È stato richiesto dalla Procura di Locri il rinvio a giudizio dell’ex ministro per gli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
I fatti risalgono al periodo in cui la Lanzetta era sindaco di Monasterace.
La richiesta riguarda complessivamente 13 persone, accusate, a vario titolo, di falso, occultamento di documenti, peculato e distrazione di risorse.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Ezio Arcadi, nella quale figurano anche tecnici, dirigenti comunali e regionali, imprenditori, riguarda un finanziamento regionale ottenuto per l’ottimizzazione del sistema fognario di Monasterace tramite il depuratore consortile di Camini.
Per la Procura di Locri sarebbe stato speso circa un milione di euro senza che «nessun risultato sia stato conseguito per l'interesse pubblico. Tant'è che ancora oggi - scrive il pm - Monasterace Superiore sversa per intero i liquami ubicati in pozzi al di sotto del ponte che attraversa la fiumara Assi» e «la condotta di collegamento tra la frazione Campomarzo e Monasterace Centro è seriamente danneggiata all’altezza della fiumara Assi».
Altro contesto simile quello a Monasterace Centro che «continua a smistare i liquami nel vetusto depuratore ubicato in contrada Lambrosi.
Una parte di questi - aggiunge il pm - viene sversata in una stradina interpoderale da dove poi finisce nella fiumara Stilaro».
Gli indagati dovranno comparire dinnanzi al gup di Locri il 21 febbraio prossimo.