vere le voci che indicano in debiti e forse in una cartella di Equitalia le ragioni del suicidio di un giovane poliziotto 43 enne proprio davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano ( Bari)
“Nicola Rutigliano, poliziotto, 43 anni, è morto dopo essersi sparato colpi di arma da fuoco alla testa davanti alla caserma dei Carabinieri, a Triggiano, in provincia di Bari. Secondo prime informazioni, l'agente di polizia avrebbe compiuto il suo gesto per pesanti questioni economiche. I carabinieri lo hanno soccorso e condotto nell’ospedale più vicino, quello cittadino dove è deceduto. L'agente era in servizio presso il Commissariato 'San Nicola', nella città vecchia, a Bari.
Ha usato la sua pistola di ordinanza Nicola Rutigliano, poi ricoverato nell’ospedale Di Venere, dopo aver ricevuto le prime cure nel nosocomio di Triggiano. Il poliziotto si è sparato nella sua vettura, una Seat Altea di colore grigio, che ha parcheggiato davanti ai cancelli della caserma. L’uomo sembra abbia lasciato un biglietto, nella sua abitazione, a Triggiano, nel quale spiegherebbe il motivo del suo gesto.
Rutigliano si è sparato un solo colpo di pistola alla tempia destra e il bossolo è fuoriuscito mandando in frantumi il vetro del lato guida della vettura sulla quale si trovava e che aveva parcheggiato davanti al cancello della caserma. A quanto si è saputo, prima di raggiungere la caserma, il poliziotto avrebbe fatto una serie di telefonate, tra cui una al 112, annunciando il suo gesto.
FORSE ESASPERATO DA CARTELLA EQUITALIA
L'arrivo a casa di una cartella di Equitalia avrebbe esasperato Nicola Rutigliano sino al punto di decidere di uccidersi, sparandosi un colpo di pistola davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano. E’ quanto emerge dagli accertamenti investigativi in corso da parte di polizia e carabinieri sulla morte del poliziotto. Quest’ultimo pare fosse assillato dai debiti e, quindi, l’arrivo di nuove richieste di denaro, da Equitalia, lo avrebbe esasperato al punto di decidere di farla finita.
I COLLEGHI: ERA UN BRAV'UOMO
«Un brav'uomo, tranquillo, riservato»: così i colleghi di Nicola Rutigliano, il poliziotto che si è suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa davanti alla caserma dei carabinieri di Triggiano, ricordano il loro compagno di lavoro. Sono assiepati a gruppetti davanti all’obitorio dell’ospedale Di Venere dove i familiari dell’uomo vegliano la salma. Nicola Rutigliano, separato, con un figlio, lavorava – secondo quanto si è saputo – negli uffici amministrativi del commissariato di polizia 'San Nicola', nella parte storica della città di Bari. …continua….da la gazzetta del mezzogiorno
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Ecco la nuova giunta di Cetraro. Soddisfatto il Sindaco Aieta
Mercoledì, 03 Aprile 2013 18:26 Pubblicato in CetraroIl sindaco Giuseppe Aieta ha tenuto per sé la delega alla Sanità.
La delega di vice sindaco è di Ermanno Cennamo che ha anche le deleghe al Commercio, trasporti, artigianato, formazione professionale, mercati e fiere, agricoltura.
Angelo Aita è il coordinatore delle attività amministrative in riferimento ai Progetti di sviluppo economici, sociali, ambientali, infrastrutturali, turistici. Si occuperà anche di: Urbanistica, difesa delle coste, rapporti con l'università, programmazione europea, progetti strategici, porto turistico.
Fabio Angilica assume la competenza in materia di Cultura, beni culturali, decoro urbano, viabilità, rapporti con la scuola, toponomastica, attività in onore del Santo Patrono.
Marco Bianco gestirà il settore Contenzioso, affari legali, patrimonio, personale, igiene ambientale.
Domenico Avolio avrà i Servizi sociali, le attività produttive, lavoro, informa giovani, rapporti con le contrade.
Carmine Quercia: Sport, marketing turistico, giovani talenti, attività informatiche, associazioni.
Come ad Amantea avranno deleghe anche i consiglieri comunali.
Giuseppe Losardo: Bilancio, programmazione, servizi cimiteriali;
Beniamino Iacovo: Lavori pubblici e
Franco Pascarelli: Manutenzione.
Le deleghe ai consiglieri sono ormai il trucco politico-scientifico per compensare gruppi e posizioni. E’ pacifico infatti che i tre consiglieri hanno deleghe sostanziali, forse maggiori degli assessori.
Ovvia la soddisfazione del sindaco Aieta il quale ha dichiarato che :«Il nuovo esecutivo è frutto di una virtuosa impostazione agevolata certamente dalle forze politiche ma resa praticabile grazie all'alto senso di responsabilità che alcune delle figure già presenti nei ruoli istituzionali hanno manifestato con un alto senso delle istituzioni civiche. Mai, in sostanza, avrei rinunciato all'esperienza, alla competenza, e alla quotidiana presenza di un amministratore di elevato spessore morale e politico come Pino Losardo che, in questa vicenda ha, di fatto, assunto il ruolo di padre nobile di questa amministrazione dimettendosi per fare spazio a giovani amministratori ai quali continuerà ad offrire la propria esperienza come consigliere comunale delegato dal sindaco a trattare le materie del bilancio e dei servizi cimiteriali. Se da un lato l'atteggiamento di Losardo manifesta la caratura morale del politico dall'altro questo atto evidenzia il patrimonio ideale ed etico che questa esperienza amministrativa lascerà alle nuove generazioni cui Pino Losardo si è direttamente rivolto. Al suo posto subentrerà Carmine Quercia, già consigliere comunale delegato allo sport e allo spettacolo, giovane amministratore che in questi anni ha dimostrato, senza mai nulla pretendere, attaccamento alla città rendendosi protagonista di eventi importanti e sempre rivolti ai giovani. La sua nomina non è riferibile alla sua appartenenza partitica ma solo alla passione dimostrata in questi anni. A Quercia andranno le deleghe di sport, marketing turistico, giovani talenti, associazioni. È, questa, una scelta resa anch'essa possibile dalle forze politiche che sostengono la maggioranza, che non hanno ragionato in termini di interessi particolari, pur avendone piena legittimità a farlo, ma solo guardando al bene comune. Altra novità riguarderà il ruolo dell'ex Presidente del Consiglio, Beniamino Iacovo, dimessosi per cimentarsi in una nuova esperienza legata all'amministrazione. A Iacovo andranno, come consigliere delegato, i lavori pubblici, poiché l'attuale detentore della delega, l'assessore Angelo Aita, sarà chiamato ad occuparsi dei progetti strategici e dello sviluppo economico attraverso un impegno nuovo che sarà caratterizzato dal coordinamento di tutte le attività amministrative. Insomma, un super assessorato che in modo trasversale si occuperà di dare slancio all'azione amministrativa nei settori vitali dello sviluppo economico a partire dal porto turistico passando dal nuovo piano strutturale comunale per approdare allo sviluppo, al lavoro e all'ambiente. A Marco Bianco oltre all'igiene ambientale andranno il contenzioso e il personale. Fabio Angilica e Domenico Avolio manterranno le stesse deleghe. Ermanno Cennamo manterrà la delega di vice sindaco. Franco Pascarelli, gia assessore della prima giunta Aieta, sarà delegato alla manutenzione da parte del sindaco».
Morale : tutto è bene quel che finisce bene, ovvero, con le belle parole ognuno porta a casa una lode
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